MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] , anche se ammirato, ai suoi tempi. Conosceva, dote allora singolarissima, il greco; e tradusse il preteso DionigiAreopagita, e si appropriò idee neoplatoniche, svolgendole originalmente nel suo sorprendente libro De divisione naturae. L'opera sua ...
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Filosofo e teologo, nato il 1079 al Pallet (Palatium; ond'è chiamato spesso nei manoscritti peripateticus palatinus), in Bretagna, non lungi da Vantes. Egli stesso, in un'epistola d'indubbia autenticità, [...] nel monastero di Argenteuil.
Col ritiro nel chiostro di S. Dionigi, s'inizia il secondo periodo della vita di Abelardo, all'abbazia di S. Dionigi. Ivi sollevò una discussione intorno al preteso corpo di S. DionigiAreopagita, scatenando contro di sé ...
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Il bacio, che è uno dei segni più notevoli con cui si manifestano l'amore, l'affetto e la devozione, prende differenti forme tra i popoli della terra a seconda del sentimento che vuol significare, e dell'impulso [...] chiesa antica, da numerosi scrittori, fino a S. Agostino (p. es., C. litter. Petil., II, 23) e al pseudo DionigiAreopagita. L'uso esisteva ancora al tempo d'Innocenzo III (pacis osculum per universos fideles diffunditur in ecclesiis: De sacro alt ...
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GIOVANNI Damasceno ('Ιωάννης ὁ Δαμασκηνός), santo
Alberto PINCHERLE
Silvio Giuseppe MERCATI
Padre e dottore della Chiesa, morto probabilmente il 4 dicembre 749.
Della sua vita - scartati i dati leggendarî [...] gran parte dai predecessori (soprattutto i Padri cappadoci del sec. IV, Leonzio di Bisanzio, S. Massimo, lo pseudo DionigiAreopagita) riuscì a esprimere le dottrine tradizionali con maggior chiarezza e rigore, ad approfondire concetti, a introdurre ...
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Composto di due voci ebraiche, hallelū (\ebraico\) "lodate" e Yāh (\ebraico\), forma breve del nome divino Jahvè. Si trova scritto in numerosi salmi, come formula dossologica, al principio, e in qualche [...] lettere; S. Girolamo in più lettere (108 ad Eustoch.; 46 al. 17 ad Marcell.; 107, 27, 77); lo pseudo-Dionigiareopagita (De eccl. hier., IV, 12), varie altre fonti, specie occidentali, ci attestano i differenti usi liturgici.
D'ordinario, essendo ...
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Movimento di pensiero sviluppatosi dalla metà del 2° sec. d.C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°). È caratterizzato dalla tendenza a rinnovare le concezioni del platonismo [...] ricordare gli scritti teologici composti, verosimilmente, da un neoplatonico del 5° sec., e più tardi attribuiti a DionigiAreopagita, seguace di s. Paolo, ricordato negli Atti degli Apostoli: scritti ritenuti perciò risalire alla miglior tradizione ...
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Atteggiamento spirituale in cui lo spirito individuale trova risposta al senso del suo essere e la piena esplicazione delle proprie capacità nella contemplazione e nel ‘contatto’ con la realtà del divino [...] grazia. La prima più organica sistemazione della m. e della teologia mistica cristiana si trova nelle opere dello Pseudo-DionigiAreopagita, che riecheggiano motivi neoplatonici. Dio è realtà ineffabile, al di sopra dell’essere e del pensiero, al di ...
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Formula indicante la posizione dell’intelletto umano di fronte a Dio, che, come Assoluto e Infinito, sorpassa ogni distinzione categoriale e si sottrae, pertanto, a ogni definizione concettuale. L’intelletto [...] , ma deve la sua affermazione all’opera di N. Cusano De docta ignorantia. Presupposto storico è la tradizione neoplatonica e in particolare procliana, quale soprattutto era passata nella teologia cristiana attraverso lo Pseudo-DionigiAreopagita. ...
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Gli angeli del primo grado della seconda gerarchia, secondo la classificazione dello Pseudo-DionigiAreopagita, che distingue gli spiriti celesti non per la loro natura, in tutti eguale, ma per il posto [...] che occupano ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] circa l'847, introduce un nuovo lievito nel pensiero medievale con la traduzione delle opere dello Pseudo-Dionigi l'Areopagita (fine del sec. V-principio del VI). Questo pensatore, dipendente principalmente da Proclo, interpreta allegoricamente il ...
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areopagita
s. m. [dal lat. areopagites, gr. ἀρειοπαγίτης] (pl. -i). – Giudice dell’areopago ateniese. Per antonomasia, l’Areopagita, o, più spesso, Dionigi l’A., ateniese del 1° sec. convertito da s. Paolo con il discorso all’areopago di Atene...
negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella locuz. risposta n., di chi risponde...