virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] vista di una condizione di atarassia. Il Cristianesimo introduce il concetto delle v. soprannaturali o abiti infusi nell’uomo da Dio al fine di una sua partecipazione alla vita divina. Nel Rinascimento la concezione machiavellica intende la v. come ...
Leggi Tutto
Filosofo (Copenaghen 1813 - ivi 1855). Vita e pensiero sono così strettamente uniti in K., che tutta la sua opera di scrittore è l'espressione del dramma della propria interiore esperienza, dal breve periodo [...] "rendere attenti gli uomini a ciò che è il cristianesimo" e "distogliere la cristianità dall'immaginazione di esserlo lo pone solo di fronte all'incomprensibile Dio, per fondarlo trasparente in lui, nel superamento dell'angoscia e della disperazione. ...
Leggi Tutto
Scrittore e pensatore spagnolo (Bilbao 1864 - Salamanca 1936). U. è il maggior rappresentante, con Á. Gavinet e B. Pérez Galdós, degli intellettuali innovatori della "generazione del '98". Partito dalla [...] (1925; trad. it. 1926) l'idea di Dio è concepita in funzione della immortalità, e la salvezza del nel Rosario de sonetes líricos (1911), ecc. l'inquietudine, l'amore della terra natale, le emozioni dell'arte. Esemplare apologia di un cristianesimo ...
Leggi Tutto
Teologo protestante (Vallon, Ardèche, 1839 - Parigi 1901); prof. di dogmatica nell'univ. di Strasburgo (1868), fu poi tra i fondatori, a Parigi, dell'École libre des sciences religieuses, che diventò poi [...] di figliolanza tra gli uomini e Dio, che è l'essenza del cristianesimo. Essendo fenomeno essenzialmente sentimentale, la elemento soggetto a continua evoluzione. Questa prospettiva, esposta nel classico Esquisse d'une philosophie de la religion d' ...
Leggi Tutto
Espressione coniata dal teologo agostiniano A. Steuco (De perenni philosophia, 1540), che riprendendo motivi di M. Ficino e G. Pico della Mirandola (soprattutto quello relativo all’accordo tra la prisca [...] theologia e il cristianesimo), intese riferirsi alla presenza di un nucleo comune di verità – consistente nella ricerca del principio delle cose e nel conseguente anelito alla conoscenza di Dio – in tutta la storia della filosofia e in tutte le ...
Leggi Tutto
sofiologia Orientamento mistico speculativo promosso da alcuni pensatori russi moderni, in particolare V.S. Solov´ëv, P. Florenskij e S.N. Bulgakov: riallacciandosi a motivi tradizionali del cristianesimo [...] con forti accentuazioni gnostiche e utilizzando motivi presenti nel platonismo rinascimentale e nella mistica di J. Böhme », «umanità ideale perfetta, contenuta ab aeterno nell’essenza totale di Dio o di Cristo») si rivela in Cristo e si attua nella ...
Leggi Tutto
STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] volta da K. Werner in un libro sul Vico nel 1879, e in senso deteriore dall'economista C. . Per lui le nazioni sono "pensieri di Dio", che è vano voler definire. Di fronte alla e dei dogmi aveva ridotto il cristianesimo a fenomeno puramente storico (A ...
Leggi Tutto
RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] , l'ebraismo, il cristianesimo, l'islamismo. Ma nell'evoluzione della disciplina, già nel secolo scorso, subito apparve infanzia e corrisponde alla fase d'infantilismo dell'umanità. Il dio di ogni religione è la proiezione mitizzata del padre, e ...
Leggi Tutto
Religione politica
Emilio Gentile
La locuzione religione politica, insieme a espressioni affini quali religione civile, religione laica, religione secolare, spesso usate come sinonimi, è stato adoperato [...] nel 1638, la religio politica era riferita all'uso politico della religione, nell'ambito dei rapporti tra il cristianesimo e cattolici il culmine di una rivolta contro la religione di Dio, che era iniziata con l'Umanesimo, aveva sacralizzato l'uomo, ...
Leggi Tutto
GREGORY, Tullio
Vincenzo Cappelletti
Storico della filosofia, nato a Roma il 28 gennaio 1929. Dagli anni giovanili vicino a E. Buonaiuti, nell'università di Roma allievo di P. Carabellese, C. Antoni [...] e del cristianesimo, durante la pubblicazione del Dizionario Enciclopedico Italiano. Nel successivo Lessico della filosofia, vol. ii Dal Rinascimento a Kant (1973); Dio ingannatore e Genio maligno. Note in margine alle Meditationes di Descartes ...
Leggi Tutto
cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...