abbandonato agg. [part. pass. di abbandonare]. - 1. a. [di luogo lasciato senza cure, senza protezione e sim.: un caseggiato, un terreno a.] ≈ deserto, desolato, (lett.) desueto, dimenticato (da Dio), [...] in abbandono, in rovina, (lett.) negletto, [con riferimento a centri abitati o a singole unità abitative] disabitato. b. [di persona lasciata in balìa di sé stessa: l'infanzia a.] ≈ derelitto, dimenticato, ...
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abbandono /ab:an'dono/ (ant. abandono) s. m. [der. di abbandonare]. - 1. a. [l'abbandonare o l'essere abbandonato, con la prep. di: a. di una casa, della famiglia] ≈ (non com.) abbandonamento, allontanamento [...] , incuria, miseria, rovina, squallore. ↔ cura. ↑ magnificenza, splendore. ▲ Locuz. prep.: in abbandono ≈ abbandonato, desolato, dimenticato (da Dio), in rovina, [con riferimento a centri abitati o a singole unità abitative] disabitato. c. [l'atto di ...
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figlio /'fiʎo/ s. m. [lat. fĭlius] (f. -a). - 1. [chi è generato, visto rispetto ai genitori: f. adottivo, unico] ≈ (fam.) figliolo, [maschio, di famiglia nobile] rampollo. ↔ ‖ *genitore, *madre, *padre. [...] naturale) [nato da genitori non uniti in matrimonio tra loro] ≈ (spreg.) bastardo, (eufem.) frutto dell'amore; il Figlio (di Dio) ≈ Gesù (Cristo). 2. (fig.) [chi subisce le influenze dell'ambiente, delle condizioni sociali e sim.: è un f. del popolo ...
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valchiria /val'kirja/ (non com. walchiria o walkiria) s. f. [dal ted. Walküre]. - 1. (mitol.) [nell'antica mitologia germanica, figura femminile al servizio del dio Odino]. 2. (fig., scherz.) [giovane [...] donna, spec. nordica, bionda, molto alta, forte ed energica] ≈ (fam.) biondona, (fam.) cavallona, (fam.) stangona ...
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abbondare (ant. abondare) v. intr. [lat. abundare "inondare, fuoriuscire"] (io abbóndo, ecc.; aus. avere, e nel sign. 1 anche essere). - 1. [assol., essere in gran quantità o in quantità superiore al bisogno: [...] , sovrabbondare. ↔ scarseggiare. ↑ mancare. 2. [possedere in gran quantità, con le prep. di, in: a. di ogni ben di Dio; un paese che abbonda in materie prime] ≈ ↑ (non com.) ridondare, sovrabbondare. ↔ scarseggiare (di). ↑ mancare (di). 3. [usare con ...
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finire [lat. fīnīre, der. di finis "limite; cessazione"] (io finisco, tu finisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [condurre a termine: f. un lavoro, una frase] ≈ concludere, terminare, ultimare. ↔ avviare, cominciare, [...] : finire i propri giorni ≈ andare all'aldilà (o al Creatore), (lett.) defungere, morire, rendere l'anima a Dio, (spreg.) schiattare, (lett.) trapassare. 3. [pervenire a un certo risultato, come conseguenza di un comportamento spesso insistente ...
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madonna /ma'dɔn:a/ s. f. [comp. di ma, ant. riduzione di mia, e donna]. - 1. (ant., lett.) [titolo d'onore che si usava anticamente (senza art.) rivolgendosi a una donna o parlando di essa: Madonne, lo [...] .): Madonna (santa o mia) [esclam. usate per esprimere meraviglia, delusione, irritazione e, in genere, forti emozioni] ≈ Dio mio, Gesù, mamma (mia), Maria (Vergine), oh Signore; pop., tirare giù madonne ≈ bestemmiare, imprecare, sacramentare, (fam ...
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chiamata s. f. [part. pass. femm. di chiamare]. - 1. a. [accertamento delle presenze in un consesso e sim.] ≈ appello, (burocr.) chiama. b. [esortazione a venire, a presentarsi e sim.: rispondere a una [...] , licenziamento, rimozione. b. [invito ad assumere una funzione sacerdotale o altra missione: rispondere alla c. di Dio] ≈ appello. ‖ vocazione. c. (fam.) [segnale di conversazione telefonica e, anche, la conversazione stessa: ho avuto molte ...
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portento /por'tɛnto/ s. m. [dal lat. portentum, propr. "presagio, segno celeste"]. - 1. [fatto fuori dell'ordine naturale delle cose o che ha dell'eccezionale: non credere nei p. dei maghi] ≈ meraviglia, [...] miracolo, prodigio. 2. (estens.) a. [persona straordinariamente dotata: quel ragazzo è un p. in storia] ≈ (fam.) dio, (fam.) drago, fenomeno, (fam.) mostro, monstrum, perla, prodigio, talento, [spec. nello sport] asso. ↔ disastro, (fam.) frana, ...
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fiutare v. tr. [etimo incerto]. - 1. a. [aspirare aria con il naso per sentire gli odori] ≈ annusare, odorare, (fam.) sniffare. b. [aspirare con il naso tabacco, cocaina e sim.] ≈ (gerg.) sniffare. 2. [...] principalmente dai verbi annusare e odorare, il primo leggermente più fam. del secondo e spesso riferito ad animali: preghiere che nessun dio ascolta, fiori che il morto non vede e non annusa (V. Imbriani); colse un bel garofano, l’odorò a lungo ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.