È il riassunto, o compendio, di uno scritto ampio, fatto in generale allo scopo di alleggerire ad altri la fatica di una lunga lettura. Nel mondo classico si compendiavano, a preferenza, le lunghe opere [...] ebbe molti epitomatori di opere storiche, scientifiche e morali. Teopompo compendiò in due libri le Storie di Erodoto. Secondo DiogeneLaerzio, Teofrasto avrebbe compendiato i Νόμοι di Aristotele in 10 libri e la Πολιτεία in due. Sotto Nerone, la ...
Leggi Tutto
Stirpe aristocratica che governò Corinto dopo la fine della monarchia. Si riconnette ad Eracle, poiché la leggenda riferisce che la terra corinzia e limitrofa fu occupata dagli Eraclidi durante la cosiddetta [...] Gr., III, p. 391, fr. 58; F. Jacoby, Die Fragm. d. griechischen Hist., II, 90, 57; Paus., V, 17, 5; Sosicrate presso DiogeneLaerzio, I, 95.
Bibl.: Per la giusta cronologia, v. K. J. Beloch, Griech. Geschichte, 2ª ed., I, ii, Strasburgo 1913, pp. 274 ...
Leggi Tutto
Termine usato dai cinici e dagli stoici per indicare ciò che lascia l'animo assolutamente indiffereme. Risponde all'ideale del saggio chi considera tali tutte le cose, all'infuori dell'unico bene, che [...] è la virtù, o dell'unico male, che è il vizio: e cioè τὰ μεταξὺ ἀρετῆς καὶ κακίας (DiogeneLaerzio, VI, 104).
In senso religioso anziché filosofico questo nome fu usato in due controversie, sorte entrambe nella cristianità riformata. La prima, che ha ...
Leggi Tutto
PITTACO (Πιττακός, Pittăcus)
Arnaldo Momigliano
Uomo politico greco: uno dei sette saggi. Figlio di Hyrra o Hyrradio, forse d'origine tracia, ma nato a Mitilene, sposato a una discendente della nobile [...] e rioccupata al tempo di Pisistrato.
P. fu ritenuto uno dei sette saggi, e come a tale gli dedica una biografia DiogeneLaerzio.
Bibl.: E. Meyer, Geschichte des Altertums, II, Stoccarda 1893, p. 633; J. Beloch, Griechische Geschichte, I, ii, 2ª ed ...
Leggi Tutto
MENIPPO (Μένιππος, Menippus)
Goffredo Coppola
Scrittore e filosofo greco del sec. III a. C., nativo di Gadara. Schiavo d'origine, di proprietà di un tal Baton di Sinope, e poi scolaro di Metrocle, frequentò [...] ma la sua figura di uomo e di scrittore balza, vivace abbastanza, dagli scritti di Luciano, e da quello che di lui racconta DiogeneLaerzio. Sentirono l'influenza sua anche il poeta Meleagro di Gadara del sec. I, e l'imperatore Giuliano, e dei Latini ...
Leggi Tutto
Scrittore greco, vissuto fin sotto Giustiniano, autore di una Storia romana e universale ('Ιστορία ῥωμαική τε καὶ παντοδαπή) che in sei libri arriva dall'assiro Belo ad Anastasio (508 d. C.; Fozio, Bibl., [...] notizie di storia letteraria che riferisce. Lo scritto, falsamente attribuito ad E., Περὶ πῶν ἐν παιδείᾳ διαλαμψάντων è una compilazione da DiogeneLaerzio e Suida formatasi fra il sec. X e il XIII.
Ediz.: insieme con lo pseudo-Esichio, a cura di J.C ...
Leggi Tutto
Filosofo pitagorico e matematico, celebre per molte opere di cui non abbiamo che frammenti. Nato a Taranto verso il 430 a. C., figlio di Mnesagora o Estieo, fu per sette volte stratego, mostrando senno [...] XXVIII del libro primo si deve identificare con Archita, cosa che è seriamente revocata in dubbio.
Fonti e Bibl.: DiogeneLaerzio, VIII, 4; Aulo Gellio, Noctes, X, 12; Ateneo, VIII, 79, 82; Mullach, Fragmenta Philosophorum Graecorum, II, 119; Diels ...
Leggi Tutto
Filosofo della scuola megarica, seguace di Euclide e maestro, almeno secondo la tradizione, di Demostene.
Gli antichi ricordano un suo violento scritto polemico contro Aristotele. Ma la sua maggior fama [...] gli venne, sembra, dai sofismi che DiogeneLaerzio (II, 108) gli attribuisce, per quanto qualcuno di essi appaia di proprietà comune della scuola megarica o possa essere ascritto ad altro suo rappresentante.
Questi sofismi erano il portato dell' ...
Leggi Tutto
Nato a Rodi, fu contemporaneo e amico dei filosofi accademici Crantore, Cratete e Polemone, l'ultimo dei quali diventò capo dell'Accademia nel 314-313 a. C. e morì tra il 276 e il 270. L'amicizia con gli [...] Gärtringen, in Hermes XXVIII, p. 469, che interpreta l'epigramma con l'aiuto d'un'iscrizione di Eleusi). Sono conservati anche (DiogeneLaerzio, IV, 26) sette esametri sulla nascita di Eros (íl poeta non sa se Eros sia figlio dell'Erebo e della Notte ...
Leggi Tutto
Filosofo stoico del secolo III avanti Cristo, prima scolaro di Zenone di Cizio, poi capo d'una scuola propria. Le sue doti intellettuali e oratorie dovettero fargli occupare un alto posto nella vita culturale [...] Aristone, di Ceo (v.), filosofo peripatetico: già in antico, riferita una lista delle opere tradizionalmente ascrittegli, DiogeneLaerzio (VII, 160) avvertiva che Panezio e Sosicrate gli attribuivano in realtà solo la raccolta di lettere; mentre ...
Leggi Tutto
sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma...