PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] pasquale nella Cappella Palatina, ascrivibile all'avanzata età normanna (Tronzo, 1997, pp. 83-90).Con l'avvento della dinastiasveva, il segno di cambiamento più vistoso sul piano dei fatti figurativi è dato coglierlo nella caduta verticale del ...
Leggi Tutto
AQUILA
M.L. Fobelli
(L'Aquila; lat. Aquiliae, Acculae)
Città dell'Italia centrale, capoluogo dell'Abruzzo, A. sorge in posizione elevata (m. 720) sui fianchi di una collina digradante verso l'Aterno, [...] , dominati da signori feudali. La rivolta dei villani contro i feudatari, che verso la metà del Duecento, sotto la dinastiasveva, culminò nella creazione di A., fu preparata da lunghe lotte, come si può desumere dalla lettera del 7 settembre 1229 ...
Leggi Tutto
TIVOLI
P.F. Pistilli
(lat. Tibur)
Cittadina del Lazio in prov. di Roma, posta sulle pendici settentrionali dei monti Tiburtini, nel punto in cui il corso dell'Aniene scende, formando delle cascate, [...] è documentato l'appoggio offerto dai Tiburtini a Federico II tra il 1240 e 1242 (Pacifici, 1925-1926).Con la crisi della dinastiasveva all'indomani della morte di Federico II (1250) ripresero con veemenza i contrasti tra T. e il Comune di Roma, da ...
Leggi Tutto
ASSIA
W. Heinemeyer
(ted. Hessen)
Stato confederale della Rep. Federale di Germania, formato dall'omonimo preesistente stato del Reich e dalla prov. prussiana dell'Assia-Nassau.La stirpe degli Assi, [...] architettonica romanica in periodo ottoniano e salico è prevalentemente a carattere religioso, a partire dagli imperatori della dinastiasveva (1138-1254) si conservano in misura crescente anche edifici civili. Il re Corrado III (1138-1152) iniziò ...
Leggi Tutto
MELFI
P.F. Pistilli
(Melfia, Melphia nei docc. medievali)
Cittadina della Basilicata (prov. Potenza), M. sorge sulle propaggini settentrionali del massiccio vulcanico del Vulture, in posizione dominante [...] 24), allontanando la sede militare e politica dal complesso vescovile. Il bipolarismo fu sostanzialmente mantenuto sia sotto la dinastiasveva sia in periodo angioino, quando si provvide ad ampliare il castello consolidandone le difese e ad allestire ...
Leggi Tutto
Edifici religiosi
Stefania Mola
Quello dell'edilizia sacra in età federiciana è un capitolo che più di altri si presta a generare infinite e irrisolvibili discussioni, a causa dell'evidentemente scarsa [...] dell'ambone nella cattedrale di Bitonto (realizzato da "Nicolaus sacerdos et magister" nel 1229), in una celebrazione della dinastiasveva, ovvero nell'atto di riaffermare la sua autorità sovrana sulla città di Bitonto.
Una grande chiesa vescovile, a ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] , che divenne il principale asse di comunicazione nord-sud e che rimase vitale anche nei periodi angioino e aragonese.
La dinastiasveva proseguì con l’erede di Federico II, Corrado IV, ma alla morte di questi (1254) l’adesione del suo figlio ...
Leggi Tutto
GENEALOGIA
P. Réfice
Raffigurazione sinottica dei membri di uno o più lignaggi di una dinastia, legati da un fondatore comune. Già presenti nel mondo romano come soggetto di pitture murali nelle abitazioni [...] .La figura di Carlo Magno, elevato agli onori del culto nel 1165, fu chiamata a legittimare l'autorità della dinastiasveva nei rilievi che decorano lo scrigno aureo dell'imperatore (Aquisgrana, Domschatzkammer), completato intorno al 1215 durante il ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] (1627-31), il re di Francia dispone di una fedele dinastia alleata nei Gonzaga Nevers. Inoltre, nel 1681 Luigi XIV si delle opere di M. Proust e J.Joyce. Con I. Svevo (pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz), il romanzo perviene agli esiti ...
Leggi Tutto
svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
estinguere
estìnguere v. tr. [dal lat. exstinguĕre, comp. di ex- e stinguĕre «spegnere»] (io estìnguo, ecc.; pass. rem. estinsi, estinguésti, ecc.; part. pass. estinto). – 1. a. Spegnere, smorzare; si adopera comunem. solo riferito a determinati...