Figlio di Druso e di Antonia, fratello di Germanico e quindi zio di Caligola, nato a Lione nel 10 a. C., si trovò ad essere l'unico erede della famiglia Claudia, quando lo zio Tiberio e Germanico passarono [...] romanorum relliquiae, II, p. 92; Tacito, Annali, XI-XII (solo per gli ultimi sei anni); Svetonio, Claudio; CassioDione, LX; Flavio Giuseppe, Antichità giudaiche, XIX-XX; Guerra giudaica, II, 206 segg.; Seneca, Apocolocynthosis. La tavola claudiana ...
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Nacque a Nicomedia, in Bitinia, intorno al 95 d. C., da famiglia greca di buona condizione: già il padre suo aveva ottenuta la cittadinanza romana. Dopo aver ricevuto in patria un'accurata educazione ed [...] dominante: ciò è dimostrato dalla sua carriera politica che lo distingue nettamente da uomini che, come Plutarco e CassioDione, benché non meno grati ai principi romani, rimasero sempre spiritualmente greci. Dell'imperatore Adriano egli godé in ...
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GIUGURTA (Iugurtha, 'Ιογόρϑας)
Gaetano De Sanctis.
Principe numidico, figlio di Mastanabale, figlio alla sua volta di Masinissa. Nacque circa il 160 a. C. Masinissa, re dei Numidi, morendo nel 148, lasciò [...] severa opera di critica. Scarsi cenni nei frammenti di Diodoro, XXXIV, 35, 39; in Plutarco, Mario, 7-12; in CassioDione, fr. 89, e nelle fonti derivate da Livio (Perioche, Floro, Orosio) poco ci aiutano a correggere la tradizione sallustiana.
Bibl ...
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Nacque il 1° ottobre del 208 in Arca Cesarea, antica città della Siria divenuta colonia romana. Il suo nome originario, a quanto sembra, era Alessiano. Del padre di lui, Gessio Marciano, sappiamo assai [...] . selectae, I, p. 474 segg., per altro insufficiente) e le monete (in Cohen, Médailles e Babelon, Description) sono CassioDione, contemporaneo (LXXIX e LXXX), ed Erodiano, che scriveva pochi anni dopo (V-VI). La vita di Lampridio, negli Scriptores ...
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Oratore e uomo politico romano. Nato tra il 114 e 115 a. C. da famiglia ricca e d'antica nobiltà, ma retta con criterî patriarcali, C. visse una giovinezza austera e laboriosa. Dovette appunto alla preparazione [...] .
Fonti: Oltre a molti accenni sparsi in Cicerone e in altre fonti minori, v. soprattutto la vita di C. in Plutarco; CassioDione, XXXVII-XL; e i frammenti delle storie di Sallustio nell'ed. del Maurenbrecher, I, Lipsia 1893, pp. 40-46.
Bibl.: W ...
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TARSO (in turco Tarsus; A. T., 88-89)
Claudia MERLO
Roberto PARIBENI
Angelo PERNICE
Città della Turchia, nel vilâyet di Mersina. È situata al margine ovest della piana di Cilicia, a una trentina [...] e in Siria e in Anatolia operavano con forze notevoli Bruto e Cassio. Questi invero colpì con una forte multa la città. Dopo la es. quelle dei tessuti di lino, dei cui operai Dione Crisostomo ricorda memorabili agitazioni (Orat., XXXIV, 21).
Pochi i ...
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Imperatore romano. Nacque a Lanuvio il 31 agosto 161 dall'imperatore Marco Aurelio e da Faustina minore, figlia di Antonino Pio. Ebbe sorelle e due fratelli che morirono entrambi in tenera età: rimase [...] fu catturato e ucciso.
Fonti: La Vita Commodi, attribuita a Lampridio nella Historia Augusta; Erodiano, I, 2-17; CassioDione nell'epitome di Xifilino, LXXII (ed. Boissevain, LXXIII). Inoltre: Eutropio, VIII, 15 ecc.
Bibl.: J. Zürcher, Commodus, Ein ...
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TICINO (A. T., 17-18-19 e 24-25-26)
Gaetano DE SANCTIS
Giuseppe CARACI
Uno dei maggiori affluenti di destra del Po, il terzo (dopo l'Adda e l'Oglio) per lunghezza (248 km.), il secondo (dopo l'Adda) [...] poi rompere il ponte di barche che aveva apprestato sul fiume.
Fonti: Polibio, III, 65; Livio, XXI, 46; Zonara (CassioDione), VIII, 23; Appiano, Hannib., 5. Inoltre le fonti derivate da Livio. Moltissimi sono gli accenni alla prodezza del giovane ...
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Città della Mesopotamia, nel distretto dell'Osroene. L'origine del nome è incerta, come assai remota è certamente la sua fondazione.
Divenuta parte del regno dei Seleucidi di Siria dopo la conquista macedone, [...] tardasse a sfasciarsi completamente. (v. crasso).
Bibl.: Le migliori relazioni della battaglia sono in Plutarco (Crass., 19 segg.) e in CassioDione (XL, 17 segg.). Delle opere moderne, v.: Th. Mommsen, Storia romana, VII, cap. 9; K. Regling, Crassus ...
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1. Figlio di Eupite (Εὐπείϑης), è secondo l'Odissea il più scellerato e il più insolente dei proci, i pretendenti di Penelope. Benché dovesse gratitudine a Ulisse, che ne aveva accolto il padre straniero [...] suo viaggio del 130 in Egitto, e durante tale viaggio venne a morire in modo non del tutto chiaro e palese. CassioDione (LXIX, 11) riferisce che Adriano stesso avrebbe scritto esser egli caduto nel Nilo, ma accenna anche a versioni diverse, p. es ...
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non olet
(lat. «non ha odore»). – Parafrasi della risposta che secondo una tradizione accolta da Svetonio (De vita Caesarum VIII, 23) e ripresa poi da Dione Cassio (Hist. LXV, 14), l’imperatore romano Vespasiano avrebbe dato al figlio Tito,...