Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli spazi del potere
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il palazzo residenza del sovrano, luogo di udienza, sede di [...]
Nel Nord Europa, nel centro geografico del loro potere, i Carolingi impiantano invece enormi palatia in ampi spazi aperti, connessi alle basi patrimoniali della dinastia e in posizioni strategicamente rilevanti. Qui le scelte progettuali sono libere ...
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GISULFO
Andrea Bedina
Primo duca longobardo del Friuli, G. faceva parte certamente della Sippe regia, ma nulla conosciamo riguardo alla sua nascita e ai primi anni della sua vita. La prima immagine [...] finire del secolo IX, quasi al termine dell'età carolingia in Italia e quindi ancora più lontano, cronologicamente, - o forse proprio perché - avesse palesi legami parentali con la dinastia del sovrano ucciso, "ex genere Gausus" (Hist. Langob. Cod. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La dinastia sassone e il Sacro Romano Impero
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La denominazione Sacro Romano Impero [...] ma a essi si giunge attraverso varie fasi: dopo quella carolingia, una delle più importanti è l’epoca sassone, durante la di Enrico risiede proprio nella capacità di consolidare la dinastia, garantendo la successione al trono del primogenito.
Dove ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il regno italico
Francesco Paolo Tocco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il regno italico, la cui estensione territoriale corrisponde [...] a Berengario, marchese delFriuli, per la sua parentela con i Carolingi. È una soluzione precaria che la nobiltà dell’Italia centrale una battuta di caccia. Con lui si estingue la dinastia degli Spoletini e Berengario, morto anche Arnolfo di Carinzia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli spazi del potere (ecclesiastico e laico)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I palazzi carolingi costituiscono un [...] alla metà dell’XI secolo la tipologia palaziale adottata dalle dinastie ottoniana e salica (Magdeburgo, Quedlimburg, Grona, Pöhlde, Werla) resta ancorata ai modelli imperiali di età carolingia. Si tratta di complessi edilizi che sorgono in aree di ...
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MALINES
R. de Smedt
(fiammingo Mechelen; Malinas, Machlines, Mechele, Machlina nei docc. medievali)
Città del Belgio centrosettentrionale, ubicata nella regione di Anversa e capoluogo di circoscrizione. [...] . Nel sobborgo di Muizen sono state trovate tombe e monete carolinge che testimoniano l'esistenza di una fase relativa al 9° secolo è opera di diversi membri della famiglia Keldermans, famosa dinastia di architetti attivi nella regione tra il 14° e ...
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L’arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose per farne gioielli, oggetti d’ornamento, d’arredamento o di culto.
Tecniche di lavorazione
I metalli che sono impiegati nella fabbricazione degli [...] policromia e dall’uso delle incrostazioni (necropoli della I dinastia di Ur).
Nel 2° millennio a.C. un importante e veneziani. L’o. ottoniana risente dell’influenza bizantina e carolingia, esaltando il valore simbolico delle immagini e dell’uso di ...
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Pelle animale variamente conciata, detta anche cartapecora, usata nell’antichità come materiale scrittorio pregiato e durevole; attualmente è impiegata nell’industria degli strumenti musicali e in legatoria. [...] e vitello) è antichissimo, attestato da un frammento risalente alla XX dinastia egizia (1186/5-1070/69 a.C.). Il più antico colorare di porpora la p., ripreso poi in epoca carolingia e umanistica. Durante il Medioevo era consuetudine (legata ...
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SMALTO
Carlo CECCHELLI
Filippo ROSSI
Giovanni VACCA
. Antichità. - Nel senso in cui noi l'intendiamo, la parola smalto non appare che nell'avanzato Medioevo, derivando dal tedesco schmelzen ("fondere"; [...] e ora conservato nel British Museum. È opera della XVIII o XIX dinastia (circa sec. XIV-XIII a. C.) e l'incassettatura è innegabile l'influsso che essi vi hanno esercitato, fino dall'epoca carolingia. Esempio insigne in Italia ne è l'altare di S. ...
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OMERO
Giorgio Pasquali
. A O. la tradizione più antica assegnava ben più che non gli lascino oggi anche i critici più conservatori. Già nel sec. VII Callino citava la Tebaide attribuendola a lui. Poco [...] quei versi, deve aver vissuto nella Troade, alla corte di una dinastia che riconduceva la propria origine a Enea. S'inclina ora a deve avere un nucleo storico, come lo ha la leggenda carolingia. Né sarà caso che tra le nove città sovrapposte che ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
apocrisiario
apocriṡiàrio (o apocriṡàrio) s. m. [dal lat. tardo apocrisiarius, gr. ἀποκρισιάριος, der. di ἀπόκρισις «risposta»]. – Nell’età bizantina, funzionario imperiale incaricato di recare nelle province i rescritti dell’imperatore; nella...