La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] trascorse occasioni e che con fatalistica pazienza ci si attendeva anche dopo il 1870, o per mano diretta di Dio o per opera di Dio attraverso l’intervento di qualche potenza estera7. Una speranza che, seppur nella forma dell’attesa non di un evento ...
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ASTOLFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Figlio del duca del Friuli Pemmone, fin da giovinetto dimostrò l'impetuosità della sua indole, che lo faceva così diverso dal fratello Rachi. Intorno al [...] di re che "arse di tanta nequizia quanta mai si era riscontrata nei suoi predecessori", e dal cuore che "si esaltò non in Dio, non nell'onore delle chiese, ma nelle guerre, nella rapina, nel fuoco, nella spada".
Ma lo storico non può circoscrivere la ...
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politica
Il termine p. deriva dall’aggettivo greco politikòs, a sua volta derivato da polis, città. Nel pensiero greco la riflessione politica incomincia come riflessione sulla giustizia, di origine [...] -imperiale è chiarissimo in Agostino, che teorizza la divisione delle due città, la celeste e la terrena: la prima è di Dio, è immortale, è della Verità, mentre l’altra è del diavolo, è mortale, è della vanità. Comunque, Agostino ammette l’autonomia ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] gnoseologico del rapporto fra l'universale e l'individuale, fra Dio e l'uomo, fra lo spirito e la realtà.
'idea. In tale concezione dialettica del rapporto tra l'essere, proprio di Dio, e l'esistere, proprio dell'uomo, fra il razionale e il reale ...
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Erudito italiano (Torino 1858 - ivi 1919). Lasciò l'ingegneria, professata con successo specialmente nel campo delle costruzioni ferroviarie, per dedicarsi alle ricerche storiche sull'esempio dello zio [...] per lo più nel Bollettino stor. subalpino (Oddone II conte di Maurienne, 1903; Sulle origini della Casa di Savoia. La pace di Dio nel Viennese ed i conti di Vienne, 1913-14; Dai Supponidi agli Obertenghi ecc., post., 1920). Tra gli altri suoi studî ...
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Uomo di stato giapponese (n. 845 - m. 903). Raggiunse ben presto, grazie al suo talento e alla sua cultura, un alto grado nell'amministrazione statale, ottenendo la fiducia dell'imperatore Uda. Quando [...] imperatore ad allontanarlo, facendolo nominare viceré della remota provincia di Kyushu, ove S. morì pochi anni dopo. Divinizzato come Tenjin Sama, dio della calligrafia, i templi a lui dedicati si trovano nella maggior parte delle città giapponesi. ...
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GARZILLI, Niccolò
Maria Michela Marzano Parisoli
Nacque a Napoli il 4 nov. 1830 da Giuseppe, ufficiale di intendenza militare, e da Giulia Belsito, palermitana. A quattro anni si trasferì con la famiglia [...] giobertismo e autore di un'opera su La scienza dell'uomo interiore e delle sue relazioni con la natura e con Dio (Napoli 1845-49). Entrato quindicenne all'università, studiò filosofia e fu da B. D'Acquisto introdotto alla scienza del diritto naturale ...
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Horemheb
Ultimo faraone della XVIII dinastia (1323-1295 a.C.). Pose fine a un periodo travagliato della storia egiziana (eresia amarniana), segnando l’ascesa dei militari al potere (età ramesside). Era [...] Palestina. Non aveva sangue reale e, dunque, nessuna aspettativa di salire al trono. Per questo attribuì a un oracolo del dio Ammone la sua scelta come sovrano. Divenuto faraone, ristabilì nel Paese l’ordine e la legalità che nel periodo amarniano si ...
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Ultimo re dell'impero neobabilonese (555-538 a. C.). Salito al trono a seguito di una rivoluzione, condusse una spedizione militare in Palestina per rafforzare i confini dell'impero e organizzò un'alleanza [...] come elemento di coesione e fattore di potenza politica, la più antica religione mesopotamica, e in particolare il culto del dio lunare Sin. Ciò gli alienò le simpatie del sacerdozio di Marduk, particolarmente potente in Babilonia. Quando (539) il re ...
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Capitano di ventura (n. Irslingen o Verslingen - m. 1354); costituì (1340 circa) in Italia una delle prime compagnie mercenarie. Fu al servizio di Pisa contro Firenze (1342-43), guerreggiò nelle Romagne [...] una compagnia di 500 cavalieri, si pose al servizio dei Manfredi di Faenza e degli Ordelaffi di Forlì; l'anno dopo, passò al soldo di Mastino della Scala. Feroce e spietato, portava scritto sulla corazza "nemico di Dio, di pietà e di misericordia". ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...