(o Theuth; gr. Θώϑ o Θεῖϑ) Dio egizio. Il centro del suo culto fu a Ermopoli, dove T. era considerato il dio supremo che aveva creato con la parola un gruppo di otto dei paredri, l’Ogdoade. È dio lunare, [...] in quella più recente è invece colui che compone la lotta. Nel mito solare funge da visir di Ra. È venerato come dio della scrittura, delle formule divine e magiche, della giustizia dell’aldilà, dove pesa le anime dei morti nel giudizio. Nel rituale ...
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(gr. ᾿Ενυάλιος) Dio greco della guerra che fa coppia con la dea Enio. Certamente non è fin dalle origini un semplice epiteto di Ares, come appare da Omero in poi, ma una divinità da esso distinta; e distinto [...] torna a essere negli scrittori più tardi, dove è figlio di Ares o di Crono. Identificato talvolta dai Romani con Quirino ...
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(lat. Summanus) Divinità romana assimilata in qualche modo a Giove come dio della folgore notturna (Giove era il dio dei fulmini diurni). Gli fu consacrato un tempio nel Circo Massimo nel 278 a.C., dopo [...] che la sua statua nel tempio di Giove sul Campidoglio era stata colpita da un fulmine ...
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Nome sumerico del dio sumero, babilonese e assiro del fuoco. Identificato con Nusku. È anche nume tutelare della metallurgia e dei fabbri: momento saliente del suo culto era la preghiera che gli rivolgevano [...] a Babele il re e il sacerdote principale, nel corso di un rito di purificazione con il fuoco, il quinto giorno delle cerimonie di capodanno ...
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Sovij Nella mitologia lituana, dio psicopompo e fondatore delle usanze pagane. È il protagonista di una discesa nell’oltretomba in compagnia di uno dei figli. In quanto personaggio mitico che crea istituzioni [...] di grande rilievo (l’uso di sacrificare a divinità e di cremare i defunti), la figura di S. è annoverabile nella categoria degli eroi culturali ...
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SETH
Giulio Farina
Dio dell'antico Egitto (eg. śêteġ; gr. Σηϑ, raro Σητ; copto ant. sêt). - In origine era l'animale okapi (cfr. egitto: Religione) e, quando lo personificarono, divenne figlio di Gêbeb [...] e di Nûte. Insieme con il dio Hôr era patrono del regno e il faraone si pensava incarnazione dei due; quindi lo si venerava con Ba‛al (più tardi con Tešub). Per altri fu il dio che causa i temporali (Tifone secondo lo dissero i Greci), i ...
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(lat. Portunus) Antichissimo dio romano che aveva un proprio flamine e una festa pubblica (Portunali) nel calendario arcaico, il 17 agosto. La coincidenza di questa data con quella scelta per la fondazione [...] di un tempio di Giano fa supporre un’affinità fra i due dei. Il tempio di P. era presso il ponte Emilio, dove era lo scalo delle merci, in accordo con il nome che suggerisce una relazione con i porti ...
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(lat. Termĭnus) Dio dell’antica religione romana, che aveva la tutela delle pietre (termini) che segnavano il confine. Il 23 febbraio, nelle feste Terminali (Terminalia), i confinanti festeggiavano i [...] termini comuni e lo Stato celebrava la ricorrenza al VI miglio della Via Laurentina. Il culto di T. fu associato a quello di Giove, detto anche Iuppiter Terminus. Un sacello di T. era nel tempio di Giove ...
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Trilogia di romanzi (Dio ti salvi, 1938; La miseria viene in barca, 1939; Mondo vecchio, sempre nuovo, 1940) dello scrittore italiano R. Bacchelli (1891-1985).
Amplissimo racconto delle vicende di una [...] famiglia emiliana di mugnai, gli Scacerni, attraverso cento anni di storia italiana tra il 1812 e il 1918, dalla spedizione napoleonica in Russia alla prima guerra mondiale.
Dal romanzo sono stati tratti ...
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(lat. Picus) Antico dio italico, cui si ricorreva per responsi; ebbe culto fra gli Umbri, gli Equi e i Picenti. Figlio di Saturno, o di Sterces, padre di Fauno e avo di Latino, re degli Aborigeni nel [...] Lazio e fondatore della città dei Laurenti; sua moglie fu ritenuta Pomona o Canente, una ninfa figlia di Giano, oppure Circe; e si disse che da questa, innamoratasi di lui ma respinta, P. fosse stato trasformato ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...