Il cui unico Figlio mostra un’elegante giacitura morfosintattica del pronome relativo. L’unico figlio del quale (del quale è sempre riferito a Dio, come il cui) sarebbe la macchinosa alternativa: meglio [...] evitarla. ...
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*Credo Dio non è certo grammaticale: ma credo Dio onnisciente o credo Dio infallibile, ecc., sì. Credo la vita eterna appartiene alla stessa specie sintattica: verbo (credo nel senso di 'ritengo, reputo') [...] + complemento oggetto (la vita) + eterna (co ...
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La domanda non è elementare: non molti italiani madrelingua saprebbero spiegare non soltanto la stranezza del comportamento dell'articolo determinativo, in questo caso, ma nemmeno perché il plurale di [...] dio (o Dio, per chi si riferisce alla divinità mo ...
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La pronuncia fiorentina con la e aperta (spènto) convive con la pronuncia con la e chiusa (spénto), prevalente nel resto d'Italia. A chi si rivolge a un uditorio panitaliano, e non esclusivamente fiorentino o fiorentinista, forse è consigliabile di ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.