SADOLETO, Iacopo
Francesco Lucioli
– Nacque a Modena il 12 luglio 1477 dal giurista Giovanni e da Francesca Machiavelli; ebbe una sorella, Margherita (moglie di Giambattista Sacrati), e tre fratelli, [...] virgilianae lectionis, Roma 1521, p. 8; F. Beroaldo ilgiovane, Carminum ad Augustum Trivultium Cardinalem libri III, Roma 1530, piacevoli di diversi grandi huomini et chiari ingegni, raccolte per M. Dionigi Atanagi, I, Venezia 1561, pp. 36 s., 109, ...
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Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] Probabilmente in questo tempo fu ordinato sacerdote. Ilgiovane Fernando, cresciuto nel clima della riconquista della rivela tracce della difficile e astratta elaborazione dello pseudo Dionigi Areopagita, nonostante sia stato in rapporti di amicizia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La diffusione del cristianesimo e le conversioni
Giacomo Di Fiore
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Cristo, i suoi seguaci [...] alcuni che si convertono, fra i quali Dionigi, detto l’Aeropagita, che sembra sia stato poi il primo vescovo di Atene, e al quale emerge dalla celebre lettera di Plinio ilGiovane a Traiano nella quale il primo, allora governatore della Bitinia, ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] corrispondono di fatto alla distinzione tra Palma il Vecchio e Palma ilGiovane, che pur il C. non era in grado di scindere alla accademia di nudo; i maestri chiamati ad insegnarvi (Dionigi Sadis nel 1793, Pietro Roncelli dal 1794) erano incisori ...
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Onorio II, antipapa
Simonetta Cerrini
Sulla sua nascita e la sua giovinezza i dati sono pochi e contrastanti. Attualmente, a seguito della pubblicazione di numerosi documenti da parte di P. Cenci, si [...] al Celio, si recò in Germania perché ilgiovane Enrico IV (1056-1106), accettando il titolo che gli venne offerto di "patricius , fra i quali Gregorio, vescovo di Vercelli, e Dionigi, vescovo di Piacenza; si opposero Adalberto, metropolita di Brema ...
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SULPICIO, Giovanni Antonio detto Sulpicio (Sulpizio) da Veroli (Johannes Sulpitius Verulanus)
Marco Cavietti
Nacque a Veroli, nel frusinate, probabilmente da Antonio di Alessandro e Nanna Cercia. L’anno [...] forse da rivalità personali, con gli umanisti Paolo Pompilio e Dionigi Nestore (cfr. Blasio, 1992, p. 293, n. all’aperto, nell’attuale piazza della Cancelleria: si distinse ilgiovane allievo Tommaso Inghirami, da allora noto con l’appellativo « ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intorno alla metà del XIII secolo Alberto Magno fonda a Colonia lo Studium Generale dei [...] della prima università tedesca (Praga, 1348). Lo accompagna ilgiovane Tommaso d’Aquino che nel 1249 ascolterà le sue lezioni sul corpus di scritti dello Pseudo Dionigi Aeropagita. Il 1250 segna una svolta nell’attività intellettuale di Alberto ...
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CAPPELLO, Bernardo
Francesco Fasulo
Nacque a Venezia nel 1498 da Francesco di Cristoforo e da Elena di Piero Priuli. Il padre, illustre diplomatico della Repubblica, morì nel 1513 e ilgiovane C. fu [...] (1522).
L'attività letteraria non distolse tuttavia ilgiovane patrizio dalla vita pubblica: nel 1523 fu eletto a Urbino il letterato marchigiano Dionigi Atanagi, col compito di leggergli il poema tassiano. Probabilmente in questo periodo il C. ebbe ...
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ZANE, Jacopo
Giacomo Comiati
Nacque a Venezia il 20 dicembre 1529 da Francesco e Maria Gradenigo.
La sua educazione fu affidata a fra Benedetto, minore conventuale. Dopo aver ricevuto i primi rudimenti [...] scambi di saluti che intercorsero tra ilgiovane, Venier e Girolamo Molin per il tramite delle lettere spedite a componimenti del giovane (in parte da lui già organizzati in una raccolta ordinata) furono affidati alle cure di Dionigi Atanagi (sodale ...
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Le Fèvre d’Étaples, Jacques (latinizz. Faber Stapulensis) Umanista e teologo francese (Étaples, Passo di Calais, 1455 ca
Nérac 1536). Fu uno dei maggiori rappresentanti dell’umanesimo e dell’evangelismo [...] il commento di Aristotele; poi, il suo interesse si allargò ai primi tempi cristiani e alla patristica greca: tradusse e commentò lo pseudo-Dionigi (a Nérac, nel 1534, Le F. incontrò ilgiovane Calvino). Diversi e contrastanti i giudizi sulla figura ...
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otto Grandi
(Otto grandi, Otto Grandi), loc. s.le m. pl. Gli otto Stati occidentali più industrializzati: i sette Grandi e la Russia. ◆ Tutto molto giusto e tutto molto saggio, se non fosse che nell’ottica non del cardinale [Dionigi Tettamanzi],...
angelo
àngelo (o àngiolo; ant. àgnolo) s. m. [lat. tardo angĕlus, dal gr. ἄγγελος «messaggero, angelo», usato dai traduttori greci dell’Antico Testamento per rendere l’ebraico mal’āk «messaggero, ministro»]. – 1. Nelle credenze religiose dell’Antico...