Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] . 10, 1-16). La pecorella smarrita è il genere umano del quale il Verbo, attraverso l'incarnazione, ha assunto la natura, riavvicinandolo a Dio. Dell'interpretazione cristologica ci si servì soprattutto contro le teorie ariane e apollinariste: l'a. è ...
Leggi Tutto
ANNUNCIAZIONE
A. Ghidoli
Pur essendo anarrati nella Bibbia diversi episodi di a. angelica (per es. l'annuncio di un angelo a Giuseppe, Mt. 1, 20-21; l'annuncio dell'arcangelo Gabriele a Zaccaria, Lc. [...] (Firenze, Uffizi), che pose nella mano di Gabriele un ramo di sempreverde, simbolo della pacificazione tra Dio e gli uomini attuata attraverso l'incarnazione. L'altra mano dell'angelo indica in alto al centro la colomba in una gloria angelica che si ...
Leggi Tutto
Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] di un'entità che ha origine divina e che, incarnandosi, si depotenzia; il grande compito è, pertanto, quello trascendenza, l'Io si presenta come il luogo dell'incontro con Dio, che non lo annulla, ma lo potenzia.
La tradizione socratico- ...
Leggi Tutto
Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] giovani star e la più giovane delle star sexy'; Ava Gardner, che incarnava il nuovo modello di donna fatale e di dea dell'amore, così come e irreale della star, di rendere presente il dio assente. I fans scrivono alle star chiedendo fotografie ...
Leggi Tutto
Trinità (Trinitade)
Giovanni Fallani
Dalla rivelazione e dalla tradizione abbiamo i dati per formulare il mistero della T.: Dio è uno nella natura o essenza, trino nelle persone: Padre, Figlio, Spirito [...] 3, 16; Tit. 3, 5). S. Giovanni più ampiamente parla del Verbo Unigenito di Dio, indicando il rapporto tra la natura e le Persone, le relazioni e le processioni (capp. della fede, la T. e l'Incarnazione, D. confessa l'impossibilità di una ...
Leggi Tutto
Maschera
Enrico Comba
Introduzione
L'impiego di maschere e travestimenti è un fenomeno frequente, riscontrabile pressoché in tutte le culture umane. Tuttavia la maschera sembra rinviare soprattutto [...] maschere 'sono' gli antenati in quanto li rappresentano e li incarnano, in quanto sono il veicolo della loro presenza e del loro Naquet, 1986, pp. 11 ss.). Fin dal periodo arcaico, il dio è rappresentato da una maschera barbuta appesa a un palo o a un ...
Leggi Tutto
Religione
Carlo Rocchetta
Il concetto di religione non può essere definito astrattamente, al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a specifiche formazioni [...] iniziale del peccato di origine. La novità assoluta che il cristianesimo proclama consiste nell'affermazione che Dio stesso, il suo Unigenito Figlio, si è incarnato in una condizione corporea come quella di Adamo, attuando in quel corpo e per mezzo ...
Leggi Tutto
Vedi Iran dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
La Repubblica islamica d’Iran è un’entità politica complessa e unica nel suo genere. Nata nel 1979 a conclusione di un processo rivoluzionario guidato [...] e se ne attenderebbe tuttora il ritorno). Il faqīh è incarnato politicamente nella guida suprema, che rappresenta la carica più importante Attraverso l’organizzazione Jundullah (‘l’esercito di Dio’), i Beluci hanno lanciato diversi attacchi contro ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Metafisica e ontologia antica e contemporanea: un dialogo possibile
Enrico Berti e Andrea Bottani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Metafisica [...] una riduzione dell’essere ad un ente particolare, ancorché sommo, cioè Dio, e quindi un “oblio dell’essere”. Anche il termine “ontologia neopositivista della insensatezza della metafisica, incarnato nello stereotipo carnapiano dei metafisici come ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] confini del mondo sensibile, l’azione conservatrice di Dio continua con una specie di creazione assidua e dei suoi atti riformatori viene interpretato dall’autore come l’incarnazione provvidenziale del pontefice da lui stesso preconizzato: ora l’ ...
Leggi Tutto
incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...