Ci sono incontri che hanno cambiato la storia della letteratura, come quelli fra Dante e Guido Cavalcanti, tra Petrarca e Boccaccio o fra T.S. Eliot ed Ezra Pound. Il romanzo La rara felicità di Andrea [...] interventista papiniano e nicciano che all’inizio non gli piace affatto, che diventa sempre più ateo non per rinnegare ma per ignorare Dio, per il quale la morte significa annullarsi e sparire, che gli scrive che l’italiano «ha bisogno di un piano di ...
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Tra i cognomi d’invenzione come suol dirsi “a tavolino”, il gruppo più consitente e significativo è certamente rappresentato dai cognomi imposti a trovatelli (e figli spuri di non accertata paternità) [...] non composto formato con due sostantivi e due preposizioni), il siciliano dell’isola Lipari Casaceli, il sardo Caddeo/Caddeu; Di Dio e Diolosà in Sicilia; Diotaiuti in Campania e Diolaiuti in Toscana (con le forme accorciate Taiuti e Taiti che sono ...
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1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] teologo e un poeta, un poeta divino che canta ispirato da Dio. Dopo la riforma tridentina, in un’epoca in cui si stampano La Commedia può essere intesa come un monumento in lode a Dio e all’uomo, alla possibilità della coincidenza tra umano e divino ...
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E dai Greci andammo, e vedemmo dove officiavano in onore del loro Dio, e non sapevamo se in cielo ci trovavamo oppure in terra: non v’è sulla terra uno spettacolo di tale bellezza, e non riusciamo a descriverlo, [...] lingua russa: ‘luce’ (l’oro delle icone), ‘scintilla’ (il fuoco delle candele), ‘estasi spirituale’, quindi presenza di Dio, motivazione etica prima ancora che valutazione estetica. Bellezza è luceLa bellezza, come fenomeno o manifestazione di ciò ...
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«Tengo la testa alta,attraverso il mio cuore e spero di morireamarmi è complicatotroppa paura, molti cambiamentisto bene e tu sei il mio preferitonotti buie in preghiera»Alright, Kendrick Lamar Red Bull [...] ): «Un puntino sul tuo viso/ Sul tetto c’è un mio cecchino». Utilizza una figura retorica ricercata, l’anadiplosi, sulla concezione di Dio nella società dell’antropocene e sul rapporto tra individuo e spirito – se il padre di tutte le cose è sordo, l ...
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Sfogliando la sezione Atlante del pregevole libretto di Enzo Caffarelli intitolato Parole comuni da nomi propri è possibile fare il giro del mondo attraverso 1.072 deonimici, classificati attraverso le [...] a sua volta dall’ebraico biblico gê Hinnom, nome di una valle a sud-ovest di Gerusalemme, dove veniva adorato il dio Moloch con riti sacrificali, poi adibita a discarica di rifiuti).sec. XVII: ateneo (dal lat. Ăthēnaeum, dal gr. ᾿Αϑήναιον ‘tempio di ...
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Usi, semantica e antropologia di oinopsL’uso dei termini di colore nella Grecia antica – è stato osservato (Grand-Clément 2013) – veicola a volte un’immagine non tanto visuale del mare, quanto culturale [...] testuale, essa è antica tanto quanto l’inno omerico A Dioniso, che in apertura (vv. 1-10) descrive l’epifania del dio su una spiaggia: sembiante di adolescente di primo pelo, scure le chiome, le spalle coperte da un mantello purpureo, Dioniso attira ...
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L’attesa esprime il femminile per via della maternità. Come la terra aspetta che a maggio porti frutti il suo seme nascosto, così la donna attende il lievitare del ventre e intanto il suo sorriso sembra [...] , che lo cerca senza trovarlo, che lo trova e lo perde, che lo piange e lo ritrova o spera di ritrovarlo (Generare Dio).La gestazione è tempo in cui il vuoto del grembo si contrae desiderando ché la potenza della vita venga rapita e ricondotta nella ...
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Nonostante il caldo, l’estate è la stagione in cui la prosaica punta dell’iceberg svetta di più. Quale iceberg? Quello del gossip. I settimanali cartacei che si occupano del genere (oggi tra i più venduti, [...] [...] gossib, trasformazione di god-sib. Sib significa affine, parente. Il padrino e la madrina sono god-sib cioè “parenti in Dio”. Ma, come dicevo, anche questa parola venne a significare “ciarla” e “persona ciarliera”.Poi nel 1899 su «La Civiltà ...
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Ascolto, legami e dialogoOgni membro della brigata racconta dieci novelle e ne ascolta novanta. Il primo pubblico e i primi giudici della performance narrativa sono, dunque, i compagni e le compagne che [...] per cosa che detta ci si sia, non mi pare che in atto alcuno si sia maculata, né si maculerà con l’aiuto di Dio. Appresso, chi è colui che non conosca la vostra onestà? La quale non che i ragionamenti sollazzevoli ma il terrore della morte non credo ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.