Nome attribuito a correnti di pensiero teologico antico assai diverse fra loro, il cui elemento comune poteva ritrovarsi nell’intento di salvaguardare l’unità di Dio, a scapito della distinzione delle [...] a Smirne tra il 180 e il 200, affermando, contro la dottrina del logos degli apologisti greci, l’unità di Dio; quindi, argomentava, se Cristo è Dio, egli è uno col Padre; se ha sofferto, essendo Dio, chi ha sofferto è il Padre (patripassianismo). ...
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Thjazi Gigante della mitologia nordica, padre di Skadi, moglie di Njord, originario di Thrymheim. Trasformatosi in aquila, rapì il dio Loki, poi lo liberò in cambio della dea Idhunn. Poiché la dea possedeva [...] i pomi dell’eterna giovinezza, gli dei cominciarono a invecchiare. Allora Loki trasformò Idhunn in una noce e, mutatosi in falco, riuscì a portarla via. T., inseguendolo, arrivò fino alla dimora degli ...
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Nella teologia cattolica, il secondo fine del sacrificio, e cioè l’atto di fede con cui si riconosce che Dio è il datore di ogni bene e perciò gli si esprime la dovuta riconoscenza. Giorno del r. (Thanksgiving [...] Day) Festività nazionale degli USA, istituita dai più antichi coloni nel 1621. Si celebra annualmente, in segno di r. per il raccolto dell’anno che sta terminando, nel quarto giovedì di novembre ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] l'uso del prefisso super (traduzione del greco ὑπέρ): sicché di Dio non si dirà che è o non è, ma che è superesse l'ulteriore processione nel sensibile deriva da un atto provvidenziale di Dio che, in vista della caduta di Adamo, costituì le condizioni ...
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Per i mistici musulmani, l’insieme di formule pie, proposte dal fondatore di una data regola mistica, per riaccostarsi a Dio dopo averlo dimenticato. ...
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(ebr. ‘ebyōnīm) Corrente di giudeo-cristiani dei primi secoli («poveri»). Negavano la divinità di Gesù, che ritenevano figlio adottivo di Dio, e rigettavano gli scritti di san Paolo, considerandolo un [...] apostata ...
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Avalokiteśvara Divinità buddhista (sanscr. «il Signore che guarda in giù»), il più venerato Bodhisattva della scuola Mahāyāna. È un dio misericordioso che ha fatto il voto di non entrare nel nirvana se [...] non dopo aver salvato tutte le creature, liberandole dall’ininterrotta peregrinazione di vita in vita. In Cina e in Giappone è adorato sotto forma femminile, nel Tibet è più noto con il nome di Padmapāṇi ...
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Nome di un virtuoso re dei daitya (demoni) della mitologia indiana; per mezzo di ardue penitenze vinse e detronizzò il dio Indra, rendendosi padrone del mondo intero, ma fu umiliato da Viṣnu che gli apparve [...] in sembianze di nano e, ottenuta la promessa di tanto terreno quanto ne avesse percorso con tre passi, ingrandì a dismisura e gli tolse con due passi il cielo e la terra, lasciandogli solo la sovranità ...
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tetragramma Nome dato da Filone di Alessandria alle quattro lettere che compongono la forma scritta del termine ebraico usato per indicare il Dio d’Israele: YHWH; mancando le vocali, la pronuncia esatta [...] cancellarlo, e già in epoca veterotestamentaria era proibito pronunciarlo: solo i sacerdoti potevano farlo in determinate occasioni rituali; ciò sia per l’eccezionale sacralità attribuita al nome di Dio, sia al fine di impedirne un uso magico. ...
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VULCANALIE (Volcanalia)
Giulio GIANNELLI
Festa religiosa dell'antica Roma, che si celebrava il 23 agosto di ogni anno, in onore del dio Vulcano.
In questo giorno ricorreva anche l'anniversario della [...] fondazione dei due templi del dio, presso il Vulcanale e presso il circo Flaminio. In tale occasione, si sacrificava, oltre che a V., a Quirino, ad Ops Opifera, probabilmente anche a Giuturna e alle Ninfe: pare per stornare il pericolo degl'incendî, ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...