Dottore della Chiesa (Bagnoregio 1217 circa - Lione 1274). Entrò nell'ordine francescano nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi; seguirono gli studî teologici, dapprima sotto Alessandro [...] dottrina della luce quale prima forma della corporeità, la dottrina della composizione ilemorfica di tutti gli esseri, anche spirituali (solo Dio ne è escluso), la pluralità delle forme. Anche nell'uomo, l'anima ha una sua autonomia per la sua stessa ...
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Śakti Nella mitologia dell’induismo, l’energia o forza attiva di un dio, personificata nella sua consorte ed elevata essa stessa al grado di divinità. In Occidente la corrente spirituale dei śakta, che [...] di esso, genera e mantiene la natura materiale della realtà (prākṛti). Questa concezione è rappresentata simbolicamente dall’unione tra il dio Śiva e la sua consorte, identificata di volta in volta con Umā, Pārvatī, Durgā, Kālī ecc. Il śaktismo è ...
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Complesso delle dottrine teologiche formulate da G. Calvino. Con il nome di c. si indicano anche il genere di organizzazione ecclesiastica a esse conforme (presbiterianesimo) e l'insieme delle confessioni [...] , ma ciò non toglie valore all'organizzazione delle singole Chiese locali. Le istituzioni civili - necessarie e volute da Dio anche quando si manifestano in forme tiranniche - si fondano sul rispetto dell'autorità (che non contrasta con l'interiore ...
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Religione
Nel linguaggio religioso, la grazia in genere, come dono elargito da Dio; nel linguaggio teologico cristiano, la semplice grazia santificante, infusa a tutti i credenti con il battesimo, oppure [...] in ogni battezzato. Suddivisi in gruppi e comunità, i carismatici si riuniscono periodicamente nella preghiera per invocare da Dio i doni dello Spirito Santo, per l’edificazione della Chiesa; in ambito non cattolico analoghi scopi si propongono ...
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profeti
Caterina Moro
Uomini che comunicavano la parola divina
Nell’antico Israele si riteneva che i profeti fossero ispirati da Dio, il quale, per loro mezzo, faceva conoscere la propria volontà e [...] sua corte celeste (1 Re 22, 19-23), oppure – proprio come l’indovino – usa mezzi ‘meccanici’ per interpretare la volontà di Dio, per esempio l’estrazione a sorte (1 Samuele 10, 17-24). Inoltre può essere consultato in cambio di un compenso anche su ...
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Nella Bibbia, re cananeo di Salem, probabilmente Gerusalemme. Sacerdote di Ēl ῾elyōn («dio altissimo»), offrì pane e vino ad Abramo e lo benedisse. ...
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Nell’uso comune cristiano, uno dei tre regni dell’oltretomba, insieme all’inferno e al paradiso; nella teologia cattolica, la condizione di coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio, non sono [...] ancora perfettamente purificati e devono quindi purificarsi al fine di ottenere la santità necessaria per essere ammessi alla visione di Dio. L’esistenza del p. è, per il cattolico, una verità di fede, definita dai concili di Firenze e di Trento.
Lo ...
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Tishtriya Divinità della teologia mazdaica, appartenente al gruppo delle yazata, subordinata al dio supremo (Ahura Mazdā) e agli Amesha Spenta; è, propriamente, il nome della stella Sirio. ...
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Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio. In particolare sono così chiamate le parti liriche della Bibbia (➔ Cantico dei cantici). ...
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(gr. Σαγγάριος) Antico nome del fiume Sakarya nell’Asia Minore (Turchia settentrionale).
Dio del fiume omonimo; figlio di Oceano e di Teti, padre di Nana, collegato con la leggenda di Attis. ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...