Parte introduttiva di Stanisław Tabaczyński
Nell'ultimo decennio l'evoluzione delle impostazioni filosofiche, teoriche e metodologiche delle scienze umane ha subito una marcata accelerazione. Alcuni autori [...] da siti urbani quali Dalverzin Tepe e Dilberjin, dal tempio dinastico di Surkh Kotal, da centri buddhisti come Kara Tepe e Fayaz Tepe. Dopo il tramonto dei Kuṣāṇa e la successiva parentesi Kushano-sasanide (3°-4° sec. d.C.), si apre un periodo ancora ...
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Il termine italiano, come quelli francese e inglese, deriva dal latino ebur; quello spagnolo è originario da parola araba (nāb al-fīl "dente d'elefante") che si ritrova ancora nel commercio, e non solo [...] tecnica (v. benin). Con l'epoca dinastica appaiono già lavori d'alto valore artistico: alla 1a dinastia si ascrive la statuina di un re con persisteva il ricordo delle tradizioni decorative del periodo sāsānide, come fa fede il meraviglioso vaso d' ...
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. Questo epiteto che significa "lo Svegliato, l'Illuminato" designa comunemente il Buddha storico, ma la dommatica degli stessi testi più antichi (Nikāya) sancisce la credenza ch'egli non fu il solo Buddha. [...] secoli IV-VI d. C.; in essi si ritrova forse un'influenza sāsānide.
Con la fine del sec. II l'influenza dell'arte greca più antiche, quelle di Yünkang, non sono puramente cinesi, poiché la dinastia Wei del Nord (386-532 d. C.) ebbe la capitale dal ...
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Epigrafia semitica (p. 67). - Le massime scoperte epigrafiche degli ultimi quindici anni nel territorio semitico sono: i testi di Mari in Mesopotamia (odierna Tell Ḥarīrī, 11 km. a nord-nord-est della [...] Herzfeld, essa non risale al fondatore della dinastia, ma è falsificazione della tarda età , F. H. Weissbach, E. Benveniste, W. Hinz.
Per l'età sasanidica sono da ricordare le iscrizioni della sinagoga di Dura-Europo, importanti per la storia ...
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Q Popolazione. - Secondo una stima del 1975 la popolazione irachena ammontava a 11.124.250 ab., esclusi i nomadi. Il coefficiente di accrescimento annuo è piuttosto elevato (3,3% negli anni 1970-74). Gli [...] sovrani dell'Iran, alle cui vicende rimane legata anche quando, nel 226 d. C., si registra l'avvento della nuova dinastia, quella sasanide. Del periodo che comprende l'ultimo secolo a. C. e i primi due dell'era volgare abbiamo una testimonianza di ...
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PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra; arabo Tadmur)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Renato BARTOCCINI
Oasi situata nel deserto siro-arabo a metà strada circa tra il Mediterraneo e l'Eufrate, a circa 300 km. da questo [...] allo sfacelo (Dura era già stata loro tolta nel 165). Tale politica, che fu frustrata dall'avvento della dinastia dei Sāsānidi, se da un lato dovette nuocere agl'interessi economici palmireni, dall'altro accrebbe l'importanza politica e favorì l ...
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La vita dei santi Barlaam e Josaphat, cioè del pio eremita e del giovane principe, figlio del re pagano dell'India Abenner, che l'eremita converte alla rinunzia cristiana, ci è conservata in: a) tre redazioni [...] di Barlaam e Joasaf fu l'estrema parte orientale dell'impero Sasanide (Aracosia e Battriana) dove almeno dalla età di Aśoka (sec viva, dopo la conversione di Kaniṣka il celebre re della dinastia dei Kushan, di cui è nota l'importanza nella storia ...
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. Con questo nome, che è la forma moderna dell'antico persiano artašaäa (i tre re di questo nome della dinastia achemenide si conoscono invece sotto la forma grecizzata di Artaserse) e del medio-persiano [...] famiglia reale dei Sāsānidi (v.)
Ardashīr I. - È il fondatore della potenza sāsānide. Sulla sua vita ne fece la capitale del suo regno insieme con Stakhr, la capitale dinastica. Di fronte a Ctesifonte sul lato destro del Tigri Ardashīr sulle rovine ...
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Il 2° califfo della dinastia degli Omayyadi (v.) (56-86 ègira = aprile 685-ottobre 705). Succeduto a 39 anni al padre Marwān, il restauratore della dinastia, ‛Abd al-Malik ne continuò l'opera di sottomissione [...] prima era pressoché autonoma nelle varie provincie e continuava, nei sistemi e perfino nella lingua, la tradizione bizantina e sasanide: l'arabo fu introdotto come sola lingua dell'amministrazione in luogo del greco e del pehlevico; le monete degli ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] che dovevano essere i principi e i modelli di riferimento della dinastia: l'esempio più noto e il più evidente è offerto dalla , formata dai borghi contigui di Yahūdiyya ebraico e di Jay sasanide, unificata nel segno dell'Islam con la creazione di un ...
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sasanide
sasànide (o sassànide) agg. – Dei Sasànidi o Sassànidi, dinastia iranica che regnò in Persia dal 226 al 640 circa d. C. e prese il nome da Sāsān, avo di Ardashīr che fu il primo sovrano di tale dinastia; per estens., della Persia...
-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...