Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] del popolo di Dio si fonda proprio sul riconoscimento di G. come Figlio di Dioincarnato, morto e risorto del quale ha fatto anche il mondo" (Ebr. 1,1-2). E ancora: "Dio nessuno l'ha mai visto; proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, ...
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Nome di alcuni santi: 1. C. d'Alessandria. - Patriarca di Alessandria (m. Alessandria 444). Nipote del patriarca Teofilo e suo successore (412), ne continuò la politica in favore della supremazia della [...] e dell'unità personale di Cristo; ma la formula "una sola natura del Verbo di Dioincarnato", coniata in funzione polemica contro il nestorianesimo, è di chiaro sapore apollinarista e tale da indurre al monofisismo. Molti scritti ci sono giunti ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] altri esseri umani. La sua tesi fondamentale era che, dopo l'unione realizzatasi nell'incarnazione, una sola fosse la natura del Verbo di Dioincarnato. La propaganda delle idee di Eutiche si svolse nel contesto di una rinnovata generale campagna ...
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Giovanni II
Maria Cristina Pennacchio
Di G. non si conoscono né la data né il luogo di nascita, ma secondo il Liber pontificalis era di famiglia romana, figlio di un tale Proietto. Durante il suo pontificato, [...] est", ma anche il titolo mariano di theotòkos ("Madre di Dio"). Poiché gli Acemeti avevano inviato i loro rappresentanti, Ciro ed alla Chiesa cattolica, negavano che Cristo, Figlio di Dio, incarnato nella Vergine Maria per opera dello Spirito Santo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Rensi
Fabrizio Meroi
Nel quadro della filosofia italiana della prima metà del Novecento, quella di Giuseppe Rensi è una figura assai particolare. Nonostante sia stato oggetto, in passato, di [...] ’idealismo e afferma con decisione che
il pensiero, o Dio, incarnato e immanente in noi, presuppone […] un Dio trascendente e disincarnato, preesistente all’incarnazione e che ha voluto incarnarsi (La trascendenza, 1914, p. 21).
L’immanenza stessa ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] a se, esistente, unico, S. deduce le altre perfezioni di Dio.
Anche più incisiva nella storia della teologia cattolica è l'opera : fra le tesi più caratteristiche, l'affermazione che l'incarnazione del Verbo vi sarebbe stata anche se Adamo non avesse ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] fermissimamente potersi raggiungere dall'uomo per le mirabili doti largitegli da Dio, e per la quale l'uomo diviene - diremo con parole sue - "quasi un altro Iddio incarnato". Questi i lineamenti eroici dell'anima dell'A., quali sono nettamente ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] . Il teopaschismo rientra in quest'ultima, dal momento che presuppone l'unità di natura in Cristo, Verbo incarnato, e da questa deduce la morte di Dio: lasciava almeno adito a derivazioni in tal senso la formula "unus de Trinitate crucifixus est". La ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] sulle acque e che li incoraggia dicendo "sono io" (l'"io sono" di Dio?). Subito il mare si placa e la barca tocca terra (Giovanni, ma cfr. corpo una pura apparenza non tollerando che Dio potesse essersi realmente incarnato. Lo scritto ha lo scopo di ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] peccato di Adamo, e si richiese, come cosa "conveniente",che il Verbo s'incarnasse, per dare satisfazione a Dio e alla sua giustizia. In altro luogo, C. presenta l'incarnazione non come atto di satisfazione, bensì come effetto dell'amore "pazzo" che ...
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incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...