(ted. Ostsee, sved. Östersjön, finnico Itämeri, russo Baltijskoe More, pol. Baltyckie Morze) Mare interno dell’Europa (420.000 km2), che si stende tra la penisola finno-scandinava e il continente, comunicando [...] linguistiche indoeuropee (donde la grande importanza del lituano per l’indoeuropeistica). Nel lessico sono notevoli l’impiego di diminutivi e il numero delle voci prese in prestito dallo slavo e dal tedesco.
Le concordanze fra le lingue baltiche ...
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Nella lingua quotidiana, il termine mitigazione, applicato a un evento o a uno stato, ha un presupposto negativo: quel che viene mitigato è un fenomeno atmosferico avverso (ad es., i rigori dell’inverno, [...] enfasi e intonazioni; la formula bene o male … in apertura di enunciato);
(ii) mezzi morfologici: diminutivi (➔ diminutivo); ➔ futuro epistemico; condizionale;
(iii) mezzi sintattici: negazione; ➔ litote; può darsi che + congiuntivo; interrogative di ...
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VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] da un rapporto grammaticale vivente con il verbo da cui hanno preso vita. In italiano abbiamo veri e proprî diminutivi o vezzeggiativi del verbo come leggicchiare, dormicchiare, trotterellare, parlottare. In sanscrito esiste tutto un sistema di verbi ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] ’italiano, si annoverano la monotonia delle terminazioni, tutte vocaliche, l’assenza di vocali mute e l’abbondanza di diminutivi, secondo Voltaire puerili. Tra i pregi, la ricchezza di inversioni, che facilitano la versificazione, e la minor quantità ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] qualsiasi abbellimento retorico o preziosismo lessicale o forzatura espressionistica (uniche concessioni i frequenti diminutivi: casettuccia, piccinina, castellucci, boschettucci, empiastretto, barchetelle: «una bellina terra», persino «una voltetta ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] notevole imprecisione del contenuto; continue richieste di conferma (come non è vero?); alta ricorrenza di diminutivi ed elementi fatici, come gli allocutivi; maggiore cortesia (➔ cortesia, linguaggio della); emotività esasperata; minore competenza ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] parte delle sue parole e delle sue frasi sanno un po’ di burlesco». Quest’effetto viene attribuito sia all’uso dei diminutivi, che Bouhours trova «sfrenato (folastre)», che alla frequenza delle desinenze in «-a, -o, -i e -e, che fanno una continua ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] stesso significato, come nel caso di Fabbri, Ferrari, Magnani e affini. Particolarmente diffuse sono le forme derivate con suffissi, specie diminutivi (-etto, -ello, -ino, ecc.), ma non è raro che nella stessa zona manchi la forma base: così a Bari è ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] soprattutto nelle odi e nelle Grazie: sostantivi deverbali femminili (animatrici, abitatrici, guidatrice, agitatrice) e diminutivi (giovinetto, fioretto, verginelle, pelaghetto, pecorelle); aggettivi di tradizione recente o rara (suburbano, lustrali ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] riguardi di anziani dipendenti. Le proprietà linguistiche principali (allocutivi affettivi, lessico elementare ma ricco di diminutivi espressivi e di eufemismi, morfosintassi semplice) riflettono un atteggiamento sociale che gli anziani in condizioni ...
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diminutivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo deminutivus]. – Propr., atto a diminuire, che vale a diminuire. In grammatica, forma d. (o più comunem. diminutivo s. m.), derivazione morfologica di un nome che serve a indicare una diminuzione quantitativa,...