Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] il carattere estremamente sobrio dei rarissimi accenni a G. C. in scrittori pagani (Tacito, Svetonio, Plinio ilGiovane (Lc. 3, 21-23). Occorre poi tener conto dell'errore di Dionigiil Piccolo nel porre l'inizio dell'era cristiana nel 754-53 di Roma ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] le sue radici addirittura nella fondazione della metropoli. Dionigi, nelle sue lettere, parlando della persecuzione di tra l’altro, di essere stato eletto vescovo troppo giovane. Ma il problema reale riguarda la partecipazione dei vescovi delle due ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] anche Servio, il futuro commentatore dell’opera virgiliana, che è però immaginato ancora come troppo giovane per poter voll., Bologna 1998; La maschera della tolleranza, a cura di I. Dionigi, M. Cacciari, A. Traina, Milano 2006; P. Athanassiadi, Vers ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] patriarca di Alessandria Dionigi (248-265) e indirizzata agli armeni, il cui vescovo, precisa Eusebio, era un certo Μερουζάνης. Il fatto che è poco probabile, poiché all’epoca Basilio era ancora giovane studente ad Atene. Si è spesso ritenuto che l’ ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] 2705) in favore del figlio di Carlo il Calvo, il re di Aquitania Carlo ilGiovane, che nell'862, appena quindicenne, aveva a S. Anastasio ad Aquas Salvias erano consueti, quelli a S. Dionigi di Roma (858-859), la chiesa che si erigeva all'interno ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] Schurr, p. 192), e proprio a Roma, il monaco scita Dionigiil Piccolo aveva tradotto dal greco alcuni testi che personaggi attaccati, o che si attaccano, ad essa: a sinistra, un giovane è trascinato verso l'alto; alla sommità, è divenuto re; a ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] il vescovo dei destinatari per nome, a Roma, "la chiesa che presiede nella carità", non menziona nessuno. Nel 171 Dionigi le parti settentrionali della provincia d'Asia di cui parla Plinio ilGiovane nella sua lettera a Traiano. È, quindi, una lettera ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] primo luogo, e poi dal neoplatonismo, dall'ermetismo, da Dionigi Areopagita, confluiscono anche motivi mitici e poetici, ricavati da ritiene E. il solo in Europa dotato di un'adeguata conoscenza dell'arabo, e nel 1517 ilgiovane monaco maronita Elias ...
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BICCHIERI, Guala
Cosimo Damiano Fonseca
Nacque molto probabilmente intorno alla metà del secolo XII.
La sua famiglia, appartenente all'operoso ceto dei "cives", risulta strettamente legata alla Chiesa [...] magnos" -, sia dal giudizio di Rigord, monaco di S. Dionigi di Parigi e autore dei Gesta Philippi Augusti - "...Gualo... Egli rimase con ilgiovane sovrano a Newark (secondo l'autore dell'Histoire de Guillaume le Maréchal il legato partì invece per ...
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otto Grandi
(Otto grandi, Otto Grandi), loc. s.le m. pl. Gli otto Stati occidentali più industrializzati: i sette Grandi e la Russia. ◆ Tutto molto giusto e tutto molto saggio, se non fosse che nell’ottica non del cardinale [Dionigi Tettamanzi],...
angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. – 1. Nelle credenze religiose dell’Antico...