Jiajing
Imperatore della Cina (n. 1507-m. 1566), Zhu Houcong prima dell’ascesa al trono. Dodicesimo della dinastiaMing, regnò dal 1522 al 1566. Lasciò gli affari di Stato ad altri e il suo regno fu [...] caratterizzato da notevole malgoverno; si ebbero anche numerosi attacchi di nemici esterni, come i mongoli di Altan Khan e i pirati giapponesi ...
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Pensatore cinese (Zou, Shandong, 551 a. C. circa - Qufu 479 a. C.). Il suo cognome era Kong: per nomi ebbe Qiu e Zhong Ui, ma è passato alla storia col nome di Kong Fuzi ("Maestro Kong"), donde i gesuiti [...] sacrifici che, sospesi durante il regno del primo imperatore Qin, Shi Huangdi, furono ripresi dalla dinastia Han. Più tardi, e specialmente sotto i Song e i Ming, in ogni città furono eretti templi (wenmiao) nei quali erano onorati C. e i suoi ...
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Pseudonimo del drammaturgo giapponese Suginomori Nobumori (Kyōto 1653 - Osaka 1725). È il maggior autore giapponese di teatro dell'epoca premoderna, colui che contribuì in modo determinante allo sviluppo [...] Kokusenya kassen ("Le battaglie di Coxinga", 1715), ambientato nel 17º secolo e dedicato all'ultimo sostenitore della dinastia cinese Ming - e per i cosiddetti drammi sociali (sewamono), che rispecchiano la realtà del suo tempo, colta soprattutto ...
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Pirata (n. Hirado, Nagasaki, 1624 - m. 1662), noto anche come Coxinga (Koshinga, Cotsen, ecc.) dal soprannome Guoxingye ("Signore dal cognome imperiale"). Combatté a lungo per la causa dei Ming anche dopo [...] la caduta della dinastia (1644) con audaci imprese lungo le coste cinesi. Nel 1661 s'impegnò nella riconquista di Formosa occupata dagli Olandesi, costringendoli alla capitolazione (1662). Abbandonato dai suoi seguaci si uccise, ma l'isola rimase in ...
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POLO, Marco
Giuseppe Gullino
POLO, Marco. – Nacque a Venezia nel 1254.
Suo padre, Nicolò di Andrea, del quale non si conosce la data di nascita, esercitò per lungo tempo la mercatura a Costantinopoli, [...] tenessimo presente che, sino all’avvento al potere dei Ming (1368), non esisteva un’unica struttura del futuro il contesto: nell’aprile 1279 era morto l’ultimo imperatore cinese della dinastia Sung, che regnava sul Paese detto Mangi (a sud del Catai), ...
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Principe della famiglia dinastica cinese Ming (m. 1646); dopo la caduta della dinastia (1644) ne tentò la restaurazione nel sud della Cina, ma sconfitto dall'esercito Qing morì suicida annegando a Canton. ...
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DAL POZZO TOSCANELLI, Paolo
Marianne Mahn-Lot
Nacque a Firenze nel 1397 da una famiglia di mercanti, il cui interesse precipuo era il commercio delle spezie, allora minacciato dall'avanzata dei Turchi.
Frequentò [...] il che è una regressione, poiché il Gran Khān avevra cessato da un secolo di regnare sulla Cina, soppiantato dalla dinastia dei Ming.
Questo errore si perpetuerà nello spirito di Colombo, senza dubbio a causa della lettera del D. del 1474, la famosa ...
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Ashikaga
Ramo della famiglia dei Minamoto, che diede al Giappone 15 shogun, dal 1338 al 1573. La famiglia ebbe origine verso il 1150 con Yoshiyasu, nipote di Minamoto Yoshie, ma fu Takauji, suo nipote [...] all’abile politica del terzo shogun Yoshimitsu, che riuscì a far cessare lo scisma dinastico, pacificando il Paese e stringendo ottimi rapporti con la Cina dei Ming. Altra figura notevole, anche se di minore statura, fu l’ottavo shogun Yoshimasa, che ...
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Chongzhen
Imperatore cinese (n. 1611-m. 1644). Ultimo sovrano della dinastia dei Ming (1368-1644), il suo nome personale era Zhu Yujian. Salì al trono nel 1628, quando la dinastia era ormai al declino. [...] Durante il suo regno vi furono importanti rivolte popolari, come quella di Li Zicheng, all’arrivo del quale a Pechino C. si uccise con quasi tutta la famiglia imperiale ...
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dinastia
dinastìa s. f. [dal gr. δυναστεία «potere, signoria», der. di δυνάστης: v. dinasta]. – L’insieme dei sovrani di una medesima famiglia, anche di rami diversi, succedentisi in uno stesso paese o in paesi diversi: la d. dei Borboni;...