Nell’Hymne à la Beauté, Charles Baudelaire s’interroga sull’origine della bellezza, scorgendo in essa una tensione altalenante tra un lato infernale e uno divino, tra uno luminoso e uno oscuro: una ambivalenza [...] della Grecia antica bello e buono trovano la loro espressione nel termine kalokagathía dove buono, agathós, si fonde con il bello, kalós. E Dio vide che la luce era bellaLa terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] semplicemente, Be’, la mia lettera di dimis- Non ho il tempo di finire la parola che il padrone esplode: SO CARTA INTESTÀ, DIO CANE!, SOA ME CARTA INTESTÀ!9, tutto ancora piú urlato e sempre battendo con violenza sul piano del tecnigrafo, che si sta ...
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Nel suo saggio Storia culturale della canzone italiana (Il Saggiatore, 2019), Jacopo Tomatis, musicologo e docente di etnomusicologia dell’Università di Torino, pone degli interrogativi alla portata di [...] mamma-ma-ma-ma-ma-maTu li vedrai ballarePuntando al cielo le lameDentro la città-tà-tà-tà-tà-tà-tà-tàDi Dio, di Dio, oh-oh Mahmood, il cantautore italiano più amato nel mondo dalle giovani generazioni (e non solo), sperimenta un fonosimbolismo che si ...
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Edmond Rostand, nell’opera teatrale Cyrano de Bergerac, alla domanda: «Ma poi che cos’è un bacio?», fa seguire la risposta: «un bacio è un apostrofo rosa tra le parole "t'amo"»: aforisma quest’ultimo che [...] universo cristiano la bocca possiede una duplice carica simbolica: Dio ha vivificato l’uomo con il suo soffio e si Valeriano nei suoi Hieroglyphica scrive che quando si brama di «godere di Dio» e congiungersi con lui, si è liberati del corpo per mezzo ...
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Il nome BeatriceLa Vita nuova si apre con il primo incontro tra Dante e Beatrice (cfr. V.n., II 1-2). Due solenni perifrasi astronomiche lo fissano nel nono anno di vita dei due personaggi: Dante sta per [...] saluto: «’l su’ dolcissimo salutare mi giunse […] le sue parole si mossero per venire a’ miei orecchi» (V.n., III 2). Come Dio fa scendere il suo amore disinteressato sull’uomo, così questo saluto discende su Dante per opera di Beatrice, la quale è ...
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Piangete, amantiNel paragrafo VIII della Vita nuova Dante parla della morte di una giovane e garbata donna fiorentina, pianta con sincera commozione da un coro femminile. Non rivela il suo nome, ma ci [...] di Cristo (Marc. 15, 34 e 37): «Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? […]. Ma Gesù, dando un forte grido, spirò». Per la sua Beatrice, quel momento supremo non è ...
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L’interesse di Camilleri per la giustizia e la legalità così come la sua sete di “verità” (si legga, tra le tante, l’intervista rilasciata a Marco Travaglio il 14 agosto 2012 per «il Fatto Quotidiano» [...] sempre dal bene nasce altro bene e che non sempre il male genera altro male. […] senza il male il bene non esisterebbe, Dio l’aveva pensato prima di tutti noi, come era logico. […] Riflettete su quanto vi ho raccontato questa sera e poi decidete da ...
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Ci sono incontri che hanno cambiato la storia della letteratura, come quelli fra Dante e Guido Cavalcanti, tra Petrarca e Boccaccio o fra T.S. Eliot ed Ezra Pound. Il romanzo La rara felicità di Andrea [...] interventista papiniano e nicciano che all’inizio non gli piace affatto, che diventa sempre più ateo non per rinnegare ma per ignorare Dio, per il quale la morte significa annullarsi e sparire, che gli scrive che l’italiano «ha bisogno di un piano di ...
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Tra i cognomi d’invenzione come suol dirsi “a tavolino”, il gruppo più consitente e significativo è certamente rappresentato dai cognomi imposti a trovatelli (e figli spuri di non accertata paternità) [...] non composto formato con due sostantivi e due preposizioni), il siciliano dell’isola Lipari Casaceli, il sardo Caddeo/Caddeu; Di Dio e Diolosà in Sicilia; Diotaiuti in Campania e Diolaiuti in Toscana (con le forme accorciate Taiuti e Taiti che sono ...
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1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] teologo e un poeta, un poeta divino che canta ispirato da Dio. Dopo la riforma tridentina, in un’epoca in cui si stampano La Commedia può essere intesa come un monumento in lode a Dio e all’uomo, alla possibilità della coincidenza tra umano e divino ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.