LUCA da Penne (Lucas de Penna)
Emanuele Conte
Nacque a Penne in una data posta da taluno verso il 1320 (Ullmann), da altri al 1310 sulla scorta dell'affermazione di Filippo Di Giovanni, un biografo locale [...] stampa. Impressa per la prima volta a Parigi, il 15 genn. 1509, fu di Petrarca e di Boccaccio e oggetto di attenzione da parte di alcuni giuristi, anche grandi, che ne hanno lasciato commenti o parafrasi.
Accanto al diffuso commentario diDionigidi ...
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GIOVANNI di Fécamp
Tommaso Di Carpegna Falconieri
di Nato verso il 990, di G. si hanno poche notizie. Perfino il modo di denominarlo è incostante: per il luogo di nascita è detto da alcuni "di Ravenna", [...] alla sua abbazia, che si vide investita di ampie proprietà nel Sussex. Il re di Francia Enrico I lo ricevette a Parigi nei primi anni Cinquanta, per partecipare alla ricognizione del corpo di s. Dionigi; G. da parte sua ospitò nel 1058 due vescovi ...
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GERARDO da Bologna
Silvana Vecchio
Nacque a Bologna in una anno imprecisato, che le più antiche biografie collocano tra il 1240 e il 1255.
Incerta è anche la data del suo ingresso nell'Ordine carmelitano, [...] Tolosa, fece raccogliere in un volume le costituzioni dell'Ordine. Nel 1308 fu tra i maestri dello Studium diParigi interpellati dal re di Francia Filippo il Bello sulla politica da adottare nei confronti dei templari.
Nel 1309 ottenne per l'Ordine ...
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MANNELLI, Luca
Luciano Cinelli
Nacque a Firenze tra il 1291 e il 1296, da Abate di Mannello di Tommasino. La data di nascita si evince dalla lettera dedicatoria della sua opera maggiore, la Tabulatio [...] il commento dell'agostiniano Dionigi da San Sepolcro e quello di Luca da Penne, fu alla base della diffusione di Valerio Massimo in nel ms. Fonds lat. 8715 della Bibliothèque nationale diParigi. Un altro testimone che trasmette la Tabulatio è il ...
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FARDOLFO (Fardolfus, Fardulfus)
Paolo Chiesa
Longobardo di stirpe, senza dubbio nato in Italia ed appartenente a nobile famiglia, probabilmente ecclesiastico di condizione, per volontà di Carlo Magno [...] a s. Dionigi.
A St-Denis F. curò e promosse lo sviluppo della cultura. Particolarmente significativa pare infatti essere stata l'attività dello scriptorium di quel cenobio durante il suo abbaziato. Anche se conosciamo un solo codice (Parigi, Bibl ...
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BUFFA, Domenico
Lucetta Franzoni Gamberini
Nato in Ovada (Alessandria) il 16 genn. 1818 da Stefano e da Francesca Pesci, in una agiata famiglia borghese di saldi principi religiosi e di elevata cultura, [...] fu un gesto che attirò le recriminazioni di tutti gli elementi moderati e militaristi, come P. Dionigi Pinelli, A. La Marmora, M. offrì al Cavour, che ritornava dal congresso diParigi, l'occasione di esporre i vantaggi morali raggiunti dal Piemonte. ...
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FANTACCHIOTTI, Odoardo
Lia Bernini
Nacque a Roma il 20 maggio 1811 da Niccolò Carolina Venturi. L'anno di nascita, che nei repertori risulta erroneamente il 1809, si deduce dall'atto di morte (Firenze, [...] di Vincenzo Peruzzi per la cappella di famiglia in S. Croce. Nel 1850 fu scelto dal Municipio di Faenza per eseguire il monumento a Dionigi Strocchi nella cattedrale didi O. F., in L'Italia all'Esposizione universale diParigi nel 1867, Parigi- ...
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DEVARÌS, Matteo (Matteo Greco o Matteo di Bari)
Massimo Ceresa
Nacque a Corfù intorno al 1505 da famiglia che professava il rito latino.
Ad appena otto anni fu condotto a Roma da Giano Lascaris o da [...] in seguito, per la maggior parte, alla Bibliothèque nationale diParigi. Del catalogo redatto dal D., che descriveva 618 1549, data di una lettera del D. al patriarca ecumenico Dionigi II nella quale si parla del metropolita di Cesarea Metrofane ( ...
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FARINA, Achille
Pietro Marsilli
Nacque a Faenza (prov. Ravenna) il 16 febbr. 1804 da Ignazio e dalla romana Lodovica Errani. Di umili condizioni, i primi studi artistici li effettuò a Faenza frequentando [...] p. 48), furono presentate all'Esposizione diParigi ma non riscossero il successo sperato; la Dionigi Zauli-Naldi di Faenza, il Ritratto di Giovanni Ghinassi, della collezione dell'avv. P. Paolo Liverani di Faenza e, presso la Pinacoteca comunale di ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] di patologia e terapeutica. La traduzione, inedita, è conservata in almeno quattro manoscritti (Montpellier, Bibliothéque de la Faculté de médecine, n. 25, cc. 1-47; Parigi aperti tra re Dionigidi Portogallo e la S. Sede), la traduzione di G. è, ...
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