Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] e senso di eguaglianza umana di fronte al Dio creatore.
Nel mondo iranico il senso della famiglia e l' Diritto canonico. - Sull'istituto familiare ebbe un'influenza profonda il cristianesimo. In un primo stadio l'esaltazione dei concetti di castità ...
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Stato dell'America Meridionale sul versante dell'Oceano Pacifico.
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 55); Esplorazioni (p. 55); Geologia e morfologia (p. 55); Condizioni climatiche (p. 56); [...] l'evangelizzazione progressiva, predomina lo sciamanismo. Concezione d'un dio buono e d'uno maligno, culto dei morti, culto ecclesiastica. - Nel Chile la predicazione del cristianesimo coincide con la conquista europea. Venne iniziata nel 1541 dai ...
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"Bene" oggi ha due significati, a volte avvicinati, a volte contrapposti: vuol dire, per un verso, "benessere", felicità, per un altro, "bontà", moralità. Il concetto del "bene" è passato dall'uno all'altro [...] appetisce e ciascuno raggiunge come può. Il cristianesimo, concentrando in Dio tutti i valori, lo concepì come il res derelictae, da non confondersi con le cose smarrite). E di beni nel detto senso si può parlare, pur trattandosi di cose che (come l ...
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Associazione di fedeli eretta per l'esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e avente per scopo anche l'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni, [...] dal cristianesimo (Matteo, XVIII, 20), e sull'amore di Dio; fratellanza e amore di Dio sono , esse sono soggette al diritto della Chiesa e a quello dello Stato.
Nel diritto canonico si parla in genere della soggezione delle opere pie al vescovo ...
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È il nome del quinto e ultimo dei libri che costituiscono il Pentateuco (v.; v. anche bibbia); il nome, usato nella Volgata latina donde è passato nelle lingue moderne occidentali, deve la sua origine [...] - ad es. D. P. Drach, giudeo convertito al cristianesimo - ne ritennero la mosaicità in maniera cosi rigorosa, da attribuire provinciali era il gran mezzo per salvare nel popolo d'Israele il puro culto del vero Dio. Profondo è anche il senso d' ...
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Internazionalismo politico, di René Rémond
Economia internazionale, di Raymond Vernon
Diritti codificati e common law, di John Henry Merryman
Internazionalismo politico
sommario: 1. Introduzione. 2. L'internazionalizzazione: [...] entrambe le parti si mobilita Dio e si presenta la guerra come una santa causa.
Nel Novecento, e soprattutto dopo antica tra le religioni universalistiche: non ne derivano forse il cristianesimo e l'islamismo? Ora, il giudaismo ha riunito e continua ...
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Impresa
Robin Marris
di Robin Marris
Impresa
sommario: 1. Introduzione. 2. Imprese e imprenditori prima del sec. XX. 3. Il periodo di transizione e il XVIII secolo. 4. L'organizzazione dell'azienda [...] splendore nella prima metà del XVI, e aprì nel 1531 la sua seconda borsa. Verso la fine sociale e filosofica del cristianesimo medievale impedirono lo in pratica molto diverso. Di tanto in tanto Dio offriva a qualcuno segni della grazia, gli dava ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] lettera che sua volontà era di servire Dio solo, e non altri, ma rimandò 6 ottobre, dopo un soggiorno di molti mesi nel Senese, trascorso ai bagni di Macereto e di sultano turco di convertirsi al cristianesimo e di ricevere dalla Sede apostolica ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] carne, che è morte ed è riprovata da Dio" (le citazioni in A. Zambarbieri, Patriarca la liturgia è la base della pratica religiosa. Nel periodo dell'episcopato mantovano, e poi come patriarca e si diffondesse il cristianesimo come vero strumento di ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] nel quale tali fattori cominciarono a far sentire congiuntamente il proprio influsso. La spinta egualitaria del cristianesimo i propri governanti hanno stretto, indipendentemente gli uni dagli altri, con Dio stesso (v. Skinner, 1978, vol. II, pp. 325- ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...