Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] ' e 'spettatori'), si può parlare soltanto a partire dal 6° secolo a.C., dopo che Pisistrato, riorganizzate le feste dionisiache, affidò a Tespi l'incarico di ordinarne lo svolgimento e di sistemare un recinto adeguato in corrispondenza dell'antica ...
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GANDHĀRA, Arte del (v.vol. III, p. 776)
M. Taddei
Si intende oggi con «arte del G.» una produzione artistica, prevalentemente rappresentata da rilievi in pietra o in materiale plastico (argilla, «stucco»), [...] da G. Fussman come «immagine di Śrī».
È noto fin dai primi studi sull'arte del G. che l'iconografia dionisiaca ha avuto un peso particolare e molti studiosi sono intervenuti sull'argomento valutando in vario modo il significato di quelle scene ...
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Vedi SPERLONGA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SPERLONGA (v. vol. VII, p. 439 e S 1970, p. 751)
B. Andreae
A tre chilometri a SO dal promontorio di Amyclae, sulla quale è situata la cittadina di S., si [...] ; XIV, 60-67 e 70 s.), e inoltre vi troviamo la celebrazione di Ganimede (X, 155-161). Anche l'elemento dionisiaco, sottolineato a S. da maschere teatrali, erme, rilievi e sculture da giardino, svolge in Ovidio un ruolo importante. Tutte le suddette ...
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BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] delle concezioni dualistiche nel mondo greco: il B. lo individua nella reinterpretazione, in termini di religiosità orfico-dionisiaca, della vecchia tradizione mitologica operata dai tragici greci; rielaborate, esse vennero pubblicate a Roma nel 1938 ...
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Vedi AION dell'anno: 1958 - 1994
AION
L. Musso
(v. vol. I, p. 175). - Non divinità, ma concetto subordinato a quello di Chronos secondo la definizione datane in età classica da Euripide (Heracl., V. [...] 1986, p. 277, n. 2, s.v. Chronos.
4) Nea Paphos (Cipro), Casa di Α., triclinio. ― Grande mosaico dionisiaco, pannello centrale con illustrazione del «concorso di bellezza» che decretò la vittoria di Cassiopea sulle Nereidi, policromo, assegnato verso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel percorso culturale di Nietzsche si individua la coerenza di un atteggiamento critico [...] di individui capaci di arrivare alla “giustizia”. Tra i modelli più vicini che Nietzsche propone, vi è quello della natura “dionisiaca” di Goethe: “l’uomo più vasto possibile, ma non perciò caotico”, che rappresenta il ritorno a una specie d’uomo ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (vitrum)
D. B. Harden
Sommario. 1. Il v. come sostanza. 2. Industria del v. nell'antichità. 3. Sviluppo delle officine: a) v. a sabbia; b) v. alessandrino [...] v. sono acromi, anche se ne esistono esempî colorati, per esempio la secchia color vinaccia nel Tesoro di S. Marco a Venezia con scena dionisiaca. La serie cominciò ad Alessandria nel tardo I o all'inizio del II sec. d. C. e di là si diffuse in altri ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] d'ange, e dal profilo tagliente che saliva dal ginocchio alla spalla dolcissima, al viso dipinto come una maschera dionisiaca, deformata nell'estrema contraddizione della morte. Quando nel 1984 misi mano a quel lungo ciclo che intitolai Come mosche ...
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MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] di frutta e di fiori e corone di rose: questo rito, al quale si attribuisce da alcuni origine orfico-dionisiaca, sarebbe invece, secondo altri, di carattere prettamente italico. Assai in uso erano anche l'offerta primaverile delle viole (violatio ...
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GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] vita già vissuta, dalla quale alle sue Römische Elegien deriva non so che di statico, di riposante, pur nella forza dionisiaca dell'ispirazione. Anomalia anche quell'intera dolcezza che vi è diffusa, senza ombra di sofferenza, senza peso d'affanni ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
percussionismo
s. m. La musica degli strumenti a percussione. ◆ la secolare Scuola di ballo del Teatro alla Scala […] ha scelto due brani con coreografie del primo ballerino della Scala Biagio Tambone. […] Il secondo, «Kodo», ovvero «battito...