. Movimento politico italiano creato da Benito Mussolini (v.).
Dottrina.
Idee fondametali. - Come ogni salda concezione politica, il fascismo è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, [...] difesa e protetta. Lo stato fascista non crea un suo "Dio" così come volle fare a un certo momento nei delirî storico della parola. È in atto il processo per cui il fascismo incarna esso lo stato. È in atto la formazione di una nuova classe politica ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] aprendo le porte dell'accademia poetica ufficiale a versi che incarnano la passione e la rabbia non solo della donna- a giudicare da God's Grace (1982; trad. it., Dio mio, grazie, 1984), che tratteggia lo scenario desolatamente apocalittico della ...
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LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] sull'opera sua; certo chi ha scatenato contro l'ordine terreno stabilito da Dio quella tempesta, che minaccia di travolgere la Riforma, costui - Tommaso Münzer - è il demonio incarnato. E L. è tutto coi principi, nelle lettere e nelle sanguinarie ...
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TASSO, Torquato
Umberto BOSCO
Da una nobile famiglia bergamasca, le cui prime notizie sicure risalgono al sec. XIII, nacque T. a Sorrento da Bernardo (v.) e da Porzia de' Rossi l'11 marzo 1544. Ebbe [...] quale i romantici lo immaginavano, e quale vedevano mirabilmente incarnato nella figura del T. Il quale pertanto avrà il senso sempre più desolato della caducità di tutte le cose. Dio poeticamente vive, tra i ghirigori dell'esperto letterato, solo in ...
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Tutti gli esseri viventi si distinguono in due grandi gruppi: gli animali e le piante (regno animale e regno vegetale). E le scienze biologiche, nel loro vastissimo campo di studio, indagano per l'appunto [...] dea Bastet a Bubastis, l'ariete di Ammone a Tebe, ecc. Si credeva che in ciascuno di questi animali si fosse incarnato un dio, e che perciò esso fosse il capo naturale di tutti gl'individui appartenenti alla medesima specie in quella regione, i quali ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] da questo momento l'oggetto della fede cristiana fu uno e triplice: Dio, il Cristo e lo Spirito Santo. Al centro la figura storica di da lui mandato in terra per la redenzione degli uomini si è incarnato e, compita la sua opera, è tornato in cielo. In ...
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HEGEL, Georg Wilhelm Friedrich
Enrico de' Negri
Filosofo tedesco, nato il 27 agosto 1770 a Stoccarda, dove suo padre viveva in qualità di funzionario del duca del Württemberg. A Stoccarda frequentò [...] Gesù; il Figlio dell'Uomo cercò di convincere gli Ebrei che il Dio da essi adorato al difuori di loro altro non era se non sostanziale. Lo stato non conosce potere superiore al suo: esso incarna lo spirito del mondo che attua nella storia la propria ...
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Città dell'Asia Minore (Lidia) alla foce del Caistro (Kücük Menderes), sulla costa dell'Egeo. Storia. - Era in origine sul mare, ma gli apporti alluvionali del fiume l'hanno via via allontanata da esso, [...] quella "dove stanno Giovanni il Teologo e la Vergine Madre di Dio, santa Maria". Probabilmente in questo passo (nel testo greco manca e provata la dottrina tradizionale della Chiesa sul Verbo Incarnato. Il più importante però dei documenti letti in ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] affermare o l'assurdo, o due dei. Il Figlio era intermediario tra Dio e il mondo, in quanto il Verbo era stato creato prima del (λόγος), si aggiunse alla frase "disceso ed incarnato" (κατελϑόντα καὶ σαρκωϑέντα) la determinazione ἐνανϑρωπήσαντα, " ...
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RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] modo di vedere europeo. Non dobbiamo pensare né a un dio spirituale né a una legge morale; dobbiamo astrarre da ogni spirito -culottes della rivoluzione francese; quella bianca avrebbe incarnato le virtù francesi, soprattutto quelle della nobiltà ...
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incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...