SISTO V, papa
Silvano Giordano
SISTO V, papa. – Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto [...] dell’Impero rimase al margine dei suoi interessi. Sisto V sostenne l’elettore Ernesto di Baviera, da poco tempo entrato in possesso della diocesidiColonia, intervenendo in suo favore presso Filippo II e Alessandro Farnese quando i sostenitori del ...
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CAETANI, Antonio
Dieter Girgensohn
Appartenente ad una delle maggiori famiglie romane, figlio terzogenito di Giacomo (II) e di Sveva di Sanseverino, nacque forse nel settimo decennio del sec. XIV. Poiché [...] . Giacomo sopr'Arno a Firenze. Nel 1394 ottenne un arcidiaconato nella cattedrale di Múnster, e inoltre una prepositura e vari canonicati nella città e nella diocesidiColonia, ove ricevette persino una chiesa parrocchiale.
Intorno al 1394 - come si ...
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GARZADORI (Garzadoro), Coriolano
Stefano Tabacchi
Nacque a Vicenza nel 1543, quarto dei cinque figli di Ottaviano e di Maddalena Scrofa. Apparteneva a un'antica famiglia del patriziato vicentino (insignita [...] .
In virtù dell'accordo Ferdinando poteva assumere il potere spirituale e temporale all'interno della diocesidiColonia, ma non la dignità di principe-elettore, che sarebbe rimasta a Ernesto. La nomina del coadiutore rappresentò un grosso successo ...
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VAGNUCCI, Iacopo
Raffaele Caracciolo
VAGNUCCI (Vannucci), Iacopo (Giacomo). – Secondogenito di Francesco, facoltoso mercante di lana che operava in società con il fratello Angelo, nacque a Cortona nel [...] immigrati dalla Germania (Picciau, 2001), circostanza capace di spiegare, oltre a certi tratti stilistici transalpini, la scelta di affidare a un chierico-notaio della diocesidiColonia la stipula dell’atto di procura che precedette la donazione del ...
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ALBERGATI, Antonio
Mario Rosa
Nacque a Bologna il 16 sett. 1566 da Fabio e da Flaminia Bentivoglio. Addottoratosi in utroque iure nel 1586 e datosi alla carriera ecclesiastica, fu chiamato a Milano [...] reazioni e le difficoltà interposte alle sue disposizioni da parte della Congregazione benedettina di Bursfeld, verso il 1616, e, verso il 1619, da parte dei carmelitani della diocesidiColonia, per la cui riforma l'A. aveva ottenuto l'appoggio dell ...
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COLONIA
A. Tomei
(lat. Colonia Ara Claudia Agrippinensium; ted. Köln)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), situata sul Reno.
Archeologia e Architettura
L'oppidum romano, fondato all'epoca dell'imperatore [...] facciata dell'edificio diColonia. Per lo straordinario di una scuola di miniatura - e quindi di centri di produzione del libro manoscritto - sono legati all'erezione della città a sede arcivescovile in età carolingia e, successivamente, a diocesi ...
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Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] dopo la successione (196 a.C.) dei Galli Insubri e Boi. Fu colonia (89 a.C.) e municipio (49 a.C.). Nel 288-89 si rendendo suffraganea al metropolita della città la diocesidi Coira, che divenne tramite di attivi scambi economici e culturali fra M ...
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Comune del Piemonte (130,01 km2 con 869.312 ab. al censimento del 2011, divenuti 857.910 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Torinesi), città metropolitana e capoluogo di regione. Sorge alla confluenza [...] quindi un vasto ducato corrispondente in gran parte alla diocesi ecclesiastica, che acquistò importanza come baluardo del regno contro sede di popolazioni celto-liguri, T. vide in età augustea la prima formazione di un impianto dicolonia destinato ...
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Arcivescovo di Amburgo e Brema (n. presso Corbie, probabilmente 801 - m. Brema 865), detto "l'Apostolo del Nord". Educato dai benedettini di Corbie, passato poi (822) alla "Nuova Corbie", o Korvey, fu, [...] canoniche e politiche furono superate mediante la ricostruzione della diocesidi Amburgo e la sua unione con Brema, e la sottrazione di questa all'arcivescovato diColonia (appartenente al dominio di Lotario I e II): soluzione accolta solo dal papa ...
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Comune della prov. di Viterbo (84 km2 con 8990 ab. nel 2008), situato su uno sprone tufaceo allungato, intagliato a N e a S da fossi profondi, con pareti quasi verticali e unito solo a O al ripiano vulcanico [...] dai Romani (383 a.C.) dopo la distruzione di Veio (396), poi ordinata a coloniadi diritto latino (383 o 373). Ebbe la sede vescovile, secondo la leggenda fin dal 1° sec. (certo dal 5°), nel 1435 fu unita a Sutri formando la diocesidi N. e Sutri. ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
territorio
territòrio s. m. [dal lat. territorium, der. di terra]. – 1. a. Regione o zona geografica, porzione di terra o di terreno d’una certa estensione: un grande t.; una striscia di t.; i t. montani, costieri. In partic., estensione di...