SELINUNTE (Σελινοῦς, Sclīnus)
Ettore Gabrici
Antica città greca, nella parte occidentale della costa meridionale della Sicilia. Il nome deriva dalla pianta di σέλινον "apio", che vegeta sulle colline [...] restaurò in parte le fortificazioni di Selinunte tra il 408 e il 407, e i profughi poterono rientrare nella loro città dopo il trattato del 405 fra Cartagine e Dionigi (Diod., XIII, 114,1); simile concessione fu fatta agli Agrigentini, ma così agli ...
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Una delle più belle e industri città della Lombardia, situata in pittoresca posizione, a 202 m. s. m., all'estremità meridionale del ramo del Lario, che tortuosamente si dirige verso SO., e che, al suo [...] industre cittadina lombarda: Ambrogio De Orchi e Dionigi Paravicini (proveniente da Cremona) vi avevano numerosa popolazione durante la successiva eta del ferro fino ai tempi romani. I Comenses si affacciano alla storia primamente l'anno 196 a. C., in ...
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Così si chiamano, in molte città greche, i magistrati maggiori (elenco e fonti in Schoener, col. 565 segg., v. Bibl.); in molte parti la terminologia deriva da imitazione d'istituti ateniesi, mentre è [...] eleggibilità; una riforma ordinata intorno al 500 a. C. distribuì i posti fra gli eupatridi, gli agricoltori e gli operai; un Dionigi di Alicarnasso: per il tempo prima e dopo, i sussidî per ricostruirla sono forniti, più o meno abbondanti secondo i ...
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. In generale è una convenzione, un accordo su determinati oggetti. Nel linguaggio pubblicistico significa principalmente una convenzione fra la Chiesa e uno stato per regolare materie di comune interesse. [...] . Per il passato si ebbero infatti varî concordati stipulati da vescovi (specialmente ricordato è quello tra i vescovi portoghesi e il re Dionigi, nel 1288), ma attualmente in pratica tale facoltà viene riservata alla Santa Sede.
Rimane a dire ...
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. L'Aventino passa comunemente per uno dei sette colli della Roma primitiva, mentre in realtà entrò a far parte della compagine della città fortificata in età relativamente tarda essendo distaccato dalle [...] . C., anche il tempio non si deve ritenere più antico di tale età. A detta di Dionigi nel tempio era conservata, ancora al suo tempo, la stele di bronzo con scritti i patti stretti fra Roma e le città latine; la festa si celebrava alle idi (giorno 13 ...
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Il bacio, che è uno dei segni più notevoli con cui si manifestano l'amore, l'affetto e la devozione, prende differenti forme tra i popoli della terra a seconda del sentimento che vuol significare, e dell'impulso [...] labbra, alla sfuggita, con lo scocco, sulle gote. Bacio alla francese dicono i Lombardi (e il ricordo è nel Morgante del Pulci [c. VI, es., C. litter. Petil., II, 23) e al pseudo Dionigi Areopagita. L'uso esisteva ancora al tempo d'Innocenzo III ( ...
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Le fiere sono convegni abituali di venditori e compratori, d'importanza maggiore dei mercati (dai quali si distinguono per la loro maggior durata e per lo sviluppo che vi ha il commercio all'ingrosso). [...] nel 629 sotto il re Dagoberto: tale fiera, dedicata a S. Dionigi e che durava quattro settimane, si conservò fino al 1789. Più tedesche e russe. Gl'Italiani (in specie i Romani, i Toscani e i Lombardi) si distinsero piuttosto come frequentatori di ...
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Arcivescovo di Milano, successo ad Arnolfo II, che era morto il 25 febbraio 1018. Proveniva da una famiglia appartenente al ceto dei capitani, la quale si denominava dal possesso della curtis di Antimiano, [...] si fece trasportare dopo aver saputo della pace che si era proprio allora conchiusa con i cittadini. Morì il 16 gennaio 1045 e fu sepolto nella chiesa di S. Dionigi, dove il suo sarcofago rimase fino al 1783, quando, sopravvenuta la profanazione e la ...
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Città della Francia, capoluogo del dipartimento di Loir-et-Cher, sede d'un vescovato, d'un tribunale di prima istanza e di commercio. Ha 23.991 ab.; è una graziosa città, costruita lungo il fianco d'una [...] all'antica che decorano il cortile accentuano il nuovo orientamento del gusto. La casa di Dionigi Dupont è del 1524 e ricorda in miniatura il castello di Francesco I. Il palazzo dei Guisa ha un fare quasi classico. Dall'epoca di Enrico II in ...
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PROSODIA
Giorgio Pasquali
Il termine greco del quale questo è trascrizione (προσῳδία) si riferisce originariamente all'accento; anzi il latino accentus (da ad e cantus) non è se non una riproduzione [...] , la geminazione. (Maarco, paastores) o, per l'i, l'i lunga (una i più alta delle altre lettere). Applicando tali criterî si è greca non ha valore generale: noi sappiamo da una testimonianza di Dionigi di Alicarnasso (De nom. compos., p. 71, 8 Us.- ...
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areopagita
s. m. [dal lat. areopagites, gr. ἀρειοπαγίτης] (pl. -i). – Giudice dell’areopago ateniese. Per antonomasia, l’Areopagita, o, più spesso, Dionigi l’A., ateniese del 1° sec. convertito da s. Paolo con il discorso all’areopago di Atene...
orecchio
orécchio s. m. [variante di orecchia]. – 1. Organo pari dei vertebrati, situato ai due lati del capo, che ha la caratteristica funzione dell’udito e partecipa, insieme ai centri encefalici e midollari, alla regolazione dell’equilibrio...