Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] .
Ariosto, Ludovico (1976), Orlando furioso, a cura di C. Segre, Milano, Mondadori.
Bassani, Giorgio (1991), Il giardino dei Finzi- a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Buzzati, Dino (1993), Il segreto del Bosco Vecchio, Milano, Mondadori.
Calvino ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Buzzati, Dino (1979), Bàrnabo delle montagne. Il segreto del bosco vecchio del Duecento. Trattati morali e allegorici. Novelle, a cura di C. Segre, Torino, Einaudi.
Pavese, Cesare (1949a), Il carcere, in Id., ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] cura F. Giambonini, Firenze, Olschki, 2 voll., vol. 1º.
Compagni, Dino (2000), Cronica, edizione critica a cura di D. Cappi, Roma, Istituto in Volgarizzamenti del Due e Trecento, a cura di C. Segre, Milano - Napoli, Ricciardi, pp. 519-540.
Tomasi di ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] latini (tra gli altri, Migliorini 1960, Segre 1963). Nell’italiano medievale e rinascimentale, l (26) Se buon pregio vole aver Notaro, / in leal fama procacci sé vivere (Dino Compagni, Rime, vv. 106-107)
(27) trovò Masetto, il quale di poca fatica ...
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