Patriota ed erudito (Brescia 1786 - ivi 1867), fratello di Giuseppe, di Teodoro e di Angelo, studiò medicina ma preferì dedicarsi alla storia. Pubblicò la traduzione della storia della filosofia greca [...] di DiogeneLaerzio (1845) e un saggio sulla melometria nei canti biblici (1847). Di convinzioni liberali, arrestato nel 1821, nel 1848 fu capo del governo provvisorio di Brescia. Esule in Piemonte al ritorno degli Austriaci, gli fu concesso di ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] ermetici e Psello (il tutto grazie, anche se non solo, alla ponderosa traduzione ficiniana), ma anche DiogeneLaerzio, Epicuro, Lucrezio e un Aristotele ‘nuovo’, quello medievale e quello recuperato dagli umanisti, consegnato al Cinquecento maturo ...
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Filosofo e uomo politico di Eretria, morto a 74 anni qualche tempo dopo la vittoria di Antigono Gonata a Lisimachia, forse verso il 265 a. C. Dapprima scolaro di Stilpone di Megara, studiò e quindi insegnò [...] secondo la tradizione, il fallimento lo indusse al suicidio. Le scarse notizie che ci restano sul suo pensiero (DiogeneLaerzio, Cicerone, Plutarco, Simplicio) fanno ritenere il suo orientamento filosofico una forma di cinismo, mentre in campo etico ...
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Moglie di Socrate, divenuta proverbiale come tipo della moglie insopportabile. Contro tale tradizione, che risale alle testimonianze di Senofonte e soprattutto di DiogeneLaerzio, sta la rappresentazione [...] benevola che di lei dà Platone nel Fedone. S. dovette diventare moglie di Socrate quando questi era già in età avanzata. È probabile che la tradizione abbia ingiustamente amplificato i tratti negativi ...
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Storico greco vissuto nel 2º sec. a. C., autore d'una storia di Rodi per noi perduta. Dev'essere identificato probabilmente con l'A. peripatetico cui fu attribuito lo pseudoaristotelico Μαγικός, e con [...] l'autore delle Φιλοσόϕων διαδοχαί, che sono citate spesso da DiogeneLaerzio. ...
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GIUSTO ('Ιοῦδτος, Justus) di Tiberiade
Arnaldo MOMIGLIANO
Storico giudaico del sec. I d. C. Figlio di Pistos, uno dei maggiorenti del partito moderato in Tiberiade nel periodo della ribellione giudaica [...] la vide, tenderebbe a darci l'idea che si occupasse solo degli Ebrei, andando da Mosè alla morte di Agrippa II; ma DiogeneLaerzio (II, 5,41) la cita per un aneddoto su Socrate e quindi è verosimile che in qualche modo fosse universale. Il titolo ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] Siena.
Al ritorno da questo viaggio Antonio di Massa avrebbe portato un codice greco con le Vitae philosophorum di DiogeneLaerzio e un altro con l'Adversus Graecorum errores de processione Spiritus Sancti di Manuele Caleca, testi che sarebbero stati ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] di retorica, le Etiopiche di Eliodoro, le opere antologiche e dossografiche di Apollodoro di Atene, Claudio Eliano e DiogeneLaerzio, già al loro tempo concepite per rendere fruibili materiali altrimenti rari, e ancora due grandi classici come l ...
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MAIONE da Bari
Berardo Pio
Figlio di Leone de Rayza e di Kuraza, nacque nei primi decenni del XII secolo da una famiglia dell'élite urbana di Bari.
Il padre, che compare nella documentazione come giudice [...] ; inoltre, insieme con l'arcivescovo Ugo, chiese a Enrico Aristippo di tradurre dal greco le Vite dei filosofi di DiogeneLaerzio. A M. fu dedicato il trattato De iustitia et iusto, composto dal canonico capuano Laborante, ecclesiastico di origine ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] sua volta, non accolse l'invito di Tolomeo II a recarsi ad Alessandria e analogo diniego fu espresso dagli stoici Cleante e Crisippo (DiogeneLaerzio, V, 37, VII, 185). Il primo inviò in sua vece Sfero, che nel 222 a.C. si recò con il re Cleomene di ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma...