JACOPO della Pila
Francesco Sorce
Si ignora la data di nascita di questo scultore di origini milanesi, la cui attività è documentata nel Regno di Napoli tra il 1471 e il 1502.
L'individuazione nelle [...] potuto perfezionare la propria conoscenza della scultura classica frequentando la ricca e importante collezione napoletana di DiomedeCarafa, figlio del Malizia e probabile committente della tomba del padre. J., peraltro, doveva aver preso parte ...
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GATTOLA, Clemente
Alessandro Ottaviani
Nacque a Vico Equense, nella penisola sorrentina, fra il 1448 e il 1455, appartenente a una illustre famiglia. Laureatosi in medicina a Napoli cominciò a insegnare [...] , pp. 151, 252, 357; E. Cannavale, Lo Studio di Napoli nel Rinascimento, Torino 1895, docc. 942-1423 e passim; T. Persico, DiomedeCarafa uomo di Stato e scrittore del secolo XV, Napoli 1899, pp. 319, 335; T. De Marinis, Nuovi documenti per la storia ...
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DE BELLIS, Giovanni Battista
Arnaldo Morelli
Nacque a Itri (nell'odierna provincia di Latina) probabilmente verso gli anni 1580-85. Visse ed operò, almeno tra il 1608 e il 1614, a Napoli come attestano [...] L. Nucci, 1614); i due libri di madrigali sono dedicati rispettivamente ai due nobiluomini napoletani DiomedeCarafa duca di Maddaloni e Luigi Carafa principe di Stigliano, fatto che autorizza a ipotizzare un legame di dipendenza del D. dalla potente ...
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ARAGONA, Francesco d'
Silvano Borsari
Ultimo dei sei figli legittimi di Ferdinando, I di Napoli e di Isabella di Chiaromonte, nacque il 16 dic. 1461. Della sua educazione si occuparono Antonio di Sessa [...] (ricordato come suo maestro nel 1471) e Rutilio Zeno; ma un'influenza notevole la esercitò DiomedeCarafa, che per lui scrisse un memoriale ricco di consigli, specie di carattere militare. Nel 1476 l'A. s'imbarcò a Manfredonia diretto in Ungheria, ...
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CARAFA, Oliviero
Franca Petrucci
Del ramo dei Carafa della Stadera, figlio di Francesco e di Maria Origlia, nacque nel 1430 e fu il successore del grande e potente Diomede, come capo della nobile famiglia [...] Roma Filippino Lippi, raccomandatogli da Lorenzo de' Medici, legato da vecchia amicizia con la famiglia Carafa ed in particolare con il grande Diomede. L'artista fiorentino, con il grande arco marmoreo che incornicia la cappella e gli affreschi, che ...
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CARAFA, Giovanni
Marina Raffaeli Cammarota
Nacque a Napoli, in data a noi sconosciuta, da Giovanni Alfonso, del ramo dei Carafa della Stadera, e da Caterina Cantelmo. In seguito alla rinunzia della [...] titolo di duca, riservando per il figlio del C., Diomede, il titolo di marchese di Cave. Il C. 32, 34, 38-40, 43, 230, 410, 422, 424 ss.; Id., La disgrace et le procès des Carafa,ibid., pp. 524-27, 531-34; XXIV (1907), pp. 225-27, 229-35, 239, 244, ...
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CARAFA, Cesare
Carla Russo
Nacque in data imprecisabile (dopo il 1518) da Diomede, conte di Maddaloni, e dalla sua terza moglie Porzia Gaetani, dei conti di Traetto.
Le condizioni economiche della famiglia [...] da questi ultimi, il C. fu ridotto alla condizione di schiavo per qualche anno, finché la nipote Roberta Carafa, vedova di Diomede, lo riscattò, nel 1578. Graziato da Filippo II, dietro intercessione di papa Gregorio XIII, al ritorno in patria ...
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CARAFA, Giovanni Tommaso
Franca Petrucci
Nipote dell'omonimo Giovanni Tommaso di Diomede, conte di Maddaloni con il quale venne molto spesso confuso anche a causa della giovane età in cui morì e della [...] Caracciolo e Caterina di Capua e quattro figli, Diomede, Vincenzo, Geronima e Cornelia.
Le imprese del , Napoli 1785, p. 305; B. Aldimari, Historia geneal. della famiglia Carafa, II, Napoli 1691, pp. 174-181; G. De Blasiis, Fabrizio Maramaldo ...
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CARAFA, Pietro
M. Gabriella Cruciani Troncanelli
Figlio di Antonio, marchese di Montebello, e pronipote di Paolo IV, il C., come il più noto fratello Alfonso, fu coinvolto giovanissimo in importanti [...] nelle mani del re, raggiunto a breve distanza dal cugino Diomede.
La dorata prigionia continuò anche dopo che l'accordo di cattolico.
Il fallimento dell'alleanza con i Francesi spinse i Carafa a riavvicinarsi agli Spagnoli ed il C., dopo il suo ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] (già Arrigoni, poi Muti) il L. dipinse per monsignor Diomede Varesi, nipote del cardinal Arrigoni, quadri riportati con storie del era proposto in una lettera al preposito di Napoli, V. Carafa, di "provedere con persona eminente", per il compito di ...
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