Tipografo (secc. 15º-16º) a Bologna, con produzione di carattere popolare. Dal 1492 al 1494 stampò varie operette (Esopo; Pungilingua di D. Cavalca; Vite dei filosofi di DiogeneLaerzio) adorne di bellissime [...] xilografie, eseguite forse dal suo collaboratore, l'incisore Pietro Cisa. Poi (1510-14) stampò a Roma con É. Guillery. Fu tipografo e suo collaboratore anche il fratello Lianoro ...
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Filosofo greco; scolaro di Platone, sul quale scrisse una monografia, a cui attinsero DiogeneLaerzio e Simplicio. Guadagnò molto in Sicilia col commercio dei libri di Platone. L'interesse per la religione [...] astrale e le dottrine dei magi fanno di E., con Eudosso, uno dei principali rappresentanti della tendenza orientalizzante dell'antica Accademia ...
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Storico greco vissuto nel 2º sec. a. C., autore d'una storia di Rodi per noi perduta. Dev'essere identificato probabilmente con l'A. peripatetico cui fu attribuito lo pseudoaristotelico Μαγικός, e con [...] l'autore delle Φιλοσόϕων διαδοχαί, che sono citate spesso da DiogeneLaerzio. ...
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Filologo olandese (Parigi 1813 - Leida 1889); prof. nell'univ. di Leida, autore di numerose pubblicazioni critiche (fra cui notevoli Miscellanea critica, 1876, e Collectanea critica, 1878) e di edizioni [...] di Euripide, Senofonte, DiogeneLaerzio, Lisia, Cornelio Nepote. ...
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Letterato greco (1º sec. a. C.) contemporaneo di Cicerone e amico di Attico, autore di un'opera di erudizione letteraria, su poeti e scrittori omonimi, che fu usata molto da DiogeneLaerzio, Plutarco, [...] Ateneo ...
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Prelato e umanista (n. 1540 - m. 1572); figlio di Silvestro e fratello di Clemente VIII, fu segretario dei brevi di Pio V; tradusse DiogeneLaerzio e scrisse un saggio sulla fisica di Aristotele. ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] Siena.
Al ritorno da questo viaggio Antonio di Massa avrebbe portato un codice greco con le Vitae philosophorum di DiogeneLaerzio e un altro con l'Adversus Graecorum errores de processione Spiritus Sancti di Manuele Caleca, testi che sarebbero stati ...
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BUSSI, Giovanni Andrea
Massimo Miglio
Nacque a Vigevano il 14 luglio 1417 da famiglia di una certa importanza locale: il padre Antonio ricoprì diversi incarichi comunali. Si conoscono i nomi di tre [...] conservato in Arch. Segr. Vat., Mandata Cameralia 836, f.10v). Alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, cod. S 69, è il DiogeneLaerzio, tradotto da Ambrogio Traversari, rivisto dal B. su invito di Pio II, e trascritto a Perugia il 9 dic. 1462da un ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] discorso per le due traduzioni di cui il testo non è stato ancora ritrovato: le Vite dei Filosofi di DiogeneLaerzio e alcuni opuscoli di s. Gregorio Nazianzeno. Che A. fosse in procinto di tradurle ("translaturus eram... transvertere parabam...") e ...
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LASCARIS, Costantino
Massimo Ceresa
Nacque a Costantinopoli in una data collocabile tra il 14 giugno 1433 e lo stesso giorno dell'anno successivo. Poco si conosce dei diciannove anni che il L. trascorse [...] i calabresi erano già morti. Il L. aveva quindi lavorato a lungo sul testo, basandosi soprattutto sulla Suida, su DiogeneLaerzio e Filostrato (tutti presenti in codici rintracciabili della biblioteca del L.), ampliando nel tempo le sue biografie, in ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma...