GUGLIELMINI, Domenico
Anna Rita Capoccia
Nacque a Bologna, da Giulio e da Gentile Neri, il 27 sett. 1655. A Bologna studiò matematica con G. Montanari e medicina con M. Malpighi: dal primo fu introdotto [...] i due scienziati che coinvolse G.W. Leibniz, Ch. Huygens e A. Magliabechi.
Il punto di partenza dello scritto è la dimostrazione del principio dell'efflusso elaborato da E. Torricelli, che il G. estende ai casi dell'efflusso in canali inclinati od ...
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CONTI, Carlo
Roberto Ferola
Nacque a Legnago (Verona) da Bartolorneo e Teresa Grotto nel 1802, il 9 febbraio secondo alcuni, ottobre secondo altri. Compiuti gli studi ginnasiali nella cittadina natale, [...] elementi di teoria delle permutazioni con applicazione, nella terza parte, alle funzioni simmetriche semplici e successiva dimostrazione delle formule ricorrenti di Newton per le somme delle potenze simili delle radici di un'equazione; Considerazioni ...
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ipotesi di Riemann
Matteo Longo
Congettura sulla distribuzione degli zeri nella funzione zeta di Riemann. La funzione zeta di Riemann ζ(s) è la serie L di Dirichlet associata al carattere di Dirichlet [...] complessi la cui parte reale è compresa tra 0 e 1. Questi zeri della funzione ζ(s) sono detti zeri non banali. È possibile dimostrare che gli zeri non banali di ζ(s) sono simmetrici sia rispetto all’asse reale sia rispetto alla retta {s∈ℂ tali che R ...
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OPERATORI; OPERAZIONALE, CALCOLO (od operatorio, calcolo)
Tullio Viola
Riteniamo opportuno aggiungere alle considerazioni svolte nelle voci: operatori (App. III, 11, p. 317) e simbolico, calcolo (App. [...] l'equazione T(f) = f ammette una e una sola soluzione f in B. Questa è la medesima dell'equazione Tn(f) = f".
La dimostrazione è immediata. Infatti si ha, ∀k = 1, 2, 3, ...,
ove s'è posto
Ma
dunque
Per poter applicare questo teorema alla [8], basta ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. Le equazioni differenziali
Silvia Mazzone
Clara Silvia Roero
Le equazioni differenziali
E con la nascita del calcolo infinitesimale di Newton e di Leibniz, nella seconda [...] di Riccati se m=−4k/(2k±1), k∈N, oppure m=−2. Un risultato, questo, che sarà ratificato da Joseph Liouville nel 1841, dimostrando che questi sono tutti e soli i valori di m per i quali l'equazione di Riccati può essere integrata in termini finiti ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
Menso Folkerts
La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
La tradizione [...] XIII sec., quasi letteralmente, nel citato Liber de triangulis Jordani, nella prop. 23 del cap. 4.
La 'formula di Erone', dimostrata tra l'altro anche nel Liber trium fratrum e attribuita ad Archimede da vari autori arabi, era nota nei testi latini ...
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CREMONA, Luigi
U. Bottazzini
Lauro Rossi
Nacque a Pavia il 7 dic. 1830 da Gaudenzio, un novarese di famiglia assai agiata poi caduta in rovina, e da Teresa Andreoli. Ebbe tre fratelli tra i quali Tranquillo, [...] risiede forse la sua maggior gloria.
Nel 1866 l'Accademia di Berlino poneva come tema del premio Steiner la dimostrazione e il completamento dei teoremi enunciati dal geometra svizzero nella memoria Über die Flächen dritten Grades. Sollecitato dalla ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] somiglianza dei triangoli che si possono costruire tirando la perpendicolare all'ipotenusa dal vertice dell'angolo retto; una nuova dimostrazione della formula che esprime l'area del triangolo in funzione dei lati; l'affermazione che l'area di campi ...
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teoria dei grafi
Gilberto Bini
Lo studio delle proprietà combinatorie, topologiche, probabilistiche ecc. dei grafi, sviluppatosi come teoria matematica autonoma negli anni Trenta del Novecento a opera [...] nel 1852, il problema è stato finalmente risolto nel 1977 da Kenneth Appell e Wolfgang Haken mediante una dimostrazione che (pur notevolmente semplificata in seguito) richiede il ricorso a verifiche via computer. Fondamentali in un’altra direzione ...
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Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne una (in qualche caso anche più di una), ritenendola migliore, più adatta [...] diede una formulazione di questo assioma. Nel 1902 B. Levi lo enunciò come principio a sé stante. Nel 1904 Zermelo, per dimostrare il teorema del buon ordinamento (ogni insieme può essere bene ordinato, ossia può essere ordinato in modo che ogni suo ...
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dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende manifesto, conosciuto, chiaro o certo...