RACINE, Jean
Ferdinando Neri
Nato a La Ferté-Milon nel 1639 (l'atto di battesimo porta la data del 22 dicembre), morì a Parigi il 21 aprile 1699. Orfano di madre nel 1641, del padre nel 1643, fu allevato [...] per lei un male dell'anima ciò che per la Fedra antica era il destino. La Fedra di R. finisce per considerare sé stessa, contaminata e ecclesiastica di Eusebio, oltre alla vita di DiogeneCinico scritta da Diogene Laerzio). L'epistolario del R., nei ...
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SOTADE di Maronea o di Creta
Augusto Rostagni
Poeta satirico, vissuto fra la fine del sec. IV e i primi decennî del III a. C., nell'ambiente alessandrino. Probabilmente egli è da identificare con un [...] aneddoto simile a quelli che riguardano Diogene di Sinope. Certo la cultura cinica ci spiega come si mescolino uso comune. Qualcosa di simile era anche, secondo ogni verosimiglianza, il Sota (abbreviazione di Sotades) composto da Ennio, che sta a ...
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METROCLE (Μητροκλῆς) di Maronea
Guido Calogero
Filosofo dell'antica scuola cinica, vissuto fra la seconda metà del sec. IV e la prima del III a. C. Inizialmente scolaro di Teofrasto, sembra non si trovasse [...] dei peripatetici, e fu attratto al cinismo dallo scolaro di Diogene, Cratete. M. era, del resto, fratello di Ipparchia, dovevano servire al cinico per difendere, in ogni occasione e controversia, le proprie idee. Il genere letterario-filosofico ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] Alessandria. L'autore di questa lettera non è un cinico ambizioso, come altrove lo dipinge Liberato, ma un il restauro e la decorazione della tomba del martire Diogene collocata dagli itinerari altomedievali nella chiesa di S. Giovanni presso il ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] , stoici ed epicurei articolarono variamente il problema del nesso tra leggi di natura e convenzioni umane, vita conforme a natura e artificio. Negatore della conoscenza razionale e dei miti religiosi, Diogenecinico, attivo nella seconda metà del ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] La commedia e il mimo irrompono così nei recinti dell'erudizione per mettere in crisi, con il gusto un po' cinico della parodia, l satira è anche l'ambizione dell'autore del Cane di Diogene. Dopo essersi cimentato nei generi più diversi, dal romanzo ...
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GRIFFOLINI, Francesco
Stefano Benedetti
LINI Nacque nel 1420 ad Arezzo da Mariotto, mercante in Ungheria, e dalla sua seconda moglie Bartolomea, figlia di Giovanni detto il Piccino. Alla tragica perdita [...] Niccolò V; ma con sicurezza alla fine del 1448, quando il G. è indicato tra i primi allievi delle lezioni di retorica papa Pio II il G. donò, con duplice dedica in versi elegiaci e in prosa, la traduzione delle epistole di DiogeneCinico, che riscosse ...
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MARTINI, Tommaso
Francesca Mangiola
MARTINI, Tommaso. – Figlio di Bruno, nacque nel 1688 a Bivongi, in Calabria. Scarse le notizie relative alla sua vita e alle sue opere: la prima e unica fonte storiografica [...] ’Immacolata Concezione di F. Solimena, anch’essa databile tra il 1715 e il 1718 e ciò confermerebbe come i primi anni di attività del quadretti rappresentanti rispettivamente Alessandro Magno con DiogeneCinico, La morte di Celano filosofo, Antioco ...
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MAZZOLA, Vincenzo
Flavia Luise
– Nacque a Napoli il 14 febbr. 1735 da Matteo, libraio, e da Anna Chiara Cortisano, figlia di Antonio e di Anna Palomba.
Raggiunta la maggiore età, cominciò a lavorare [...] ricevette il permesso di stampa, in particolare l’opera di D. Tata, Descrizione del grande incendio del Vesuvio (1779), quella di F. Galiani, Del dialetto napoletano (1779), quelle di F. Grimaldi, La vita di Diogenecinico (1777) e Riflessioni sopra ...
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KEBES, Pinax di (Κέβητος Θηβίου πίναξ; Cebetis Tabula)
Red.
Dialogo filosofico nel quale è descritto un quadro allegorico il cui tipo iconografico trova riscontri in opere d'arte pervenuteci. Il dialogo [...] e d'intenzione neopitagoreizzante; Diogene Laerzio (iii, 125) platonici (Phaidon e Kriton). Il dialogo, per il suo contenuto socratico-cinicostoico, l'ideale costruzione è dominata dal concetto, rigorosamente cinico-stoico, che l'unica vera "cultura" ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...