BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] paterna e vi ricevette i primi rudimenti dell'istruzione dal grammatico Giovanni Mazzuoli da Strada, padre del più noto Zanobi. amante eterna fedeltà; subito invece lo tradisce concedendosi a Diomede; quando Troiolo è fatto certo del tradimento, si ...
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Orazio Flacco, Quinto
Giorgio Brugnoli (Pp. 173-178a
Roberto Mercuri (pp. 178b-fine
Poeta latino (Venosa 65 a.C. - Roma 8 d.C.). La fortuna nel Medioevo feudale di O. satiro (autore dei Sermones e [...] ". E va bene che il verso è attestato dai Florilegi, dai grammatici e dalle Artes (Matteo di Vendôme Ars vers I 46), ma il la doppia trestizia di Giocasta, in Pg XXII 55-56: cfr. Diomede loc. cit. " tristitia namque tragoediae proprium ").
In Ep XIII ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] educatore del figlio Cosimo, e alla morte di Diomede Borghesi, primo titolare della cattedra di lingua toscana, patria, VII (1900), 1, pp. 151-59; C. Trabalza, Storia della grammatica ital., Milano 1908, pp. 283-92 e passim; A. Vannini, Not. intorno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’epoca carolingia le discipline liberali che componevano il “trivio” di base della [...] sillabe o piedi metrici, oppure superiori, come le figure del discorso. Gli altri grammatici tardoantichi seguono lo stesso modello, anche se Carisio, Diomede, Consenzio e Probo offrono insegnamenti di morfologia più di Dositeo, Scauro, Audace, Aspro ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] molta difficoltà Agamennone si lascia indurre da Ulisse e Diomede a desistere dal proposito della fuga. Ancora una volta citata nella letteratura più alta, così fosse meno studiata dai grammatici.
Omero era per i Greci il poeta senz'altro; divenne ...
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STAZIO
Augusto MANCINI
Salvatore BATTAGLIA
. Dei tre maggiori poeti epici dell'età dei Flavî (69-96 d. C.), Valerio Flacco, Silio Italico e Publio Papinio Stazio, quest'ultimo ebbe più di tutti [...] Cristo. Suo padre, di famiglia distinta ma decaduta, era un grammatico di molta dottrina, un maestro di retorica di grido, un , ma non va oltre l'azione fortunata di Ulisse e Diomede per rintracciare Achille; in tutto (poiché la partizione dei versi ...
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GIAMBICA, POESIA
Gino Funaioli
. Gli antichi, a cominciare da Aristotele, la definirono per poesia dell'invettiva o del vituperio personale (ψόγος), dell'ira (rabies), della maldicenza (maledicum carmen, [...] e rumorose di Demetra e di Dioniso, fra i lazzi e i motteggi della gente del contado; e una etimologia del grammaticoDiomede (p. 477,3 del Keil) ricollega ἴαμβπος con ϑρίαμβος (canto festivo di Dioniso), e perciò con διϑύραμβος, ἴϑυμβος (inno e ...
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INTERIEZIONE
Giacomo Devoto
Parte del discorso di valore essenzialmente affettivo, destinata a rappresentare piacere, dolore, meraviglia. Parole o gruppi di parole possono assumere valore o funzione [...] di un sistema originariamente di sole interiezioni.
La categoria delle interiezioni è una conquista dei grammatici latini: interiectio così chiamata, secondo il grammaticoDiomede, perché "aliis partibus orationis interiaci et inseri solet". ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] , secondo cui Spina sarebbe stata fondata dall'eroe troiano Dioméde, dunque più tardi, dopo la caduta di Troia.
, 1, vv. 242-249; quattro secoli più tardi il grammatico Servio, nel commentare i versi virgiliani, affermò che Anténore era sbarcato ...
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Aggregazioni insediatine e strutture urbane
Guido Rosada
Il territorio
"Capire" Venezia può voler dire, per chi vi è nato, un atto d'amore sentito e dovuto verso un grembo di storia infinita che tuttavia [...] subito in mare (158); vicino vi era un "ἱεϱόν" dedicato a Diomede, con un bosco sacro e un porto; Livio parla di un .), il vicentino Quinto Remmio Palemone (poeta di tipo alessandrino e grammatico, insegnante a Roma fin oltre la metà del I sec. d ...
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