Empedocle
Giorgio Stabile
Filosofo, nato ad Agrigento intorno al 492 a.C. e morto intorno al 430. Gran parte delle notizie sulla sua vita sono leggendarie, e ne celebrano sia la fama di scienziato, [...] sul cratere dell'Etna, vi si gettasse dentro, confermando con la sua scomparsa di esser divenuto un dio (DiogeneLaerzio Vitae philos. VIII 2); versione autorevolmente avallata, nella tradizione latina, da Orazio (Ars poet. 464-466 " Deus immortalis ...
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Zenone di Elea
Filosofo (5° sec. a.C.). Discepolo di Parmenide, nacque – come il maestro – a Elea, l’od. Velia dei Romani (Salerno) e fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola eleatica. Apollodoro [...] tra loro contraddittorie dalla stessa premessa, e quindi volto a dimostrare l’incongruenza della premessa medesima. Secondo la testimonianza di DiogeneLaerzio (Le vite dei filosofi, VII, 57 e IX, 25) e di Sesto Empirico (Contro i matematici, VII, 7 ...
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cinici
Seguaci dell’indirizzo filosofico che nelle ‘successioni dei filosofi’ degli eruditi alessandrini – per lo più riconsiderate criticamente dalla storiografia contemporanea – si vuole avviato da [...] cinismo e stoicismo si incontrano nel solco della tradizione della conferenza popolare su temi etici.
Gli esponenti
La scuola c., cui DiogeneLaerzio dedica l’intero 6° libro delle Vite dei filosofi, fu attiva fino al 5° sec. d.C. Tra i discepoli di ...
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Eraclito di Efeso
Filosofo, tra i più significativi del periodo presocratico. Il cronografo Apollodoro, basandosi su presunti rapporti di E. con Dario d’Istaspe e con gli eleati, pone la sua akmé nella [...] sua opera in cui spesso si sottolinea l’antitesi tra «i migliori» da una parte e «i più» dall’altra. Secondo DiogeneLaerzio, che ne traccia una leggendaria biografia nelle Vite (IX, 1-17), il disprezzo verso i suoi concittadini avrebbe spinto E. a ...
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evidenza
Nel pensiero antico, caratteristica specifica della scienza in opposizione all’opinione. Il termine gr. ἐνάργεια («evidenza») indica chiarezza, vividezza e nella sua accezione più specificamente [...] sia tra gli stoici, l’e. si pone come criterio di verità, ma mentre nei primi – stando a quanto attestato in DiogeneLaerzio (Vite dei filosofi, X, 52) – l’e. coincide con la modificazione prodotta sugli organi di senso dal presentarsi degli oggetti ...
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atomismo
Concezione metafisica secondo la quale l’intera realtà è composta di «atomi», cioè di particelle indivisibili. Nelle teorie fisiche dell’antichità, il ricorso a una concezione corpuscolare della [...] e immoralismo) fa perdere ogni traccia di atomismo. Nel Rinascimento la riscoperta di Lucrezio e di Epicuro (tramite DiogeneLaerzio, che faceva anche conoscere l’a. democriteo) riporta l’a. in voga negli ambienti della nuova filosofia (Bruno ...
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cirenaica, scuola
Denominazione con la quale viene indicato un indirizzo filosofico greco di derivazione socratica e sofistica, i cui membri sono detti cirenaici. Tale denominazione deriva dalla patria [...] , noto per la finezza delle dottrine morali e Teodoro l’ateo, celebre nell’antichità per il suo proverbiale ateismo. DiogeneLaerzio (Vite dei filosofi, II, 85), ricorda come questi avessero dato origine a tre diversi orientamenti all’interno della ...
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eclettismo
Termine con cui si designano tanto un metodo quanto alcuni indirizzi o scuole filosofiche antiche e moderne. Come metodo, l’e. è l’atteggiamento di pensiero che dai vari sistemi filosofici [...] invece la pura giustapposizione, si ha propriamente il sincretismo). Come indirizzo o scuola filosofica, l’e., riferito da DiogeneLaerzio alla scuola fondata da Potamone di Alessandria («da poco tempo è stata introdotta anche una scuola eclettica da ...
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Melisso di Samo
Filosofo, discepolo di Parmenide e ultimo esponente della scuola eleatica. Apollodoro pone la sua ἀκμή nella 84a Olimpiade (444-41 a.C.); nel 441-40 M. comandò la flotta della sua città [...] natale, Samo, nella vittoriosa battaglia contro gli Ateniesi. Secondo DiogeneLaerzio (Vita dei filosofi, IX, 24) frequentò Eraclito e anche se la cronologia non esclude del tutto questa possibilità, essa non è confermata da sicure evidenze. Scrisse ...
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edonismo
Dal gr. ἡδονή «piacere». Dottrina morale che pone come fine dell’azione umana il pia- cere. Nella storia della filosofia è rappresentata soprattutto dalle dottrine di Aristippo di Cirene e di [...] motu) che si generava momento per momento. Anche per Epicuro «il piacere è il principio e il fine della vita beata» (DiogeneLaerzio, X, 128), ma divergente è la sua determinazione del concetto di piacere, che non consiste, come per Aristippo, in una ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma...