PLUTONE (Πλούτων)
È uno dei nomi dati al dio degl'inferi, noto presso i Greci soprattutto sotto il nome di 'Αίδης, e tra i Latini sotto quello di Dis (Dite; v. ade; dite). Per ciò che in particolare riguarda [...] il cui concetto è personificato anche dalla divinità rurale Pluto (v. sopra); ma d'altra parte l'identificazione tra questo dio agrario e il dio ctonio Ade-Plutone che pure occorre tra gli antichi stessi, è una confusione di due divinità almeno in un ...
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In generale ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo. Il termine entrò nell’uso agli inizi del Settecento: il deista inglese J. Toland parlò [...] di panteismo. Per essa, infatti, la realtà di tutte le cose è divina, perché unica è la loro sostanza, la quale è Dio; e d’altra parte esse non svaniscono nel nulla, perché permangono nella sostanza come modi dei suoi attributi. Se d’altra parte la ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] aspetto, quello relativo alla vite. Sia che questo rapporto tra G. e il vino vada indagato in una sfera di rapporti del dio con il mondo infero, sia che nel vino si debba vedere un corrispondente, in quanto bevanda inebriante, del soma vedico e dell ...
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Divinità maschile dell’antica religione vedica dell’India. Dio delle tempeste, ha molta affinità con Indra, dio preminente dell’atmosfera, con Agni, dio del fuoco che crepitando distrugge al pari dell’uragano, [...] e con Kāla, il tempo che logora ogni cosa. Alla sua potenza distruttiva si accompagnano però capacità e influenze benefiche: un complesso di elementi che trasformeranno la figura di R. in quella di Śiva ...
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ubiquità
Federigo Tollemache
Dal latino ubiquitas, l'u. è attributo divino che definisce il rapporto tra Dio e l'universo dal punto di vista della categoria locale. Dio, semplicissimo, non ha corpo [...] . cit., p. 106). Né va escluso l'influsso di Agostino, del quale è ancora da ricordare Conf. I III che tratta della presenza di Dio in tutte le cose. Va notato, infine, che Sum. theol. I 8 ha ricevuto da Tommaso d'Aquino il titolo " De existentia Dei ...
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ENKI (En-ki "signore della terra")
G. Garbini
Dio sumerico delle acque dolci contenute nell'abzu (l'abisso sotterraneo); terzo membro della triade cosmica, dopo Anu ed Enlil. Dai Semiti chiamato, con [...] a. C. e si trovano specialmente sui sigilli cilindrici, ma non mancano nemmeno sui rilievi. L'iconografia di questo dio non è sempre facilmente distinguibile da quella di altre divinità minori appartenenti per lo più alla sua cerchia e rappresentate ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] i Venetici (fere omnes) si furono radunati sulla spiaggia di S. Nicolò al Lido; fu in S. Nicolò che clero e monaci implorarono Dio di concedere alla patria e alla gens Venetiarum un duca degno; dopo il rito, fu sempre in S. Nicolò che fu gridato il ...
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MONOLATRIA (dal gr. μόνος e λατρεία "adorazione, culto")
È l'adorazione e il culto di un solo essere divino. Questo fenomeno può essere semplicemente temporaneo, e corrisponde allora all'enoteismo, o [...] possibilità di confusione, giacché manca il carattere essenziale del monoteismo, che consiste non soltanto nell'affermazione di un dio solo, ma altresì nell'esclusione di tutti gli altri.
Bibl.: R. Mackintosh, Monolatry and henotheism, in Hastings ...
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Gentile, il modernismo e la religione
Fulvio De Giorgi
Gentile teologo politico
In una sola occasione Gentile ci ha lasciato due redazioni di un suo scritto ed è il caso della conferenza La mia religione, [...] che il sentir della ragione. L’unità dei due termini, in cui è la pienezza e il vigore dello spirito, mi fa sentire Dio e me lo fa pensare e con esso e per esso mi rende spiegabile tutto quello che penso (p. 12).
Gentile, nel professare apertamente ...
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(gr. ῞Αδης) Tra gli antichi Greci, nome del dio regnante sulle regioni dell’oltretomba. L’etimologia del nome è controversa: già in antico lo si derivava da un ἀ- privativo e dalla radice ἰδ- «vedere»: [...] come tale il «più odioso» tra gli dei. Detestato dagli dei e temuto dagli uomini, A. riceve tuttavia il culto come dio che, dimorando sotto terra, può beneficare i vivi favorendo la vegetazione ed elargendo agli uomini i preziosi metalli che la terra ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...