La leggenda di Lilith, demone-femmina, possiede un’ampia letteratura diffusa sia in epoca antica, medievale e moderna. Questo mito affonda le sue origini nella religione mesopotamica e nei primi culti di quella ebraica che, insieme ad altri miti come ad esempio quello del diluvio universale, potrebbe averlo appreso dai babilonesi durante la prigionia degli ebrei a Babilonia. ...
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Tra la fine del XIV secolo e il XV secolo presero avvio e si rafforzarono progressivamente, strutturandosi da un punto di vista amministrativo, una serie di grandi entità politiche sul territorio della penisola italiana: la Signoria di Milano, la Repubblica di Venezia e la Repubblica di Firenze ...
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Immaginate di avere tra le mani una trilogia di circa mille pagine: la copertina è bianca con sopra la fotografia di un palloncino fucsia ben arrotolato a riprodurre un cigno; sul cigno un riflesso: una [...] . D’altronde, la realtà è chiaramente chiamata in causa e se andate a guardare bene nelle postille, alla fine de Il dio impossibile, Walter Siti stesso si definisce «un animale realistico».
Ma cosa è cambiato? La prima cosa che salta agli occhi è ...
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Un «discorso descrittivo che pone sotto gli occhi l’oggetto con efficacia»: così, nel II d.C., il retore greco Ermogene descriveva il genere dell’ekphrasis. Un tipo di discorso tanto interpretabile come [...] dalle due, su ciascuna delle quali sono raffigurate antiche storie. Le decorazioni realizzate da Atena prendono vita sul tessuto: «il dio del mare, in piedi, nell’atto di colpire l’aspra roccia col suo lungo tridente e di far balzare fuori dalla ...
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Il legame tra parola e creazione è evidenziato in maniera esplicita sin dalle primissime battute del libro della Genesi: ogni atto di creazione che Dio compie è preceduto e causato dall’enunciazione del [...] nome di ciò che sta per essere creato. Questo duplice atto di enunciazione-apparizione non è un’esclusiva della riflessione religiosa: meccanismi simili si possono riscontrare in una serie di situazioni ...
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Capita spesso a ogni essere umano di contraddirsi, fare errori, giustificarsi, dare la colpa a qualcun altro, cercare la propria identità nelle proprie azioni, descriversi diversamente a seconda del proprio [...] portare a termine il compito avrebbe scatenato l’ira del dio e attirato ulteriori sciagure.
Il conflitto identitario, tuttavia, infine a dirsi completamente innocente, scaricando tutta la colpa sul dio, Apollo, che gli ha ordinato di uccidere (vv ...
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[leggi la prima parte]
Oltre al testo poetico in sé, cioè l’oggetto mirabile, però Patrizi si sofferma anche sull’analisi dell’effetto psicologico (inteso come reazione dell’anima) che questo produce [...] crescere da semi immateriali tutto il mondo materiale. Infine, e questo è il passo decisivo, il poeta crea anche come Dio ha creato la realtà, cioè dal nulla. Egli infatti deve attenersi a dei limiti creativi imposti dalla necessità dei fonti topici ...
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Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi [...] idee platoniche, di mondi sovrasensibili e di essenze. Pretende e crede di poter vedere gli oggetti così come potrebbe farlo un dio: dall’alto, dall’esterno, in sé. Troviamo qui l’origine del concetto di obiettività che abita ancora oggi l’Occidente ...
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Due teorie per spiegare l’esistenza umana, ai confini della fisica e della filosofia
Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, in un orizzonte culturale che abbraccia insieme la fisica e la [...] biblica di Abramo, colui che riesce a superare quella che è definita la «malattia mortale» affidandosi totalmente a Dio.
I tre stadi dell’esistenza sono tra loro indipendenti, autonomi e svincolati, secondo l’interpretazione di Gianmarco Ieluzzi ...
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Artificem gnarum […] laudent per secula gentes.
Che le genti lodino nei secoli l'abile artefice!
(Iscrizione autocelebrativa di Nicholaus, lunetta del portale maggiore della cattedrale di Ferrara, 1135 [...] è evidente: è adesso che egli comincia a divenire artista, apprezzato per la sua bravura e perché – come Dio – è creatore; apprezzato soprattutto perché materializza le aspirazioni e i bisogni della committenza. Ma questa comincia già a essere ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.