tropo
Dal lat. tropus, gr. τρόπος, affine a τρέπω «volgere; adoperare con altro uso». Accanto a quello generale di «modo, modalità», il termine acquisisce un significato specifico nella filosofia antica, [...] , nel quale i t. sono «le categorie del dubbio»; le principali fonti che permettono di ricostruirne la mappa sono DiogeneLaerzio (Vite dei filosofi, IX, 79-89), Filone di Alessandria (De ebrietate) e Sesto Empirico (Schizzi pirroniani, I, 31 e ...
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Vedi THALES dell'anno: 1966 - 1973
THALES (Θαλῆς, Thales)
P. Moreno
Pittore greco di Sicione, di età incerta.
DiogeneLaerzio nella lista degli Omònymoi ricorda due pittori di questo nome, dei quali [...] non oltre la fine del IV sec. a. C. È probabile che la duplicazione del personaggio sia dovuta alla diversità delle fonti di Diogene, e che si tratti di un unico pittore della scuola di Sicione. In Plinio il nome di Th. si è voluto leggere (Klein ...
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DEMETRIO FALEREO (Δημήτριος ὁ Φαληρεύς)
G. Sena Chiesa
Filosofo peripatetico, retore, importante uomo politico ateniese, vissuto nella seconda metà del IV sec. a. C.
Le fonti antiche ricordano con insistenza [...] . Plinio (Nat. hist., xxxiv, 27) narra che gli furono elevate 360 statue, poi distrutte quando perse il potere: DiogeneLaerzio (v, 75) specifica che la maggior parte delle statue erano equestri. Si possono aggiungere le testimonianze di Strabone (ix ...
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MENEDEMO (Μενέδημος)
G. Becatti
Filosofo greco, nato ad Eretria, figlio di Clistene, architetto e scenografo, della famiglia dei Theopropidi.
Nacque forse intorno al 336-337 a. C. e morì a 74 anni. A [...] specialmente nei rapporti con Antigono Gonata. Nel 273 fu esiliato dal partito antimacedonico e morì, sembra, suicidandosi.
DiogeneLaerzio (ii, 132) ricorda una statua di M. (εἰκόνιον), quasi nuda, eretta nello stadio di Eretria. Fr. Studniczka ...
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EUCLIDE (Εύκλείδης, Euclides)
L. A. Scatozza Höricht
) 2°. - Filosofo greco, allievo di Socrate, nato a Megara nel 450 a.C., morto nel 380 a.C., fondatore della Scuola Megarica.
DiogeneLaerzio (II, [...] 106) e Aulo Gellio (VII, 10) tramandano che dopo la morte di Socrate diede asilo ai socratici a Megara.
All'iconografia di questo filosofo è stata riferita una serie monetale coniata appunto a Megara nel ...
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SIMON (Σίμων, Simon)
M. Zuffa
2°. - Scultore bronzista di Egina, operante poco avanti la metà del V sec. a. C., ricordato da Pausania (v, 27, 2) quale autore di un cavallo con auriga facente parte del [...] di un arciere (forse un gruppo di arciere scita o cretese col cane) e con quello che nell'indice degli omonimi presso DiogeneLaerzio (ii, 13, 123; cfr. Rayet, Revue d. études grecques, ii, p. 98) è detto ritrattista (ἀνδριαντοποιός).
Bibl.: H. Brunn ...
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Simmia di Tebe
Filosofo (2a metà del 5° sec. a.C.). È noto principalmente attraverso il Fedone (➔) platonico. In esso egli compare, accanto a Cebete, quale discepolo del pitagorico Filolao (➔), che a [...] o di Filolao o di generica tradizione pitagorica. S. ricopre un ruolo rilevante anche nel De genio Socratis di Plutarco. DiogeneLaerzio (Vite dei filosofi, I, 124) elenca 23 titoli di dialoghi attribuiti a S., circolanti ai suoi tempi in un unico ...
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IPPARCHIA
G. Sena Chiesa
(῾Ιππαρχιᾒα). − Protagonista di un episodio narrato da DiogeneLaerzio (vi, 96-98), in cui essa, nobile e ricca fanciulla, abbandona ogni cosa per seguire nel suo vagabondare [...] il filosofo cinico Cratete (v.), che l'aveva conquistata con la sua dottrina. La storia di I. deve essere con ogni probabilità riconosciuta in un dipinto della Farnesina da originale dell'inizio dell'ellenismo. ...
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PRAXITELES (Πραξιτέλης)
Red.
3°. - Scultore greco, attivo nella prima metà del III sec. a. C. poiché da un passo di DiogeneLaerzio (v, 2, 14 e 52) sappiamo che Teofrasto, morto nel 287, aveva ordinato [...] a P. una statua (εἰκών) di Nicomaco, figlio di Aristotele.
A lui il Sieveking, il Buschor e lo Studniczka hanno voluto attribuire la base e il gruppo di Mantinea (Paus., viii, 9, 1); il Vollgraff il gruppo ...
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Xeniade di Corinto
Cittadino di Corinto, compratore di Diogene di Sinope (5° - 4° sec. a.C.). Secondo il racconto di DiogeneLaerzio (Vite dei filosofi, VI, 30, 74), X. acquistò a Creta il filosofo Diogene, [...] «Vendimi a quest’uomo: ha bisogno di un padrone». Come tutore dei due figli di X. e incaricato dell’amministrazione domestica, Diogene visse a Corinto per il resto della sua vita, guadagnandosi il favore di X., il quale soleva dire: «Un demone buono ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma...