Giureconsulto canonista portoghese (sec. 13º), nato a Silva nell'Algarve. Studiò a Bologna, ove poi insegnò diritto canonico. La sua vasta opera, che comprende tra l'altro un Breviarium decretorum, un Liber poenitentiarius, un Liber distinctionum, un Liber dispensationum, un Liber pastoralis, oltre a casi, somme, letture, commenti e, nel campo processuale, un Liber iudicum, un Liber de cavillationibus ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] . Così fa la dea: essa crea nel suo cuore un'imagine del dio Anum e con l'argilla forma Enkidu. Questi è una specie di satiro vita in due vasi, che versano sulla palma in un vaso tra il dio Nannar (Sin) in trono e il re in atto di adorazione con ...
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Espressione ingiuriosa e irriverente contro Dio, i santi e le cose sacre. Sebbene si distingua la b. cordis («di pensiero»), operis (consistente, per es., in un gesto) e oris (verbale), teologicamente [...] gravità può venir meno in casi d’ignoranza o mancanza di consenso. Il semplice «parlare vanamente», ma senza ingiuria, di Dio, può esser peccato ma non è propriamente bestemmia. Il codice di diritto canonico (can. 1369) prevede l’eventualità di una ...
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Nel Medioevo europeo, il ‘giudizio di Dio’, richiesto in vertenze giuridiche che non si potevano o non si volevano regolare con mezzi umani e ufficialmente riconosciuto dalle varie legislazioni medievali: [...] consisteva in determinate prove il cui esito si concepiva come diretta manifestazione della volontà divina. La grande popolarità delle o. presso gli antichi popoli germanici, specialmente nella forma del ...
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Secondo la dottrina cattolica, la remissione innanzi a Dio della pena temporale per peccati già cancellati, per quanto riguarda la colpa, con la confessione sacramentale; il fedele debitamente disposto [...] e a determinate condizioni l’acquista per intervento della Chiesa (Cod. iur. can., can. 992). Si tratta dunque di un atto di giurisdizione della Chiesa sui fedeli viventi, per modo di assoluzione (potestà ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] e muore per la fede, di chi con l'esempio di una vera vita religiosa invita e conforta al vero culto che si deve a Dio e al distacco dalle cure e dalle cupidigie terrene che hanno traviato i pastori e dietro a loro il gregge cristiano. E qui, nella ...
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Le misure cautelari reali: «figlie di un dio minore»
Giorgio Spangher
Se lo spostamento dei poteri dalla polizia giudiziaria – sotto il vecchio codice – alla collocazione nella materia delle misure [...] , l’operazione deve ritenersi non aver centrato gli obiettivi.
La materia resta quella che si può definire “figlia di un dio minore”.
Il dato emerge con chiarezza sia in relazione ai presupposti, sia con riferimento alla fase di ablazione, sia nella ...
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TERRORISMO
Donatella della Porta
Piero Luigi Vigna
(App. IV, III, p. 627)
Del termine t. non esiste una definizione unanimemente accettata (ciò che è ''terrorismo'' per gli uni, può essere ''guerra [...] grande criminalità organizzata.
Sotto l'aspetto ideologico, anche a destra si passò dalla teorizzazione della violenza come mezzo per difendere Dio, patria e famiglia, a un'esaltazione della violenza fine a se stessa. Più ancora che a sinistra, i ...
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teocrazia
Marzia Ponso
Il governo in nome della divinità
Il termine teocrazia indica un ordinamento politico in cui il potere è esercitato in nome di Dio da coloro che si definiscono suoi rappresentanti, [...] dei faraoni (Egizi) – adorati come dei e coadiuvati dai sacerdoti nel governo –, il popolo ebraico – che riconosceva come re o Dio stesso o i suoi prescelti, quali Davide e Salomone – e, per certi aspetti, l’Impero giapponese – in cui l’imperatore ...
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autorità Fondamento di legittimità del potere in generale. Nel Digesto (533) di Giustiniano, fonte di autentica a. è solo Dio, garante della giustizia. L’elaborazione del concetto moderno e laico di a., [...] privo di implicazioni di ordine naturale o divino, si ha a partire dal 16° sec. con la nascita degli Stati nazionali. Nel Leviatano (1651), T. Hobbes concepisce l’a. come l’insieme delle prerogative sociali ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...