È l'adunanza generale di una società, specialmente a scopo religioso. In quest'ultimo senso possono avvenire adunanze in diverse maniere e per opera di società diverse. A solenne manifestazione di culto [...] concilî ha avuto l'importanza e lo sviluppo che nelcristianesimo. Questo fin da principio ha riconosciuto come fonte della l'opera degl'imperatori. Costantino, che si credeva ordinato da Dio a episcopus externus della Chiesa, e per questo e anche per ...
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RIFORMA (ted. e ingl. Reformation)
Alberto Pincherle
Questo termine, che ha finito con acquistare larga varietà di accezioni, viene generalmente applicato a innovazioni o mutamenti profondi nella vita [...] allontana da essa tanto maggiore è la decadenza. Così anche nelcristianesimo: non solo il dogma, i sacramenti, la Chiesa stessa e considerando i poteri politici come strumenti nelle mani di Dio, ma al tempo stesso come cristiani e quindi partecipi ...
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MACCABEI (in gr. Μακκαβαῖοι, nella Volgata Machabaei)
Elia S. ARTOM
Arnaldo MOMIGLIANO
Con questo nome si sogliono designare i membri della famiglia sacerdotale degli Asmonei che si mise a capo dell'insurrezione, [...] con questo cambiamento, il valore dell'individuo singolo di fronte a Dio. Ciò spiega l'importanza che gli episodî di martirio del II e del IV Maccabei hanno avuto nelCristianesimo, in cui questa concezione della salvezza individuale, al di sopra del ...
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GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore
Alberto Pincherle
Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) [...] e di pietra, soggetti a corruzione, ma ora il tempio del loro Dio subisce la stessa sorte.
Ma cinnquant'anni di pace e privilegio avevano affievolito ormai nelcristianesimo l'afflato eroico primitivo come le accese speranze escatologiche; e sul ...
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TRINITÀ
Enrico ROSA
Umberto GNOLI
. 1. Questo termine nel linguaggio cristiano e conforme alla teologia cattolica, riferendosi cioè a Dio uno nell'Essenza (Essere assoluto, natura, sostanza) e trino [...] designa il mistero più augusto e fondamentale del cristianesimo, quello che lo differenzia da tutte le S. Paolo (I Cor., II, 7-11) che sono "la sapienza di Dionel mistero, occulta e da niuno dei principi o sapienti di questo secolo conosciuta; anzi ...
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Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] Atti, XIII, 26; II Cor., XI, 22; Giac., II, 21, ecc.); 2° il loro Dio, Jahvè, è il "Dio d'Abramo" (Esodo, III, 6; I Re, XVIII, 36; I Cronache, XXIX, 18; Salmi Midrashīm, infine gli apocrifi (v. sotto).
NelCristianesimo, A. fu pure oggetto di grande ...
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In origine la divinazione era un ramo della magia cosiddetta simpatica; la quale si fonda sul principio apparentemente scientifico che da simili cause si producono simili effetti. Mentre però la scienza [...] visioni e di sogni come mezzi adoperati da Dio per fare le sue rivelazioni a Pietro (X, 10), a Paolo (IX, 12; XVI, 9; XXII, 17) e al discepolo Anania (IX, 10). Occasionalmente s'incontrano nelcristianesimo antico profeti e indovini, come Agabo che ...
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Uno dei sacramenti della Chiesa, in cui sotto le specie del pane e vino si contengono il corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo.
Il dogma e la sua teologia. - Il nome. - I vocaboli con cui si designò [...] peccati, aumento di devozione cioè di alacrità nell'amore di Dio e del prossimo, unione dei fedeli tra loro. I riceve l'eucaristia in viatico. L'unico "sacrificio" nelcristianesimo è il sacrificio eucaristico della messa (v.). Nessuna meraviglia ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] carità", dell'amor di Dio e del prossimo, come riassuntivi di tutta la legge. La morale cioè non è tutta compresa nel decalogo, ma esso stesso è illuminato dalla luce del Vangelo, come nei primi tempi del cristianesimo. Un confronto quindi, rinnovato ...
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ALESSANDRO I Pavlovič, zar di Russia - Nato il 23 dicembre 1777 dal granduca Paolo Petrovič (poi Paolo I) e dalla granduchessa Maria Feodorovna (già Dorotea di Württemberg), salì al trono di Russia il [...] ritorno a Pietroburgo, rifiutò gli apprestatigli onori, affermando che Dio solo aveva operato le grandi cose di quei due ultimi le linee del tempio della chiesa universale: "Havvi nelcristianesimo qualche cosa ben più grande delle nostre differenti ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...