CIACCIO, Carmelo
Rosario Moscheo
Nacque a Monteleone Calabro (oggi Vibo Valentia, prov. di Catanzaro) il 2 giugno 1877 da Eugenio e da Teresa Vardé. Ultimati gli studi medi, si recò per quelli universitari [...] apprezzato nel mondo scientifico internazionale. Suo merito fondamentale fu quello di aver reso possibile la diagnosi istochimica dei lipidi; dimostrò che in non pochi casi i lipidi cellulari sono legati a frazioni non lipidiche in modo tale da poter ...
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Biochimico statunitense (South Bend, Indiana, 1911 - New York 2005). Dal 1941 al Rockefeller Institute (ora Rockefeller University). Insieme a O. T. Avery e C. M. MacLeod si occupò del fenomeno della trasformazione [...] responsabile della trasformazione e studî successivi sulla natura di tale sostanza portarono lui e i suoi collaboratori alla scoperta e alla dimostrazione sperimentale che l'acido desossiribonucleico (DNA) è il portatore dell'informazione genetica. ...
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Biologo italiano dello sviluppo (n. Palermo 1933 - m. 2016). Prof. presso l'Univ. di Palermo, ha insegnato istologia ed embriologia, anatomia comparata e (dal 1993) biologia dello sviluppo; ha inoltre [...] base dello sviluppo e ha portato all'identificazione della scarsa sintesi proteica nell'uovo non fecondato; alla dimostrazione che gli RNAm vengono conservati negli Eucarioti, fatto che rappresenta un meccanismo di regolazione dello sviluppo; alla ...
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SINGER, Seymour Jonathan
Marco Vari
Biologo statunitense, nato a New York il 23 maggio 1924. Ha insegnato chimica fisica presso la Yale University dal 1951 al 1961 e successivamente è divenuto professore [...] e di zone idrofile che interagiscono con la matrice intra ed extra cellulare. I suoi studi hanno inoltre consentito di dimostrare la presenza di una proteina, la vinculina, che permette ai filamenti di actina, coinvolti nel fenomeno della contrazione ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] in Drosophila, occhi a barra (bar). Nel 1936 C. B. Bridges e H. J. Muller, indipendentemente l'uno dall'altro, dimostrarono che la mutazione bar era dovuta a una duplicazione in tandem di un piccolo segmento del cromosoma X; lo stesso Sturtevant era ...
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Ramo della biochimica che applica i propri metodi allo studio delle strutture e del funzionamento del sistema nervoso. Nell’ambito delle scienze neurologiche la n. rappresenta una corrente di studi che [...] a scansione) e alla messa a punto di tecniche sue proprie che, al riparo da artefatti, permettono la dimostrazione degli stessi componenti labili e, grazie alla loro rapidità, di cogliere il processo fisiologico nel momento critico voluto. Per ...
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Biochimico russo naturalizzato britannico (Mosca 1887 - Cambridge, Inghilterra, 1963). Studiò prima in Belgio e poi a Parigi, dove conseguì il dottorato in scienze (sotto la guida di M. Caullery) nel 1915. [...] cellulare portarono alla scoperta dei citocromi, trasportatori intermedî di idrogeno nelle ossidazioni cellulari, e alla dimostrazione che essi svolgono la funzione di legame essenziale tra gli enzimi accettori di ossigeno (deidrogenasi) e ...
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Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] traduzione).
3. Il Progetto Genoma
a) Premesse storiche
L'interesse per i geni è sempre stato vivo sin da quando fu dimostrata la loro esistenza, cioè poco dopo l'inizio del XX secolo. Il loro studio fu dapprima possibile solo in organismi molto ...
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di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] gene NGF infatti fornisce le istruzioni per la sintesi di un precursore NGF o pro-NGF di grandi dimensioni. È stato dimostrato che il gene NGF è altamente conservato in specie differenti, dagli Uccelli all'uomo. Un reperto che convalida l'ipotesi che ...
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MORUZZI, Giuseppe
Fisiologo, nato a Campagnola Emilia il 30 luglio 1910. Professore ordinario di fisiologia umana sperimentale dal 1950, ha diretto gli Istituti di Fisiologia delle università di Parma [...] : i risultati ottenuti assieme a H. W. Magoun (1949) su questi problemi hanno una grande importanza dottrinale, per la dimostrazione che lo stato di veglia è mantenuto da un continuo bombardamento di impulsi proiettati sulla corteccia cerebrale dalla ...
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dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende manifesto, conosciuto, chiaro o certo...