BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia
Paolo Delogu
Figlio di Adalberto, marchese di Ivrea, mutuò il nome dall'avo Berengario, re d'Italia e imperatore, da cui discendeva per via di madre, Gisla.
Adalberto [...] di Bosone, cercando di creare una nuova alleanza tra la dinastia di Ivrea e quella che egli insediava in Toscana per solo a cercare il modo di tornare in Italia.
B. rimase in Svevia circa tre anni. A mezzo di inviati segreti, la cui azione ...
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Impero bizantino
Gian Luca Borghese
I contatti diretti di Federico II con l'Oriente bizantino e in genere il delinearsi di una sua politica estera applicata a quell'area geografica risalgono, a quanto [...] la Tracia meridionale, era una creazione alla quale la dinastia degli Hohenstaufen era del tutto estranea per la minore 'altro canto, anche a costo di inquinare i rapporti con l'imperatore svevo, era forse il caso di tornare a giocare la carta di un ...
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BONIFACIO I, marchese di Monferrato
Axel Goria
Terzogenito, tra i figli maschi, del marchese Guglielmo V (alias III, alias IV) e di Iulita d'Austria, sorella uterina di Corrado III, re dei Romani, nacque [...] Bosco, erano rimasti gli unici rappresentanti maschili della dinastia monferrina. Nel 1192 B., che il 19 258-259, 274, 289-296, 304-306, e in Id., Il Piemonte nell'età sveva, Torino 1968, pp. 264-434, passim. Non tutte esatte sono le notizie su B. ...
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GUGLIELMO VI, marchese di Monferrato
Aldo Settia
Talora indicato anche come Guglielmo V, unico figlio maschio del marchese di Monferrato Bonifacio I e di una donna della famiglia dei marchesi del Bosco, [...] , pp. 56 s., 61, 70; F. Cognasso, Il Piemonte nell'età sveva, Torino 1968, ad ind.; A. Goria, Bonifacio I, marchese di Monferrato, in LXXXIX (1991), pp. 417-443; W. Haberstumpf, Dinastie europee nel Mediterraneo orientale. I Monferrato e i Savoia…, ...
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Bari
GGiosuè Musca
All'inizio del sec. XIII la città di Bari, ancora largamente ruralizzata per la presenza di orti e giardini nel tessuto urbano, è caratterizzata da una struttura sociale articolata [...] giudici e funzionari regi.
All'avvento della dinastia angioina Bari è al vertice di un sistema
G. Cioffari, Storia della Basilica di San Nicola di Bari, I, L'epoca normanno sveva, Bari 1984, pp. 191-211.
Id., Dalle origini a Bona Sforza, in San ...
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Amalfi
Gerardo Sangermano
Attestata per la prima volta alla fine del VI sec. come castrum e sede vescovile, Amalfi si emancipò da Napoli, costituendosi in ducato autonomo, intorno alla metà del sec. [...] negli episodi di guerra civile seguiti al cambio di dinastia, il territorio del ducato venne assalito dalle truppe di N. Kamp, Gli Amalfitani al servizio della monarchia nel periodo svevo del Regno di Sicilia, in Documenti e realtà nel Mezzogiorno ...
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Ravenna
Augusto Vasina
Le relazioni della città, già antica capitale dell'Esarcato bizantino in Italia, con Federico II costituiscono l'ultimo capitolo di una tradizione pressoché ininterrotta nel corso [...] scismatiche.
I peculiari rapporti di Ravenna con la dinastia imperiale degli Hohenstaufen, e in particolare con capitale: presenza germanica e società locale dall'età sassone a quella sveva, in Storia di Ravenna, III, Dal Mille alla fine della ...
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CALABRIA
PPietro De Leo
Tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII la Calabria, suddivisa lungo la linea Squillace-Tiriolo-Nicastro nei giustizierati di Val di Crati e Terra Giordana a nord e di [...] Calabria a sud, registrò con relativa tranquillità il passaggio dalla dinastia normanna a quella sveva, altrove problematico e persino cruento.
Alla morte di re Tancredi, la maggior parte della feudalità si schierò subito con l'imperatore Enrico VI ...
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GIOVANNA d'Inghilterra, regina di Sicilia
Fulvio Delle Donne
Settima dei figli (terza femmina) di Enrico II, re d'Inghilterra, e di sua moglie Eleonora, duchessa d'Aquitania, nacque nell'ottobre del [...] tra G. e Guglielmo II. Dietro suggerimento di papa Alessandro III, interessato a scongiurare ogni unione e alleanza tra la dinastia normanna e quella sveva, Guglielmo, nel maggio del 1176, si decise a chiedere formalmente la mano di G., e inviò in ...
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Brindisi
Benedetto Vetere
Centro portuale dell'Adriatico meridionale, la sua importanza viene evidenziata, già in epoca classica, dal collegamento diretto stabilito, tramite la Via Appia, con Roma, [...] .
Questa, dalla documentazione del sec. XIII, è indicata come Porta Mesagne. Nonostante la continuità dinastica (sia pure per via materna), gli Svevi non rinunzieranno, così, a dare un segno visibile della nuova compagine politica. Il castello ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
estinguere
estìnguere v. tr. [dal lat. exstinguĕre, comp. di ex- e stinguĕre «spegnere»] (io estìnguo, ecc.; pass. rem. estinsi, estinguésti, ecc.; part. pass. estinto). – 1. a. Spegnere, smorzare; si adopera comunem. solo riferito a determinati...