Nella mitologia antica è il dio benefico, originario della Tessaglia, che vigila sulle greggi e sui prodotti della terra, la quale, nella primitiva concezione greca, gli è madre. Presiede alla coltura [...] . Rhod., IV, 540,983), legata anch'essa al culto del dio (Malten, p. 78). Da Corcira il dio passò in Sicilia (Timeo presso Diod., IV, 82) e a Siracusa ebbe una statua nel tempio di Dioniso. In seguito agli scambî ceoeuboici giunse in Italia: a Napoli ...
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PONZA (Πόντια, Pontia)
L. Guerrini
La maggiore delle Isole Pontine nel Mar Tirreno, a 6o km circa a S-O di Gaeta, abitata già nel periodo neolitico, come testimoniano alcuni trovamenti ceramici, e certo [...] , art. cit. in bibl., p. 167 s.). Nel 313 a. C. l'isola, che pare fosse allora occupata dai Volsci, divenne colonia latina (Diod., xix, 101, 3; Liv., ix, 28, 7) e pochi anni dopo, nel 209, in occasione delle minacce sempre più gravi da parte di ...
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Generale macedone, poi re di Macedonia. Figlio primogenito di Antipatro (v.), era nato verso l'anno 350 a. C., o poco prima del 355. Durante la spedizione di Alessandro rimase in Macedonia, presso il padre; [...] Atene, cacciandone Demetrio di Falero. Nell'anno 306, C. e gli altri diadochi, sull'esempio di Antigono, assunsero il titolo di re (Diod., XX, 53, 4; Plut., Demetr., 18). Fu ventura per C. che Demetrio, richiamato in Asia dal padre, dovesse, nel 302 ...
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Vedi SOLUNTO dell'anno: 1966 - 1997
SOLUNTO (Σολοῦς; Solus, Solūntum)
V. Tusa
Antica città della Sicilia che sorgeva sull'altopiano formato da, una propaggine del Monte Catalfano prospiciente il mare, [...] fu fondata intorno alla metà del IV sec. a. C., dagli abitanti della S. più antica distrutta da Dionisio alcuni anni prima (Diod., xiv, 48, 5; 78, 7): si è creduto anche d'identificare la S. antica nella vicina località "Cannita", sia pure in forma ...
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Sino al 1860 S. Filippo Argirò, città della Sicilia centrale (Enna), posta su di un'altura che chiude a S. la valle del Salso (Simeto), dominata da un castello svevo con tre torri, a 670 m. d'altezza, [...] guerre contro i Cartaginesi, nel 397 e nel 392. Dopo Agiride, all'epoca di Dionisio II, fu signore della città Apolloniade (Diod., XVI, 82, 4), che venne poi cacciato da Timoleonte nel 339. L'epoca di Timoleonte è per Agirio quella del suo massimo ...
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Vedi ACRE dell'anno: 1958 - 1994
ACRE (῎Ακραι, Acrae)
V. Tusa
Città della Sicilia corrispondente ad una località vicina all'odierna Palazzolo Acreide nel luogo denominato "Serra Palazzi".
Fu fondata [...] , 59, n. 5). Agli inizî della prima guerra punica fu lasciata dai Romani a Gerone II, che aveva loro chiesto la pace (Diod., xxiii, 4; I. G. I., n. 215). Con Gerone II cominciò il periodo più florido della città. Fiorirono varî culti: sappiamo di ...
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. La decarchia (gr. δεκαρχία; lat. decemviralis potestas [Corn. Nep., Lysand., II, 1]), forma straordinaria di governo che affidava il potere assoluto a dieci uomini, fu, insieme con l'istituzione dell'harmostes [...] regime democratico, affidò il potere a dieci fra i suoi amici dei locali circoli oligarchici (ἑταιρίαι; cfr. Plut., Lysand., 13; Diod. Sic., XIII, 70) ai quali era legato da antichi rapporti personali e da identità di vedute politiche. Tali decarchie ...
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Vedi GYTHEION dell'anno: 1960 - 1973
GYTHEION (Γύϑειον, Γύϑιον; Gytheum e Gythium)
Red.
Principale porto della Laconia, citato da numerose fonti (in special modo Liv., xxxiv, 29, 2 e Plin., Nat. hist., [...] e il porto di Sparta, distrutto nel 455 dall'ammiraglio ateniese Tolmides (Tucid., i, 108, 5; Paus., i, 27, 5; Diod., xii, 84, 6).
Dell'antica G. rimangono pochi resti, per lo più, se si eccettuano sporadici rinvenimenti di ceramica (tipo Tardo ...
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Secondo il valore etimologico della parola greca, è propriamente il canto del κῶμος, cioè della festa e del banchetto. Nel periodo della lirica dorica greca, e più precisamente di Pindaro, troviamo usata [...] i frammenti di Pindaro, l'encomio di Gerone e quelli di Aminta. Anche l'elogio di morti prese il nome di encomio (v. Diod., I, 72, 2; 92, 5): la differenza posta da Ammonio (De diff., p. 139) fra inno, dedicato alla celebrazione degli dei, e encomio ...
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LABIRINTO
P. E. Pecorella
L'origine del nome (gr. λαβύρινϑος, lat. labyrinthus) rimane tuttora non chiara. Il suffisso -ινθος, proprio dei nomi preellenici e di ambiente mediterraneo, lo denuncia come [...] , 34; Plin., Nat. hist., xxxvi, 13, 84 ss.; Apoll., iii, 1, 4, 4; 15, 8, 9; Hyg., Fab., 40), su modello di quello egiziano (Diod., i, 61; Plin., Nat. hist., xxxvi, 13, 85; Hecat., in Schwartz, in Rhein. Mus., xl, 1885, 227). Con il L. è collegato il ...
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diodo
dìodo s. m. [comp. di di-2 e -odo1]. – Dispositivo elettronico a due terminali, caratterizzato da una conducibilità marcatamente unidirezionale, che può essere usato come raddrizzatore, nei circuiti rivelatori e in varî altri circuiti;...
raddrizzatore
raddrizzatóre (raro raddirizzatóre) s. m. [der. di raddrizzare]. – 1. Con sign. e uso generico, non com., chi raddrizza, per lo più in senso fig.: s’è messo in testa di fare il r. degli affari sbagliati (in questo sign. può esistere...