BEROALDO, Filippo, senior
Myron Gilmore
Nacque da nobile famiglia il 7 nov. 1453 in Bologna. La madre, Giovanna Casto, provvide alla sua educazione, essendo morto il padre quando il B. aveva soltanto [...] con l'interpretazione di Fulgenzio, il re e la regina sono dio e la materia e le tre ragazze rappresentano carnis, libertas,e citate Orationes). Il tema è costituito dalla morte di un padre che aveva escluso dall'eredità quello dei suoi tre figli che ...
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BARGELLINI, Piero
Renato Bertacchini
Nacque a Firenze il 5 ag. 1897 da Carlo e da Adele Cestoni; dai tre ai diciassette anni crebbe in Mugello, fino a quando, per lo scoppio della prima guerra mondiale, [...] clima di forte eccitazione popolare, il B. favorì la propaganda antimarxista del gesuita padre Lombardi, per cui scrisse il volumetto Padre Lombardi microfono di Dio (Bergamo 1948), concepito e redatto dal B. sul facsimile delle antiche predicazioni ...
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GONZAGA, Curzio
Roberta Monica Ridolfi
Primogenito di Luigi, appartenente al ramo dei Nobili, e di Elisabetta di Ottaviano Lampugnani, andata in sposa a Luigi in seconde nozze nel 1527, il G. nacque [...] di lui sono piuttosto scarse. Sappiamo che dopo la morte del padre, nel 1549, si dedicò al mestiere delle armi, acquistando (nato mortale, ma cresciuto sotto le cure amorose di un dio) per ottenere l'amore della donna amata Ippolita-Vittoria sullo ...
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BETUSSI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Bassano intorno al 1512.
Lo Zonta ha rintracciato notizie sulla famiglia Betussi che risalgono alla prima metà del Quattrocento. In quest'epoca un Martino esercitò [...] seguirono la professione paterna. Da Bartolomeo nacque Zeno, il padre del B., pittore e funzionario del Comune, che non prima scala delle forme sensibili fino alla suprema bellezza che è Dio. Questo argomento prende circa la metà del dialogo. Nella ...
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CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] libro di tutti era quello del mondo tutto e della Natura scritto da Dio benedetto, e posto avanti alli occhi di tutti gl'huomini, così hoggi a copiarne chi meglio e chi più poteva in laude a Dio, che questa era lodevole copia, e non quella che si ...
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PARAVIA, Pier Alessandro
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Zara il 15 luglio 1797 da Giovanni, colonnello della Repubblica veneta, e da Anna Zech-Missevich, originaria di Corfù.
Ancora fanciullo, si [...] trasferì con la famiglia a Venezia e nel 1807, rimasto orfano di padre, fu iscritto al liceo-convitto di Santa Caterina, dove rimase otto nella poesia, riportando mediocri risultati. Esordì con A Dio. Sonetti sei (Treviso 1817), cui fecero seguito, ...
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CINELLI, Delfino
Giuliana Scudder
Nato a Signa (Firenze) il 16 ag. 1889 da Oreste e da Diornira Bellini, di famiglia agiata, dopo aver frequentato il collegio Cicognini di Prato.e poi il collegio S. [...] natura e le cose bisogna lasciare che vadano per il loro verso. Castigliòn che Dio sol sa è un libro senza drammi, dove la terra è vista come madre Castigliòn che Dio sol sa ebbe il premio Borletti dell'Accademia Mondadori, e Mio padre nel 1932il ...
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CERETTI, Pietro
Roberto Grita
Nacque ad Intra (oggi Verbania, provincia di Novara) il 24 agosto del 1823 da Pietro e da Caterina Rabbaglietti.
Di famiglia particolarmente agiata, il C. venne affidato [...] più nulla. Nel 1872 perdette la madre e nel 1874 il padre: in questo stesso anno si manifestarono i primi sintomi di quella l'ideale della vita sta nel giungere alla contemplazione di Dio ed alla liberazione dalle passioni e il solo progresso dell ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] -Veneto, ma Monaldo bloccò l'iniziativa. In una lettera al padre acclusa a un'altra indirizzata al fratello Carlo, il L. , L., la malinconia, Milano 1995; P. Girolami, L'antiteodicea. Dio, dei, religione nello "Zibaldone" di G. L., premessa di G ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] fa mai alcun cenno nella sua opera letteraria. La morte del padre ebbe comunque parte notevole nel suo destino, poiché la madre, rimasta elogio dell'agricoltore, rappresentato come un sereno semi-dio campestre, attivo signore della terra che coltiva ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...