«Einstein attacks quantum theory»: così titolava il New York Times la mattina del 4 maggio 1935. Il riferimento era ad un articolo in pubblicazione in quegli stessi giorni sulla prestigiosa rivista Physical [...] per fare della buona fisica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2015G. C. Ghirardi, Un’occhiata alle carte di Dio. Gli interrogativi che la scienza moderna pone all’uomo, Il Saggiatore, Milano, 2015Una raccolta dei lavori fondamentali di ...
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Un errore “fatale” – per citare il titolo Il fascino fatale di Semele tra letteratura e musica del saggio scritto da Rosalba Dimundo – è quello commesso dalla figlia del re Cadmo, Semele, quando chiede [...] initis,da mihi te talem [...]».Con queste parole sobilla l'ignara figlia di Cadmo; lei chiede a Giove un dono senza specificare, e il dio le dice: «Scegli, non c'è niente che io ti rifiuti; e perché tu mi creda, mi sia testimone il potere dello Stige ...
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La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] ) derivava dalla concezione religiosa che il popolo ebraico avrebbe potuto ritrovare la via della Terra Promessa solo se e quando Dio avesse deciso in questo modo. Però è ovvio che la presenza di una cospicua comunità haredi in Israele dimostra come ...
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«[…] e pensando di lei mi sopragiunse un soave sonnonel quale m’apparve una maravigliosa visione […]»Dante AlighieriGli uomini antichi si sono spesso interrogati sulla natura delle visioni e dei sogni, [...] della prima visione lascia spazio, ora, a una rappresentazione limpida della morte della gentilissima. La visione non viene da Dio ma è generata dallo stato psicofisico del personaggio:E però mi giunse un sì forte smarrimento che chiusi gli occhi e ...
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“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] tutto fondato su preconcetti di matrice quasi fideistica che vedono un Dio dispensatore di beni ai giusti e di dolori a coloro che Il personaggio viene portato a mettere in discussione la volontà di Dio, il suo rapporto con esso e a prendere in mano ...
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Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore con un vivo rapporto di fede? È possibile un [...] dialogo con un Dio imperturbabile davanti alla sofferenza del frutto stesso del suo amore?
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Le parole spesso prendono vita e percorrono strade che le portano ad assumere significati assai diversi da quelli di partenza. Così accade anche per il termine utilizzato per indicare il racconto della [...] è invece propria di coloro che sono deboli e indifesi e dunque oggetto di cura e amore da parte di Dio: «Chi non accoglie il Regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso» (Marco, 10:15). Nei Vangeli apocrifi, invece, di infanzia ce n ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] patrimonio da rispettare e da custodire in quanto legge dettata da Dio. L’intensità dell’ispirazione divina che definisce la legge si divina, il testo scritto è irradiato della perfezione di Dio e, al contempo, spezzato e corrotto dal linguaggio ...
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Compagna di questa poesia è dunque Who has no found the Heaven – below –, dove, nel confronto below/above, l’io lirico costruisce una simmetria tra paradiso celeste e terrestre («Who has no found the Heaven [...] nella presenza che aleggia in I never felt at Home – Below, e che si rivela essere, nei versi finali della poesia, il Dio-«Telescope» che non perde mai di vista i suoi figli: il punto, allora, non è tanto lo spaesamento ontologico dell’io lirico ...
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La leggenda di Lilith, demone-femmina, possiede un’ampia letteratura diffusa sia in epoca antica, medievale e moderna. Questo mito affonda le sue origini nella religione mesopotamica e nei primi culti di quella ebraica che, insieme ad altri miti come ad esempio quello del diluvio universale, potrebbe averlo appreso dai babilonesi durante la prigionia degli ebrei a Babilonia. ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.