Nella Bibbia, primo dei patriarchi e capostipite del popolo ebreo e di quello arabo. Nel racconto biblico (Genesi 11-25) Dio strinse un patto con A. promettendogli dalla moglie Sara un figlio, Isacco, [...] immolare Isacco fu fermato da un angelo. Nella tradizione religiosa, A. è l'eroe della fede e della cieca obbedienza a Dio. La storia di A. è tema di molte opere artistiche, letterarie, teatrali e musicali. In pittura e scultura, A. è rappresentato ...
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Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione [...] incontro a sanzioni. Per il g. è fondamentale il principio di responsabilità: ognuno fa i conti con sé stesso e con Dio.
La concezione del tempo
Il tempo e la memoria sono elementi fondamentali per un popolo che ha vissuto millenni senza una terra ...
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(gr. Φορωνεύς) Mitico progenitore degli Argivi, il primo uomo della razza pelasgica, figlio del dio fluviale Inaco e della ninfa Melia; scelto come arbitro nella disputa fra Era e Posidone per il Peloponneso, [...] decise per Era, di cui avrebbe introdotto nella regione il culto.
Le leggende dell’Argolide preistorica e dell’eroe Foroneo erano celebrate dal poema epico del 7° sec. a.C. Foronide, fonte di Ellanico ...
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Forma di religione che ignorerebbe ancora gli dei personali e, a maggiore ragione, un dio unico, ma sarebbe caratterizzata dalla credenza in un gran numero di demoni dai poteri limitati a uno stretto campo [...] d’azione. Il termine (coniato sul modello di politeismo) fu introdotto negli studi dall’indirizzo evoluzionistico, quando l’originario schema elaborato da E.B. Tylor dell’evoluzione religiosa dell’umanità ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] del mondo, comprende tanto il materiale e il non-materiale, quanto il sé cosciente e la mente. Anche se la concezione di dio o di creatore non ha un ruolo rilevante in questo approccio, persiste l’idea di una forza invisibile o di un motore immobile ...
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Nome con cui sono comunemente indicati gli appartenenti all’Ordine ospedaliero di s. Giovanni di Dio, fondato come congregazione di laici da s. Giovanni di Dio (1537) per dare un aiuto nell’assistenza [...] negli ospedali; eretto in congregazione con la regola di s. Agostino nel 1571, dopo la morte del fondatore, ebbe costituzioni proprie e la facoltà di avere membri sacerdoti; oltre ai tre voti comuni, i ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] (in arabo Allah). Il suo fondatore è Maometto, che visse e predicò in Arabia nel 7° secolo, presentandosi come l'ultimo profeta del Dio che si era rivelato ad Abramo, a Mosè e a Gesù, il quale, per i musulmani, è soltanto un profeta. Il libro sacro ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] ; Gv. 3, 14; 12, 23; 12, 34; Ap. 1, 12-16); Servitore sofferente di Jahvè (Mt. 12, 17-21; At. 3, 13; 4, 27); Agnello offerto in sacrificio a Dio (Gv. 1, 29; At. 8, 31-35; 1 Pt. 1, 19; Ap. 5, 6-14; 7, 9-14; 22, 1); Nuovo Adamo (Rm. 5, 12-21; 1 Cor. 15 ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] è «un luminoso esempio di vita religiosa e pia»133; è «maestro esemplare di pietà religiosa»134; ha annientato i tiranni:
Perché Dio, che è uno e solo, munì di armi divine il suo servo, unico contro molti, liberò per mezzo suo la vita umana e ...
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In generale, le varie dottrine teologiche che negano la duplice natura, divina e umana, del Cristo. Si ebbero numerose varietà di m., che si distinguevano essenzialmente in base al significato teologico [...] la natura del Cristo come risultante dall’unione di umanità e divinità, un composto teandrico, non più uomo e non più Dio, ma una natura sola, unica nella sua realtà e nelle sue proprietà. Profondamente differenti dai seguaci di Eutiche erano quei ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...