LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] cui la divinità è concepita come pensiero di pensiero e, così, come ΝοῦϚ. Successivamente con Plotino (sec. 3°) e la sua filosofia della l. Dio viene posto al di sopra di ogni intelletto e di ogni essenza e, quindi, una tale l. è posta al di sopra di ...
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(lat. Mars)
Religione
Antica divinità italica, corrispondente al dio greco Ares e venerata soprattutto come dio della guerra; fu assai più venerata e popolare tra gli Italici che non Ares tra i Greci. [...] di M. con l’inizio della primavera si spiega sia per le sue relazioni con il mondo contadino, sia perché M. è dio della guerra e a primavera si allestivano le spedizioni militari e quelle migrazioni di intere classi di giovani, cui si dava il nome ...
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Divinità maschile dell’antica religione vedica dell’India. Dio delle tempeste, ha molta affinità con Indra, dio preminente dell’atmosfera, con Agni, dio del fuoco che crepitando distrugge al pari dell’uragano, [...] e con Kāla, il tempo che logora ogni cosa. Alla sua potenza distruttiva si accompagnano però capacità e influenze benefiche: un complesso di elementi che trasformeranno la figura di R. in quella di Śiva ...
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Trinità Nella teologia cattolica, mistero riguardante l’intima costituzione di Dio; enunciato con la frase «un Dio unico in tre persone»: afferma un’unica natura o essenza della divinità, la quale sussiste [...] Spirito Santo vi pose quali vescovi per reggere la Chiesa di Dio, che si è acquistata con il suo sangue». Fra gli innumerevoli i fedeli: «La grazia del Signore Gesù Cristo e la carità di Dio e la comunione del Santo Spirito sia con tutti voi» (II Cor ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo" (Ebr. 1,1-2). E ancora: "Dio nessuno l'ha mai visto; proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato" (Gv. 1,18). Dice Pietro a ...
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īśvara Nell’induismo, uno dei sinonimi di «signore, dio», adoperati dagli adoratori di Śiva per indicare l’Essere supremo, considerato come creatore, distruttore e rigeneratore dell’universo. ...
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(lat. Liberalia) Feste romane antiche in onore del dio Libero (Bacco). Si celebravano ogni anno, il 17 marzo. In quel giorno i giovani assumevano la toga virile. ...
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walī Nel linguaggio religioso arabo, gli «amici (di Dio)», cioè gli asceti e i mistici, che si possono considerare quasi analoghi ai santi del cristianesimo.
In diritto, il curatore matrimoniale della [...] donna, che la rappresenta alla stipulazione del contratto nuziale ...
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(o Sebek; gr. Σοῦχος) Divinità dell’antico Egitto, dio locale del Fayyum e di Kom Ombo; era raffigurato in forma di coccodrillo, o di uomo con testa di coccodrillo, e considerato marito di Hathor o di [...] Neit ...
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Nome (forse dall’ebr. bēt’ēl «casa del dio») dato ad alcune pietre sacre per i Semiti, situate presso un bosco o una fonte (nelle quali si credeva abitasse la divinità). Altre erano credute cadute dal [...] cielo, considerate «viventi» e dotate di potere sacro-magico ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...