RHODO (῾Ροδώ)
A. Bisi
Nome di una baccante su una kölix a figure rosse proveniente da Vulci, già nella Collezione Principe di Canino.
Il de Witte dà la falsa lettura Rhoda. Tre baccanti danzano e suonano [...] i crotali: le rispettive iscrizioni le denominano: Chion, R. e Thalìa. La consueta scena dionisiaca trova il suo corrispondente sull'altro lato della coppa, in cui una quarta baccante scherza con un muletto itifallica, alla presenza di un satiro ...
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Gemma incisa a rilievo, secondo diverse tipologie. Particolari effetti decorativi sono ottenuti con l’uso di pietre policrome quali l’agata, la sardonica, l’onice, nelle quali l’intaglio sfrutta i delicati [...] della pietra nei diversi livelli del rilievo. Sviluppatasi nell’ellenismo (tazza Farnese, Napoli, Museo Archeologico; coppa dionisiaca, Parigi, Cabinet des médailles) e poi a Roma (Gemma augustea, Vienna, Kunsthistorisches Museum; Gran cammeo di ...
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Pittore di vasi attici (ultimo quarto del sec. 6º a. C.), di stile severo a figure rosse; la sua firma compare su due tazze accanto a quella del fabbricante Eussiteo. L'una (a Berlino) rappresenta il combattimento [...] di Patroclo e la partenza di Achille, l'altra (a Tarquinia) una riunione di divinità olimpiche e una scena dionisiaca. Compositore ordinato di vaste rappresentazioni dai ritmi sempre più complessi, O. è disegnatore elegante, ma asciutto e privo di ...
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PELIKE VOGELL, Pittore della
S. Stucchi
Ceramografo attico della tecnica a figure nere, deriva il proprio nome dalla pelìke 68, già nella Collezione Vogell, a Karlsruhe, decorata con una scena di kòmos. [...] , la cui attività è da porre agli inizî del V sec. a. C., sono attribuite due altre pelìkai, una, copia della Vogell, nella Collezione Lagunillas all'Avana ed una a Bonn 574 con scena dionisiaca.
Bibl.: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, pp. 339-40. ...
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MELICERTE (Μελικέρτης, Melicertes o Melicerta)
Angelo Taccone
Il nome, trascrizione dal fenicio Melqart "re della città" (E. Maas ha suggerito una derivazione dal greco con significato di "raccoglitore [...] del culto a Corinto, un antico stanziamento di Fenici sull'Istmo. Nel mito, dove M. ha assorbito taluni elementi della leggenda dionisiaca, egli è figlio di Atamante, re dei Minî in Orcomeno, e di Ino, figlia di Cadmo, e seconda moglie di Atamante ...
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(gr. Βάκχαι) Tragedia del poeta tragico ateniese Euripide (480-406 a.C.), la sua ultima, rappresentata postuma insieme con l'Ifigenia in Aulide nel 406 dal figlio, Euripide il Giovane.
Trama: ne è argomento [...] le donne tebane divenute baccanti, fa strazio del corpo del figlio; la tragedia finisce col trionfo di Dioniso.
L'ebbrezza dionisiaca pervade tutta la tragedia, che non va intesa come una palinodia religiosa del vecchio poeta, ma soprattutto come il ...
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ALCESTI, gruppo di
P. Bocci
Gruppo di vasi tardo-etruschi a figure rosse, che prende il nome dal cratere vulcente a volute della Bibliothèque Nationale di Parigi con la rappresentazione di Admeto, di [...] al marito, che stava per essere ghermito dai dèmoni. A questa scena funebre corrisponde nell'altro lato una scena dionisiaca. L'epigrafe etrusca in vernice bianca, scritta prima della cottura del vaso, non lascia dubbî sull'etruschicità del vaso ...
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KRAIPALE, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, operante nell'ultimo venticinquennio del V sec. a. C. Il nome è dovuto a quello che designa una menade nell'oinochòe [...] figurazioni accurate ma di scarso impegno e carattere poco definito. Il suo mondo sembra limitato a scene cerimoniali di sacrifici, atleti, o all'idilliaca evocazione dionisiaca dipinta nell'oinochòe di Boston.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 738. ...
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Vedi BACCANALI dell'anno: 1958 - 1994
BACCANALI (v. vol. I, p. 956)
R. Turcan
Il termine latino Bacchanalia ha significati diversi, ma correlati fra loro. Esso designa sia il luogo consacrato a Bacco, [...] un corridoio e da una piccola scala e che, d'altra parte, presenti un'«abside» non autorizza a riconoscervi una «cappella dionisiaca». Allo stesso modo, il corridoio che cinge la cella di un tempio di Gigthis (Tunisia), non permette di affermare che ...
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SOSIBIO (Σωσίβιος, Sosibius)
Carlo Albizzati
Scultore ateniese del sec. I a. C. noto unicamente per un vaso decorativo in marmo pentelico, con figure e ornati in rilievo, trovato a Roma o nei dintorni, [...] e un coribante. La firma dell'artista è incisa sullo zoccolo dell'altare. Il soggetto può spiegarsi in rapporto alla religione dionisiaca. Il lavoro appartiene a una serie numerosa di arte alquanto industrializzata, e non è uno dei più fini: belle le ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
percussionismo
s. m. La musica degli strumenti a percussione. ◆ la secolare Scuola di ballo del Teatro alla Scala […] ha scelto due brani con coreografie del primo ballerino della Scala Biagio Tambone. […] Il secondo, «Kodo», ovvero «battito...