I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] qualsiasi abbellimento retorico o preziosismo lessicale o forzatura espressionistica (uniche concessioni i frequenti diminutivi: casettuccia, piccinina, castellucci, boschettucci, empiastretto, barchetelle: «una bellina terra», persino «una voltetta ...
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Con genere e lingua ci si riferisce all’ampia problematica di studi, tipicamente interdisciplinari (in ingl. gender studies), sui risvolti sociali e culturali delle differenze sessuali e biologiche che [...] notevole imprecisione del contenuto; continue richieste di conferma (come non è vero?); alta ricorrenza di diminutivi ed elementi fatici, come gli allocutivi; maggiore cortesia (➔ cortesia, linguaggio della); emotività esasperata; minore competenza ...
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ALEARDI, Aleardo
Ettore Caccia
Aleardi Gaetano Maria (assunse più tardi il nome con cui divenne famoso, Aleardo) nacque a Verona il 14 nov. 1812 dal conte Giorgio e da Maria Canali: dal padre accolse, [...] potrebbero controllare m uno studio specifico anche attraverso le disarmonie dello stile, come in parte fece il De Lollis: i diminutivi e ancor piu i vezzeggiativi sono frequenti, e frequentissimi poi i vocaboli scientifici o tecnici, i quali male si ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] parte delle sue parole e delle sue frasi sanno un po’ di burlesco». Quest’effetto viene attribuito sia all’uso dei diminutivi, che Bouhours trova «sfrenato (folastre)», che alla frequenza delle desinenze in «-a, -o, -i e -e, che fanno una continua ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] stesso significato, come nel caso di Fabbri, Ferrari, Magnani e affini. Particolarmente diffuse sono le forme derivate con suffissi, specie diminutivi (-etto, -ello, -ino, ecc.), ma non è raro che nella stessa zona manchi la forma base: così a Bari è ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] soprattutto nelle odi e nelle Grazie: sostantivi deverbali femminili (animatrici, abitatrici, guidatrice, agitatrice) e diminutivi (giovinetto, fioretto, verginelle, pelaghetto, pecorelle); aggettivi di tradizione recente o rara (suburbano, lustrali ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] riguardi di anziani dipendenti. Le proprietà linguistiche principali (allocutivi affettivi, lessico elementare ma ricco di diminutivi espressivi e di eufemismi, morfosintassi semplice) riflettono un atteggiamento sociale che gli anziani in condizioni ...
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ruffiano (roffiano)
Luigi Vanossi
Fernando Salsano
Compare in If XI 60 onde nel cerchio secondo s'annida / ipocresia, lusinghe e chi affattura, / falsità, ladroneccio e simonia, / ruffian, baratti, [...] e le parole ornate dell'inganno e dell'abbandono finale, e facciano insieme contrasto con la vulnerabilità della vittima (eloquenti i diminutivi giovinetta e soletta); e come il cuore e il senno dell'eroe si degradino a fronte del cuore e del senno ...
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CLAUSETTI
Michelangelo Pascale
Famiglia di compositori, organizzatori, registi, critici ed editori musicali.
Carlo nacque a Varallo Sesia (Vercelli) il 16 ag. 1762 da Giovan Battista e Maria Capra. [...] . Scorrendo il ricco epistolario si coglie un sentimento affettuoso e fraterno, riscontrabile già dalla lunga serie di diminutivi confidenziali con i quali Puccini era solito rivolgersi all'amico (Carlino, Carluccio, Carlino Efesio, Giovetto irato ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] di un enunciato (sei un po’ dimagritina?; fa freddino qui dentro). Dal punto di vista pragmatico, l’uso del diminutivo può corrispondere a una strategia di cortesia a polarità sia positiva che negativa, come nel caso del diminutivum modestum (daresti ...
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diminutivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo deminutivus]. – Propr., atto a diminuire, che vale a diminuire. In grammatica, forma d. (o più comunem. diminutivo s. m.), derivazione morfologica di un nome che serve a indicare una diminuzione quantitativa,...