MARCA e MARCHESI
Francesco CALASSO
Silvio PIVANO
Marchese (Markgraf) era in origine il conte di confine, e marca (da Mark originariamente "confine") la circoscrizione politica indirizzata alla difesa [...] , di Spoleto e della Toscana non sembra che nel periodo carolingio ve ne sia stata anche una quarta, quella cosiddetta lombardo- concessa da Guido ad Anscario e n'ebbe così origine la dinastia degli Anscarici (v.). Quella di Lombardia fu affidata da ...
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REUSS
Walter HOLTZMANN
. Fu già uno degli stati della Confederazione germanica, îa oggi parte della Turingia. Reuss è il residuo di un territorio nel sud-est della Turingia molto esteso durante il Medioevo, [...] sono Lobenstein, Schleiz, Plauen, Greiz e Gera. Nell'età carolingia faceva parte della Marca Sorba, nel sec. X della Marca uso, forse derivato dalle relazioni della casa con la dinastia dei Hohenstaufen (Enrico VI), di chiamare Enrico tutti ...
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TOSCANA, Marca della
Ubaldo Formentini
Fu un'istituzione militare e politica dei Carolingi predisposta alla difesa marittima del "Regnum Italicum". Sorse, in continuazione del ducato longobardico di [...] di Ugo di Provenza, il quale, nel 929, spodestata la legittima dinastia, diede il governo della marca al proprio fratello Bosone, deposto a , VII (1904-07); F. Gabotto, I ducati dell'Italia carolingia, in Boll. st.-bibl. subalpino, XIV: G. Pivano, ...
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VERMANDOIS (A. T., 32-33-34)
Luchino FRANCIOSA
Guido BONOLIS
Antica regione della Francia settentrionale, limitata a N. dal Cambresis, a E. dalla Thiérache e dal Laonnese, a S. dal Noyonnais, a O. [...] . Nel periodo di smembramento che segui la morte di Carlo il Grosso, vi si insediò una dinastia comitale riallacciantesi alla famiglia carolingia (attraverso Bernardo d'Italia, bastardo di Pipino, figlio di Carlomagno), la quale ebbe parte importante ...
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MAGGIORDOMO o Maestro di palazzo
Francesco Cognasso
Sotto i re merovingi era funzionario altissimo della corte e potentissimo, sì da riunire e concentrare nelle sue mani il governo dello stato.
Le origini [...] scomparve quando Pipino il Breve si fece riconoscere come re e iniziò una nuova dinastia regia, la carolingia, in sostituzione della cessata dinastia merovingia.
Bibl.: H. Bonnell, De dignitate majoris domus regum Francorum a romano sacri cubiculi ...
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Francovich, Géza de
Giovanna Mencarelli
Storico dell'arte, nato a Gorizia il 28 agosto 1902, morto a Roma il 24 novembre 1996. Laureatosi nel 1925 all'università di Firenze, divenne ispettore della [...] tutto innovative. Autore di fondamentali testi quali Arte carolingia e ottoniana in Lombardia (pubbl. in Römisches Jahrbuch di due opere dell'arte bizantina del periodo della dinastia macedone: la cassetta eburnea di Troyes e la corona ...
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FRANCHI
S. Gasparri
Con il nome di F. (lat. Franci), derivato da un termine germanico che significava 'coraggiosi', i Romani, a partire dal sec. 3° d.C., definivano una confederazione di piccole tribù [...] o 639), che segnò l'inizio della decadenza della dinastia merovingia. Il potere passò progressivamente nelle mani dei maestri di franco, creando nell'800 un nuovo impero in Occidente (v. Carolingia, Arte).
Bibl.: J.M. Wallace-Hadrill, The Long-Haired ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] che saranno poi la civiltà bizantina in Oriente e la civiltà carolingia in Occidente. L'abbandono di un certo modo di concepire datato al 152), insieme ad uno specchio cinese della fine della dinastia Han (fine II-inizî III sec.). La stessa fonte ci ...
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Le fonti per la ricerca archeologica
Mario Liverani
Domenico Musti
Maria Letizia Lazzarini
Francesca Romana Stasolla
Maria Isabella Marchetti
Paolo Delogu
Maria Adelaide Lala Comneno
Anna Filigenzi
Pia [...] secolo, il cosiddetto Itinerario di Einsiedeln, di età carolingia, che tra l'altro riporta la descrizione delle interessanti sono le iscrizioni su tamburi di pietra risalenti alla prima dinastia imperiale dei Qin (221-207 a.C.) e le stele in ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] in luogo di Cristoforo, appena preso il potere. Se i carolingi non erano stati in grado di mantenere salda la loro influenza 'aria nuova, più evidente durante il governo del fondatore della dinastia macedone: Basilio I (867-886). Era stato lui (se ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
apocrisiario
apocriṡiàrio (o apocriṡàrio) s. m. [dal lat. tardo apocrisiarius, gr. ἀποκρισιάριος, der. di ἀπόκρισις «risposta»]. – Nell’età bizantina, funzionario imperiale incaricato di recare nelle province i rescritti dell’imperatore; nella...