teosofia In origine, saggezza o scienza concernente Dio o le cose divine; con questo significato il termine appartiene alla tradizione neoplatonica e allo Pseudo-Dionigi. Ripreso da questa tradizione, [...] età moderna, per indicare dottrine filosofico-religiose che si richiamano a un tipo superiore di saggezza o gnosi proveniente da Dio. La t. così intesa ha avuto particolare fortuna, nella cultura europea fra Cinquecento e Settecento: da Paracelso e ...
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Millenarismo
Raffaele Savigni
Attesa del Regno di Dio su questa Terra
In diversi momenti della storia alcuni gruppi cristiani hanno ritenuto che dopo la seconda venuta di Cristo e prima della fine del [...] forze dell’ordine.
Questo ideale caratterizza oggi, in forme non violente, soprattutto i testimoni di Geova, secondo i quali Dio stesso interverrà presto per stabilire la pace, la giustizia e la prosperità sulla Terra, garantendo ai loro seguaci una ...
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Teologia che attribuisce in sommo grado a Dio, come causa prima di tutto il creato, le qualità positive che connotano le creature. Si contrappone (ma storicamente a volte si integra) alla teologia apofatica [...] o negativa ...
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Vergine (m. metà sec. 6º) consacratasi a Dio con le sorelle Tarsilla e Gorgonia o Gordiana (quest'ultima poi si sposò), zia del papa Gregorio Magno, che ne narra la vita (38a omelia sui Vangeli). Festa, [...] 5 gennaio ...
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Nel linguaggio teologico musulmano, il decreto di Dio ab aeterno circa gli avvenimenti del mondo, e quindi la predeterminazione divina degli atti umani. Qadariti furono detti i seguaci della scuola teologica [...] musulmana (Qadariyya) che pose al centro della sua speculazione il problema del q., negando il determinismo e affermando il principio del libero arbitrio dell’uomo ...
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Zcerneboch Nome (trascrizione di un paleoslavo cernu bogu «dio nero») che le fonti medievali presentano come ‘dio malvagio’ opposto a un ‘dio buono’ tra le popolazioni slave del Holstein. Sarebbe lo sviluppo [...] della figura del diavolo cristiano come antagonista di Dio, probabilmente a partire da un’originaria divinità slava. ...
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Colui che nel Medioevo era consacrato a Dio fin dall’infanzia, per offerta dei genitori a un monastero o a un convento. Erano detti oblati (o commissi, conversi, renduti) anche quei liberi che, spinti [...] dal sentimento religioso o costretti dal bisogno di protezione e di sostentamento, entravano a far parte di monasteri o chiese, assoggettandovisi con riti che richiamavano quelli della dedizione in servitù. ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] non voler rinunciare a diffondere il loro messaggio perché nella loro predicazione non c’era nulla che andasse contro la parola di Dio.
Lutero aveva espresso, nel 1517, le sue posizioni nelle famose 95 tesi e aveva dichiarato di non essere disposto a ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...